L'architetto
Renzo Piano, stamattina ha pubblicato sul quotidiano Repubblica un
suo disegno dove il Mediterraneo è un "foglio bianco"
privo dell'Italia, invitando i lettori a disegnarvi, usando la
propria immaginazione l'Italia che più piacerebbe loro. Una sfida di
fantasia o per molti forse una provocazione, introdotta dalle sue
parole:
"Il
Mediterraneo è un grande lago salato. Anzi un brodo di culture, da
quelle nordiche a quelle orientali, arabe ed africane. E l’Italia è
lì nel bel mezzo a prendere il sole, e a congiungere i paesi del
nord, con quelli del sud. Per questo è così bella e così
fragile.....
Ragazzi, in questo disegno
l’Italia non c'è. Mettetecela voi, come vi piace. E sarà sempre
un Paese con un grande privilegio, regalato dalla geografia, nel
mezzo di un mondo di antiche civiltà, diverso, ricco e bellissimo".
Ma al di là dei luoghi
comuni e della facile retorica, la vera sfida non consiste nel
"ridisegnare" l'Italia che, terremoti permettendo, rimarrà
sempre lì nella forma che ben conosciamo, ma nel disegnare gli
italiani che saranno anche dei privilegiati, ma sono incorsi negli
ultimi decenni in qualche problemino di troppo, fattosi via via più
stringente.
Li disegneremo mentre
migrano in massa all'estero, alla ricerca di una qualche occupazione
e nel frattempo abbandonano il paese alle nuove risorse che avrebbero
dovuto pagare loro le pensioni?
Oppure abbarbicati come
foglie caduche alla gloria del tempo che fu, a combattere una guerra
fra poveri sul piano inclinato del dumping sociale più sfrenato?
O ancora tutti sulle orme di
Nespoli, alla scoperta delle meraviglie dello spazio e alla ricerca
di una propria collocazione nell'universo?
Vale la pena di provarci,
non vi pubblicheranno mai su Repubblica, ma tentate di astrologare
anche voi, si tratterà senza dubbio di un'esperienza illuminante,
ben più di quanto Renzo Piano possa immaginare.
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