Nel corso della conferenza stampa di questa sera, durante la
quale veniva sviscerato il canonico bollettino di guerra con la conta dei morti
e dei feriti della giornata, rispondendo alla domanda di un giornalista che
rilevava come l'Italia con oltre 3400 decessi fosse diventata il Paese con il
più alto numero di morti al mondo per Coronavirus, segno inequivocabile del
fatto che qualcosa qui da noi fosse andato storto, il responsabile dell'ISS ha
risposto che al contrario tutto fino ad oggi è filato alla perfezione, fino al
punto da far sì che il “modello Italia” sia ormai diventato il sistema da
imitare in Europa e nel mondo.
In verità un paio di elementi che possono fare scuola nel
mondo, durante questo primo mese di epidemia li abbiamo visti realmente. In
primo luogo l’abnegazione con cui tutto il personale sanitario, medici
infermieri, oss, operatori del 118, combatte giorno dopo giorno all’interno
degli ospedali bombardati dai tagli, con le poche armi spuntate a sua
disposizione e con tanto coraggio, indispensabile nell’affrontare un pericolo
ferale di questo genere senza essere in possesso delle protezioni necessarie.
Personale sanitario costretto a sobbarcarsi turni massacranti, ad abbandonare i
propri affetti e la propria famiglia, molto spesso perfino ad ammalarsi
(costituisce il 14% dei contagiati totali) e talvolta perfino a morire (sono
ormai decine i medici e gli infermieri deceduti), senza mai mollare di un
centimetro la propria posizione….