nel moto perpetuo e nell'immobilità,
nel troppo pieno e nel troppo vuoto.
Nell'idea che tutto è possibile
e nella constatazione che niente può essere padroneggiato.
Alain De Benoist
Marco Cedolin
Negli ultimi 50 anni la nostra società ha subito mutamenti e stravolgimenti radicali che hanno conosciuto il proprio acme nell’ultimo decennio. Contesti ritenuti un tempo pilastri imprescindibili, quali la famiglia, il lavoro, l’appartenenza alla comunità, sono diventati elementi sempre più aleatori di un’esistenza i cui contorni si sono fatti progressivamente più sfumati ed indecifrabili.
L’incertezza è la più fedele compagna dell’uomo moderno che si ritrova sempre più disorientato e privato di qualsiasi punto di riferimento. I ritmi sono frenetici, il tempo libero sempre più compresso, le occasioni di rapportarsi con il prossimo sempre più rare. In modo particolare nelle grandi città l’esistenza si è trasformata per molti in una corsa continua con il fiato in gola, vissuta all’insegna dell’ipercinetismo, spesso con l’incubo della perdita del lavoro e dell’impossibilità di riuscire a far fronte ai propri impegni economici. L’uomo moderno è figlio della crescita dei consumi, imposta dai modelli pubblicitari e sociali, ed è costretto a vivere alla perenne ricerca di quelle risorse economiche che possano permettergli di consumare sempre più.....