Marco Cedolin
Quando in un articolo precedente scrissi che la vicenda concernente il trasferimento all’Università di Urbino, del microscopio donato dai cittadini ai Dott. Montanari e Gatti, affinché continuassero a studiare le nanoparticelle e le nanopatologie, era un argomento molto dibattuto in rete mi sbagliavo.
In realtà si tratta di un argomento intorno al quale sembra essersi scatenata una vera e propria guerra di religione, nel cui ambito oltretutto non si fanno prigionieri.
Stefano Montanari il 22 settembre ha tenuto una conferenza stampa quanto mai esauriente presso la sede della Nanodiagnostics, aperta a tutti coloro che intendessero portare le proprie testimonianze o instaurare un contraddittorio e nella stessa sede ha reso un’intervista - parte1 - parte 2 all’interno della quale ha risposto alla maggior parte delle accuse che gli erano state mosse sia dalla Onlus Bortolani, sia dalla giornalista Valeria Rossi del Ponente, autrice “dell’inchiesta” che proprio nello scorso articolo avevamo analizzato, con una certa fatica ma anche una discreta dose di divertimento. La stessa Valeria Rossi ha pubblicato oggi sul Ponente una lunga lettera aperta indirizzata al ricercatore, all’interno della quale oltre ad informazioni particolareggiate sul suo stato attuale di salute, vengono riproposte grosso modo le stesse diffamazioni già affrontate nell’articolo precedente, condite però da una forte dose di astio personale che “nell’inchiesta” non traspariva in maniera così adamantina.
Sempre oggi e sempre sul Ponente, la stessa Valeria ha pubblicato un'intervista a un tale signor Giorgio Gualandi che nel 2006 vantava la qualifica di organizer del meet up di Beppe Grillo di Modena. Intervista all’interno della quale tale Gualandi disquisisce del vecchio microscopio, dispensando informazioni in larga parte antitetiche, non solo rispetto a quelle fornite da Montanari nelle ultime interviste, ma anche in profonda distonia con quelle contenute all’interno del libro “Il girone delle polveri sottili” pubblicato dallo stesso Montanari nel febbraio 2008 ed a quanto mi risulta mai oggetto di denunce o contestazioni.
Sostanzialmente le nuove interviste e pubblicazioni non spostano di una virgola il piano inclinato sul quale si dipana la vicenda.
Stefano Montanari si oppone in maniera veemente alla sottrazione di un microscopio acquistato attraverso le donazioni dei cittadini, per mezzo di una sottoscrizione portata avanti personalmente da lui e Beppe Grillo e finalizzata pubblicamente alla ricerca sulle nanoparticelle e nanopatologie condotta dai due ricercatori.
La Onlus Bortolani continua a sostenere che la coppia Montanari/Gatti non avrebbe fatto ricerca, pur non avendo alcun elemento per dimostrarlo, e motiva lo spostamento ad Urbino del microscopio con la volontà di allargare l’uso dello strumento ad altri scienziati ed altri campi di ricerca, disattendendo in modo palese la volontà dei donatori che avevano elargito il denaro per la sola ricerca sulle nanoparticelle e nanopatologie portata avanti dalla coppia Gatti/Montanari.
Beppe Grillo tace, ma condivide le decisioni della Onlus Bortolani, come più volte rimarcato sul sito della stessa.
Valeria Rossi sul Ponente continua a presentare Stefano Montanari come un imbroglione della peggior risma, pur non essendo riuscita fino ad oggi a produrre alcunché in grado di dimostrare anche solo una delle sue tesi, basate esclusivamente su pettegolezzi, chiacchiere da bar, supposizioni fantasiose e tanta buona volontà da parte delle persone che con lei si accompagnano nel gettare fango sul ricercatore modenese.
I donatori che hanno permesso l’acquisto del microscopio, sembrano entità ectoplasmatiche (pur essendo stati i loro danari degli elementi estremamente tangibili) di cui nessuno si cura, dal momento che la Onlus Bortolani ha ritenuto giusto procedere sia al cambiamento della destinazione d’uso dello strumento acquistato attraverso i loro soldi, sia all’allontanamento dalla ricerca dei soggetti da loro deputati ad eseguirla, senza neppure premurarsi d’interpellarli.
Avevamo scritto precedentemente che tali persone generose meritavano di meglio e man mano che la vicenda si dipana continuiamo a pensarlo in maniera sempre più convinta. La possibilità di fare ricerca libera in Italia è purtroppo un ectoplasma proprio come loro, che sono stati buggerati una prima volta quando pensavano di regalare il microscopio a Gatti/Montanari, mentre in realtà la proprietà dello strumento veniva messo nelle mani di qualcun altro. Ed una seconda volta oggi quando si sta raccontando loro che in realtà si stava scherzando. Gatti/Montanari? una coppia di perdigiorno! Il microscopio andrà all’Università, dove i ricercatori la ricerca la fanno davvero, magari su temi più “comodi” di quanto non siano le nanoparticelle e le nanopatologie, ma è pur sempre ricerca e così sia. In fondo cosa vogliono saperne i donatori di ricerca, ricercatori, nanoparticelle ed Università. Tacciano e lascino spazio ai “dotti medici e sapienti” tanto cari ad Edoardo Bennato, che loro si, sanno bene cosa si deve fare.
In realtà si tratta di un argomento intorno al quale sembra essersi scatenata una vera e propria guerra di religione, nel cui ambito oltretutto non si fanno prigionieri.
Stefano Montanari il 22 settembre ha tenuto una conferenza stampa quanto mai esauriente presso la sede della Nanodiagnostics, aperta a tutti coloro che intendessero portare le proprie testimonianze o instaurare un contraddittorio e nella stessa sede ha reso un’intervista - parte1 - parte 2 all’interno della quale ha risposto alla maggior parte delle accuse che gli erano state mosse sia dalla Onlus Bortolani, sia dalla giornalista Valeria Rossi del Ponente, autrice “dell’inchiesta” che proprio nello scorso articolo avevamo analizzato, con una certa fatica ma anche una discreta dose di divertimento. La stessa Valeria Rossi ha pubblicato oggi sul Ponente una lunga lettera aperta indirizzata al ricercatore, all’interno della quale oltre ad informazioni particolareggiate sul suo stato attuale di salute, vengono riproposte grosso modo le stesse diffamazioni già affrontate nell’articolo precedente, condite però da una forte dose di astio personale che “nell’inchiesta” non traspariva in maniera così adamantina.
Sempre oggi e sempre sul Ponente, la stessa Valeria ha pubblicato un'intervista a un tale signor Giorgio Gualandi che nel 2006 vantava la qualifica di organizer del meet up di Beppe Grillo di Modena. Intervista all’interno della quale tale Gualandi disquisisce del vecchio microscopio, dispensando informazioni in larga parte antitetiche, non solo rispetto a quelle fornite da Montanari nelle ultime interviste, ma anche in profonda distonia con quelle contenute all’interno del libro “Il girone delle polveri sottili” pubblicato dallo stesso Montanari nel febbraio 2008 ed a quanto mi risulta mai oggetto di denunce o contestazioni.
Sostanzialmente le nuove interviste e pubblicazioni non spostano di una virgola il piano inclinato sul quale si dipana la vicenda.
Stefano Montanari si oppone in maniera veemente alla sottrazione di un microscopio acquistato attraverso le donazioni dei cittadini, per mezzo di una sottoscrizione portata avanti personalmente da lui e Beppe Grillo e finalizzata pubblicamente alla ricerca sulle nanoparticelle e nanopatologie condotta dai due ricercatori.
La Onlus Bortolani continua a sostenere che la coppia Montanari/Gatti non avrebbe fatto ricerca, pur non avendo alcun elemento per dimostrarlo, e motiva lo spostamento ad Urbino del microscopio con la volontà di allargare l’uso dello strumento ad altri scienziati ed altri campi di ricerca, disattendendo in modo palese la volontà dei donatori che avevano elargito il denaro per la sola ricerca sulle nanoparticelle e nanopatologie portata avanti dalla coppia Gatti/Montanari.
Beppe Grillo tace, ma condivide le decisioni della Onlus Bortolani, come più volte rimarcato sul sito della stessa.
Valeria Rossi sul Ponente continua a presentare Stefano Montanari come un imbroglione della peggior risma, pur non essendo riuscita fino ad oggi a produrre alcunché in grado di dimostrare anche solo una delle sue tesi, basate esclusivamente su pettegolezzi, chiacchiere da bar, supposizioni fantasiose e tanta buona volontà da parte delle persone che con lei si accompagnano nel gettare fango sul ricercatore modenese.
I donatori che hanno permesso l’acquisto del microscopio, sembrano entità ectoplasmatiche (pur essendo stati i loro danari degli elementi estremamente tangibili) di cui nessuno si cura, dal momento che la Onlus Bortolani ha ritenuto giusto procedere sia al cambiamento della destinazione d’uso dello strumento acquistato attraverso i loro soldi, sia all’allontanamento dalla ricerca dei soggetti da loro deputati ad eseguirla, senza neppure premurarsi d’interpellarli.
Avevamo scritto precedentemente che tali persone generose meritavano di meglio e man mano che la vicenda si dipana continuiamo a pensarlo in maniera sempre più convinta. La possibilità di fare ricerca libera in Italia è purtroppo un ectoplasma proprio come loro, che sono stati buggerati una prima volta quando pensavano di regalare il microscopio a Gatti/Montanari, mentre in realtà la proprietà dello strumento veniva messo nelle mani di qualcun altro. Ed una seconda volta oggi quando si sta raccontando loro che in realtà si stava scherzando. Gatti/Montanari? una coppia di perdigiorno! Il microscopio andrà all’Università, dove i ricercatori la ricerca la fanno davvero, magari su temi più “comodi” di quanto non siano le nanoparticelle e le nanopatologie, ma è pur sempre ricerca e così sia. In fondo cosa vogliono saperne i donatori di ricerca, ricercatori, nanoparticelle ed Università. Tacciano e lascino spazio ai “dotti medici e sapienti” tanto cari ad Edoardo Bennato, che loro si, sanno bene cosa si deve fare.
57 commenti:
Caro Marco,
ho creduto fino ad ora che tu fossi uno dei molti "abbagliati", per ingenuità, dal personaggio Montanari.
Leggendo quest'ultimo articolo concludo che sei veramente, evidentemente, totalmente fazioso.
Citi la MIA lettera aperta dimenticando di dire che non mi sarei minimamente sognata di scriverla se Montanari, il giorno dopo la sua conferenza stampa, non avesse messo come unico post sul suo blog una lettera indirizzata a me. La mia è la risposta a una palese provocazione, e scusa tanto se suona un po' stizzita.
Quanto alle dichiarazioni di Giorgio Gualandi, dimentichi (cosetta da nulla) di specificare che quelle che riporta sono le parole del rettore dell'Università di Modena e dei diretti responsabili del laboratorio che avrebbe "scippato" un microscopio con cui Antonietta Morena Gatti lavora ancora oggi.
Evito di commentare il resto, perché è evidentemente tempo perso. Fammi sapere quando collaborerai al prossimo libro di Montanari.
Di una cosa sola ti prego: se vuoi commentare i miei articoli, cerca di usarmi almeno abbastanza rispetto intellettuale da citarli per intero e non a spizzichi e bocconi.
Ciao e grazie ancora per l'ospitalità, nonostante tutto.
Valeria Rossi
Cara Valeria,
ti consiglio di non lasciarti trasportare dall’ira, perché quando questo avviene perdi in lucidità, con il rischio di scrivere senza prima pensare.
Se pensavi che io fossi un fesso abbagliato dall’ingenuità mi dispiace davvero disattendere la tua illusione, questa patente potrai forse affibbiarla a Beppe Grillo (se lui non ha niente da ridire) ma ti assicuro che per quanto mi riguarda non mi si confà.
Tu giudichi me fazioso, nonostante nei miei articoli sulla questione si possano trovare solo considerazioni e critiche di carattere politico e sociale? Tu che hai scritto fino ad oggi oltre una mezza dozzina di articoli dove diffami Montanari, attribuendogli qualifiche di bugiardo, millantatore, incapace e chi più ne ha ne metta, giudichi fazioso me che non mi sono mai permesso di esprimere alcun giudizio di merito tanto nei confronti di Grillo quanto della Onlus Bortolani?
Tu che all’interno dei tuoi articoli ti guardi bene dal postare i link delle interviste e degli articoli che critichi, giudichi fazioso me che ogni qualvolta ho espresso delle considerazioni mi sono premurato di fornire il link di riferimento?
Ho citato i tuoi due articoli come ho citato le interviste di Montanari, poiché ritengo giusto che il lettore possa informarsi anche laddove vengono scritte cose che personalmente non condivido. Se la tua lettera aperta derivava da una provocazione di Montanari, perché non hai messo il link alla stessa all’interno del tuo articolo? Generalmente si fa così, affinché anche il lettore prenda visione diretta di ciò intorno a cui si disquisisce, non devo certo insegnarti io il mestiere, dal momento che sei tu la giornalista.
Giorgio Gualandi riporta le dichiarazioni degli addetti che riportano le dichiarazioni del Rettore che riporta….Ti ho già fatto capire una volta che le dichiarazioni ed i “riporti” hanno valenza solamente in tribunale. Quando si fa informazione non si può dare valenza di verità assoluta a qualunque persona dica qualcosa, altrimenti si finisce come accaduto a te a fare la telecronaca del bar dello sport.
Per tua informazione il libro che sto scrivendo attualmente non tratta d’inceneritori e non contempla la collaborazione con Montanari, visto che l’eventualità sembra interessarti. Lo sai, vero che quando si fanno allusioni patetiche come questa si è scritto proprio senza pensare come ti raccomandavo di non fare all’inizio.
Ti assicuro che nutro nei tuoi confronti (dopo l’allusione alla collaborazione con Montanari un poco di meno) il massimo rispetto intellettuale. Se non te ne fossi accorta, ogni qualvolta ho fatto considerazioni riguardo ai tuoi articoli mi sono premurato di linkarne il testo completo, affinché il lettore potesse prenderne visione per intero, certamente comprenderai che non posso copiaincollarli nel testo del mio articolo.
Ciao e sappi che nonostante le insinuazioni che non ti fanno onore la tua presenza qui è sempre gradita.
Marco Cedolin
Scusi Cedolin, sa che lei mi piaceva e ora non mi piace più?
Intanto dimostra di non conoscere la legge e il fatto che una Onlus per legge non poteva affidare il microscopio nè a dei privati, nè a un'azienda.
Poi lei è di un fazioso terribile nel presentare le cose.Non fa un buon servizio, ma è leggendo gente come lei che si capisce bene la differenza fra blogger di scarso livello e giornalismo (vero) d'inchiesta.
Lei a Valeria Rossi non ci fa nemmeno le scarpe.
Con la massima disistima le auguro di continuare a fare altri libri insieme a Montanari. Però, per favore, quando ci sono interessi economici comuni, abbia il buon gusto di non difendere a spada tratta chi collabora con lei a questi interessi.
Gianna Felice
Gentile Gianna alias di chi?
confesso di trovare imbarazzante la discussione con l'alias di qualcuno che ha già provveduto a farmi indirizzo di offese in altra sede privata, ricevendo da me una risposta probabilmente inelegante ma certo molto chiara.
Uh Signur...ma si rende conto Gianna o l'alias di essere veramente patetica/o?
Le consiglio un medico bravo, naturalmente qualcuno (non Montanari che è farmacista)fra quelli con i quali ho condiviso qualche pubblicazione.
La conferenza è fondamentale vederla!
a sarà davvero dura se non impossibile rispondere da parte di bortolani..quando anche il generale la considera discutibile come onlus..
e chi è che si attacca ai soldi?
Il Conto della Onlus non è accessibile, il regolamento della onlus non è accessibile, la onlus che raccoglie i soldi NON FIRMA...
ALLUCINANTE! Ecco perché devono buttare merda su Montanari, per coprire la loro!
un giornalista dice che è stato "consigliato" da Bortolani di non partecipare alla conferenza..
FRA ESSERI UMANI CI SI CONFRONTA IN MANIERA CIVILE SI PORTANO DOCUMENTI E ARGOMENTAZIONI, SI FANNO DOMANDE E SI OFFRONO RISPOSTE
in qualità di donatrice di "qualche" denaro per l'acquisto del microscopio fin dall'inizio ho posto domande rivolte soprattutto a chi sostiene di sapere tutto o a chi è in grado di dare risposte e fino ad oggi ottengo o SILENZIO E VENGO IGNORATA o RIPOSTE DEL TIPO:
"E' chiaro adesso? Se poi la cosa non vi piace, è così lo stesso."
tanto per ripetermi le domande del tutto lecite, per chiunque non voglia fare scelte ad "occhi bendati" sono:
continua ...
@VALERIA e SONIA o chiunque altro: sapete dare una risposta a queste domande?
se gli OBIETTIVI in base ai quali i donatori hanno destinato IL MICROSCOPIO sono :
--> DEVE LAVORARE SENZA SCOPO DI LUCRO
--> DEVE ESSERE UTILIZZATO PER STUDIARE LE NANOPATOLOGIE da nanoparticolato inorganico.
Il nanoparticolato inorganico può essere:
-prodotto da impianti che usano altissime temperature tipo inceneritori, bionassa, cementifici etc
-prodotto intenzionalmente nell'ambito delle nanotecnologie ingegnerizzate, ovvero aggiunte agli alimenti, per es. silice nelle gomme da masticare oppure in altri prodotti come l'alluminio negli ammorbidenti, nelle vernici, negli spray per la pulizia dei vetri etc...
analisi della "COMPETENZA":
se si vuole abbandonare Montanari/Gatti, perchè le nanopatologie non sono materia da loro conosciuta, perchè non hanno pubblicato, divulgato, scoperto, analizzato nulla che riguardi le nanopatologie DALL'ALTRA PARTE MI SI DEVE OFFRIRE NOMI E COGNOMI E PROGETTI CHE RISPONDANO ALL'OBIETTIVO e devono rispondere a requisiti DI MAGGIORE QUALITA' RISPETTO A MONTANARI/GATTI (e non devono essere personaggi che da oggi desiderano dedicarsi a questa ricerca ma devono avere curricola maggiori e più prestigiosi di Montanari/Gatti e non solo come pubblicazioni ma anche come divilgazione)
RISPOSTE???
analisi dello "SCOPO DI LUCRO":
se si vuole abbandonere Montanari/Gatti perchè lavorano a scopo di lucro, PERCHE' E' STATA SCEGLTA UN'UNIVERSITA'? Le Università già ricevono finanziamenti pubblici ma FANNO PAGARE NON SOLO LE "RICERCHE A TEMA" MA ANCHE LE ANALISI CHE VENGONO ESEGUITE SULLE STRUMENTAZIONI PRESENTI NELLA FACOLTA' (ad esempio solo l'esecuzione di analisi per utenti esterni con microscopi SEM/ESEM ha una tariffa di 300 euro/ora e la preparazione di campioni da 200 a 400 euro vedi questo tariffario http://www.cisme.unina.it/Tariffe.htm ovviamente si tratta di SOLO ANALISI e occorre avere la preparazione per eseguirle oltre al fatto che occorre la preparazione per interpretarle)
RISPOSTE???
analisi della rispondenza all'obiettivo "STUDIARE IL NANOPARTICOLATO INORGANICO E LE CONSEGUENTI NANOPATOLOGIE"
se si vuole abbandonare Montanari/Gatti, perchè nessuno ci garantisce che hanno lavorato sulle nanopatologie e questo viene dedotto dal fatto se non ci sono pubblicazioni a riguardo e non sono stati prodoti, sul sito della OnlusBortolani, resoconti dettagliati sull'utilizzo del microscopio ALLORA MI SI DEVE DIRE CHE PROVVEDIMENTI SONO PREVISTI NELL'ATTO DI DONAZIONE NEI CONFRONTI DELL'UNIVERSITA' SE NON REDIGE OGNI TRE MESI RESOCONTI SODDISFACENTI infatti come si legge sul sito BortolaniOnlus "Sarà premura del Prof. Coccioni informare ogni tre mesi l’Associazione sull’utilizzo del microscopio, sulle ricerche effettuate dai diversi scienziati e ricercatori che utilizzeranno questo strumento e sui risultati delle loro ricerche pubblicati su specifiche riviste scientifiche.
L’Associazione Carlo Bortolani Onlus si impegna a divulgare tempestivamente tali aggiornamenti.
RISPOSTE???
continua ...
analisi della TUTELA DEL RISPETTO DELL'OBIETTIVO per il quale i donatori hanno acquistato il microscopio e visto che le Università sono obbligate per legge a fare pagare le attività di ricerca richieste dall'esterno QUALE MECCANISMO E' PREVISTO NELL'ATTO DI DONAZIONE ALL'UNIVERSITA', PER CONSENTIRE AI DONATORI che hanno acquistato il microswcopio, il controllo della ripondenza all'obiettivo?
ad esempio poteva essere prevista la costituzione di un comitato dei donatori (almeno quelli che più hanno donato) interno all'Università che analizza e decide di volta in volta in base alle richieste pervenute all'università se le ricerche sono compatibili con lo scopo per il quale il microscopio è stato acquistato
RISPOSTE???
A rigor di logica, mi sarei aspettata che queste informazioni fossero la PREMESSA a tutta questa operazione e quindi BEN NOTE E DIVULGATE FIN DALL'INIZIO, mentre invece anche se richieste, nessuna risposta è mai arrivata, visto che lo spirito è quello di fare chiarezza, ritengo che TRASPARENZA qualcuno potrebbe rispondere!
@Marco: a) certo, hai messo i link. Ma sai meglio di me che ben pochi lettori vanno a cliccarci e ad approfondire (per questo io ormai li uso solo quando è assolutamente necessario, invitando a cliccare).Quantomeno sarebbe stato corretto, da parte tua, specificare che la mia lettera aperta era una RISPOSTA. Giorgio Gualandi ha "riportato", certo: riportato parole di persone con nomi e cognomi, che fino a prova contraria non sono esattamente "gestori di blog" ma i responsabili diretti dello strumento di cui si parla.Per carità, non pretendo che tu copincolli i miei scritti per intero: ma neppure che tu sminuisca - come in questo caso - l'importanza della testimonianza del rettore di un'università riducendola alle "chiacchiere di un tale blogger".
A EdiMattioli rispondo in altro post perché temo che qui tutto non ci stia.
Valeria Rossi
@EdiMattioli: le sue domande partono da un presupposto sbagliato (lo stesso che sventolano come una bandiera Montanari e Gatti), e cioè che venga tolta loro la possibilità di usare il microscopio. Questo NON-E'-CORRETTO. Non so più in che lingua dirlo. Montanari e Gatti potranno usare il microscopio ad Urbino quando e come vogliono, e se la distanza da casa loro è ritenuta eccessiva, come ho scritto nel mio ultimo articolo, possono cambiare casa. Non sono mica incollati al suolo di Modena.
Dello "scopo di lucro" non deve parlarne a me (anche questo già detto), perché questa è la motivazione addotta dalla Onlus, di cui io NON sono una rappresentante. Le mie, personali motivazioni per ritenere corretto lo spostamento sono altre, anzi, è una sola: Montanari mente. Mente quando parla di complotti inesistenti, di poteri politici, di gente "venduta". Ma soprattutto, ha mentito fin dal primo giorno, quando ha raccontato a Grillo che c'era un (altro) complotto ai suoi danni per lo "scippo" del primo microscopio. (continua)
(segue)
Lei chiede (a me e a Sonia) risposte che può dare solo la Bortolani Onlus; io invece chiedo a chiunque difenda Montanari: Perché dovremmo alzare le spalle di fronte all'evidenza? E l'evidenza dice:
a) che il primo microscopio non venne MAI scippato, ma semplicemente ricollocato là dove avrebbe dovuto stare fin dal primo momento(come testimoniato dal rettore di Modena e dai responsabili del laboratorio, peraltro MAI smentiti da Montanari, che su questo episodio non fa che glissare;
b) che la storia (falsa) dello scippo e del complotto fu l'UNICA motivazione che spinse Beppe Grillo a partire con la raccolta fondi. Quindi, se non ci fosse stata la menzogna iniziale, questo secondo microscopio non sarebbe mai stato comprato.
E' una sciocchezza, una sottigliezza, un optional?
Per me no. E' fondamentale.
Lo dico, lo ripeto e lo confermo: Montanari ha imbrogliato le carte per usare la popolarità di Grillo a suo uso e consumo.
Se per lei questa è una sciocchezzuola, per me è assolutamente fondamentale, visto che il secondo microscopio NON sarebbe mai arrivato alla Nanodiagnostics senza Grillo.
Vuole dirmi, gentilmente, cosa pensa di questa storia?
Perché i casi sono due: o all'Uni Modena mentono tutti, oppure mente Montanari.
E se mentono tutti gli altri, allora mi spiega perché mai la dottoressa Gatti starebbe ANCORA usando il microscopio "scippato"?
La Gatti sostiene che non può usarlo su campioni patologici (in altre interviste hanno detto "tessuti umani", in altre ancora "tessuti" in generale), mentre "Gianni" sostiene di aver analizzato latte materno proprio all'università. Allora, lo analizzavano di nascosto? Andando contro la legge?
Fatemi capire. Io ho già dato la mia risposta all'unica domanda che stava al centro della mia inchiesta: Montanari è - ed è stato - sincero, oppure no?
Altre risposte non posso e non mi interessa dare, perché si tratta di argomenti che non mi competono.
Però vorrei risposte anche alle mie domande (quelle che si possono leggere nella mia lettera, ma anche alcune altre)...e queste non arrivano MAI. Nè da Montanari, né dai suoi sostenitori. Perché?
Valeria Rossi
Due parole solo per rinnovare la mia stima la mia riconoscenza e la mia solidarietà al Dott. Stefano Montanari e a sua Moglie.
Le polemiche le lascio agli altri.
Enrica Martolini
Salve a tutti. Sono una delle tante persone che a suo tempo ha donato un pò di soldi per l'acquisto del famoso microscopio. Ho seguito fin dall'inizio questa diatriba perchè mi sentivo direttamente coinvolta. Mi sono quindi fatta una mia opinione leggendo i numerosissimi articoli e commenti sui siti di Montanari, Il Ponente, Byoblu, Bortolani e vari meetup di Beppe Grillo.
Vorrei solo ringraziarti. Grazie Marco per il lavoro che hai fatto, per come lo hai scritto, per la tua puntualità. Non conoscevo il tuo blog, credo lo frequenterò spesso. A presto quindi.
Gioia
gentile Valeria,
vedo che lei ha già condannato Montanari perché ha mentito.
Ha mentito sul primo microscopio, ha mentito sulle analisi, mente su tutto insomma, ma soprattutto ha mentito a lei.
Ma non ha il coraggio di essere coerente fino in fondo. Se la questione è così grave non dovrebbe esergli concesso di utilizzare utilizzare il microscopio neanche ad Urbino, visto che sono dei perfetti imbroglioni.
Se invece ritiene che Montanari abbia le capacità di portare avanti la propria ricerca più proficuamente di altri, perché dimostra tutto questo astio nei suoi confronti, mica se lo deve sposare.
E della moglie cosa ne dice: mente anche lei?
Giovanni Montaguti
Si continua ad asserire che Montanari/Gatti possono usare lo stesso il microscopio ad Urbino, ma il tempo riservato a loro, non so di quanti minuti al giorno non è sufficiente per fare ricerca...forse qualcuno sta confondendo la ricerca scientifica con una partita di scopone scientifico...
(Ti ringrazio ancora Marco per non essere "un fesso abbagliato dall’ingenuità"...)
Io continuo a dire che la proprietà del microscopio al di là della furbizia di chi se lo è intestato, sia della gente che lo ha comprato...tutte le discussioni sullke "leggi" (sicuramente a personam) non m'interessano.
mi domando se, all'atto della raccolta dei fondi, siano stati presi i dati dei donatori.
in genere si fa per evitare di venire coinvolti in procedure penali per soldi di dubbia provenienza.
se così è, con i residui fondi affittate una bella sala e invitate tutti i donatori ad un confronto in cui la ONLUS, montanari/gatti, la rossi, e cedolin, possano portare le loro testimonianze e confrontarsi.
poi la platea deciderà o per votazione o per alzata di mano.
semplice e democratico, no ?
o c'è qualcuno che teme un confronto diretto ?
Sig.ra Toni e Matteo Incerti (quello che nel video ha ritirato la domanda ed è "scappato") sono giornalisti.
Perché non scrivono loro di loro pungo come articoli queste "accuse"?
Perché far scrivere a Valeria Rossi che non è iscritta all'albo, come non lo è la Marina Bortolani (ma non va in giro per il web a diffamare la gente)?
Che abbiano paura di essere radiati?
devo poi dire che mi sento offeso dalla rossi.
chi è lei per giudicare i lettori se vanno o no aconsultare i link ?
se lei non ci va, e direi che dal come si informa, è proprio così, non è autorizzata a giudicare gli altri con il suo metro
STAVAMO SCHERZANDO? SI!...
avete presente l'iniziativa ...
"Il blog beppegrillo.it lancia una sottoscrizione per Onna, uno dei paesi più colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009. Ogni cifra versata sarà resa visibile sul blog e Beppe Grillo consegnerà personalmente alle famiglie di Onna quanto raccolto.
Insieme alle donazioni, il Blog fornirà anche una consulenza per la ricostruzione delle case nel rispetto delle norme antisismiche."
ecco cosa può accadere:
per vari motivi, che non ci è dato sapere, ma si narra che qualche abitante di Onna non abbia dichiarato proprio tutta la verità sul crollo della sua casa (è crollato solo mezzo tetto e non tutto!), e poi alcuni hanno preferito avere il pavimento in "cotto" invece che di "gres porcellanato" com'era, etc. etc.
BENE, VISTO TUTTO QUESTO "FORMICARE", i fondi non vengono consegnati a Onna ma vengono consegnati ai cittadini , che so' ... di ... Spoleto che dista giusto 2 ore e 30 di auto ... così è deciso, se vi va bene, bene! sennò è uguale!!!
I cittadini di Onna hanno obiezioni e imprecano perchè si allontanano dal loro lavoro? maleducati! ingrati! e che mancanza di riconoscenza! che problemi ci sono: in fondo Spoleto è una bella città, anche quelli di Spoleto ci guadagnano e quelli di Onna devono "solo" farsi 2 ore e 30 ad andare e altrettanto a tornare ... ma, in fondo, è stata data loro una casa ...
CHI HA DONATO PER ONNA E' TRANQUILLO?
non credo che valga la pena div continuare a parlare ...
se da una parte vengono usati toni pacati vengono prodotte documentazioni, link si fanno ipotesi ragionevoli e il più logiche possibile dall'altra il massimo delle prove prodotte è stato che "Sempronio ha sentito dire che Caio ha detto a Tizio la tal cosa" , a questo gioco al massacro non ci sto ed è evidente che l'arroganza la fa da padrona ... che ognuno sia responsabile delle proprie scelte !!!
è di moda fare domande.
Magari proprio "10 domande".
Perchè non 9 o 11 non è dato sapere.
Forse però si potrebbero anche leggere le RISPOSTE (sempre se il lavorio intellettuale non è troppo gravoso). Mi pare intuitivo che le risposte non interessano ma questa è una libera interpretazione.
Se non è troppo disturbo per i facitori di domande ci si potrebbe leggere "Il girone delle polveri sottili", così, magari, qualcuna di quelle "10 domande" si farebbe a meno di ripeterla per la decimillesima volta.
O si dovrebbe essere, per forza di cosa, più originali nel fare domande.
Qui non siamo a Ballarò, dove ogni opinione è legittima anche quando è destituita di ogni fondamento.
Su un blog come il Corrosivo contano i FATTI, la verifica dei fatti, la capacità critica. Come ha già scritto Marco, le chiacchiere da bar sono legittime a patto che non pretendano di essere accettate come verità rivelata.
Mi preme anche rispondere ad una considerazione di Sonia Toni apparsa al post precedente, quando afferma che DiPietro (avrebbe, vado a memoria: non so se lo scritto è letterale) "...migliorato la sua consapevolezza ambientale...".
Questa è davvero una considerazione lucidissima per chi si occupa di informazione.
La consapevolezza ambientale dell'On. DiPietro è come lo "sviluppo sostenibile": un ossimoro.
O è una consapevolezza pari ai gemelli siamesi Bersani e Scajola.
Sempre per i facitori di domande ci sono libri da leggere come "Corruzione ad alta velocità" di Imposimato, volendo verificare determinate consapevolezze. Un libro, sfortunatamente, mai querelato da nessuno, proprio come "Il girone delle polveri sottili".
Infine, chi persiste ad evitare il confronto e a tacere su questa vicenda, a mio modesto parere, non fa una bella figura. Mi pare intuibile che dare spiegazioni (plausibili) non sia così semplice.
Marco, sottoscrivo ogni singola riga che hai scritto, e mi associo a quanto commentato da Gioia:
"Grazie Marco per il lavoro che hai fatto, per come lo hai scritto, per la tua puntualità".
Ciao, Roberto Pirani
@andrea
volevi sapere se i donatori sono conosciuti ?
questo è l'elenco dei donatori per ogni step trovi iniziale del nome e cognome (per la privacy) http://www.bortolanionlus.it/category/donazioni/donazioni-microscopio/
quindi la OnluBortolani conosce Nomi cognomi indirizzi e mail di ciascuno
"(a tutti i donatori la Carlo Bortolani Onlus invia un messaggio di ringraziamento tramite posta elettronica che vale anche come conferma della ricezione del versamento. Chi non l’avesse ricevuto dopo una settimana (le risposte vengono generalmente inviate nel week end) è pregato di contattare l’associazione al seguente indirizzo: onluscarlobortolani@reggionelweb.it.
a tuo parere, la Onlus poteva contattare ciascun donatore e fare un sondaggio sulle intenzioni dei veri proprietari del microscopio spiegando la situazione che alla Onlus risultava?
Cara Valeria,
non so quanti lettori vadano a vedere i link (non ho statistiche percentuali a questo proposito)ma sono convinto che il lettore attento, orientato ad informarsi, sa bene di essere costretto a perdere qualche minuto di più documentandosi attraverso di essi. Proprio per questo li uso spesso, anche se non si tratta di un uso smodato.
A questo riguardo,senza nulla togliere alla tua lettera aperta, inviterei tutti coloro che aspirano a comprendere a fondo la questione, a prendere visione dell'intero (dura più di un'ora ma ne vale la pena)filmato concernente la conferenza stampa di Stefano Montanari, al termine della quale qualsiasi persona che affronti l'argomento con onestà intellettuale si ritroverà ad avere veramente pochi dubbi in merito alla faccenda.
Riguardo all'intervista di tale Gualandi, tu oltretutto stai scrivendo che essa costituirebbe la dimostrazione di non si capisce bene cosa,attraverso la testimonianza del rettore dell'Università di Modena, tale Elisa Molinari.
Ora innanzitutto è codesto Gualandi ad avere dichiarato che Elisa Molinari avrebbe detto(non lei ad avere testimoniato qualcosa)detrminate cose. Inoltre, elemento tutt'altro che trascurabile, consultando il sito della stessa Università di Modena, tale Elisa Molinari non risulta essere mai stata rettore della stessa e neppure preside.
Iniziamo a fare corretta informazione, te ne prego, altrimenti con illazioni, dichiarazioni riportate da altri e spacciate come personali e titoli accademici inventati di sana pianta alla bisogna si finisce davvero per fare solo confusione. E mi auguro non sia fare confusione la tua aspirazione.
Marco
Cara Valeria,
due ultime considerazioni che non trovavano spazio nel post precedente:
smetti di arrampicarti sugli specchi anadando a raccontare che Montanari/Gatti potrebero tranquillamente vendere casa e andare a vivere ad Urbino per continuare la ricerca, se volessero.
A parte la presunzione consistente nel discettare della vita privata di persone che dichiari di non conoscere personalmente. Gatti/Montanari hanno già prodotto una quantità impressionante di motivazioni per cui continuare la ricerca in quella sede sarebbe assolutamente impossibile. Oltre ai motivi logistici si tratta di motivi tecnici incontrovertibili che rendono la discussione della questione un esercizio grammaticale e nulla più.
Quando pubblichi un articolo sul Ponente, come "Considerazioni sulla conferenza stampa di Stefano Montanari" premurati almeno di mettere il link che consenta al lettore di prendere visione della conferenza di cui stai parlando.
Io non ho certamente il tempo di analizzare riga per riga tutte le inesattezze (e sono una quantità impressionante)con le quali hai condito l'articolo. Ma il lettore potrebbe gradire la visione di quello di cui stai parlando, trattandosi oltretutto di un evento al quale tu non eri presente personalmente.
Enrica, hai detto una FRASE SAGGIA a prescindere da tutto quello che viene scritto dagli uni e dagli altri
MI ASSOCIO E PARTECIPO ...
"Due parole solo per rinnovare la mia stima la mia riconoscenza e la mia solidarietà al Dott. Stefano Montanari e a sua Moglie.
Le polemiche le lascio agli altri.
Enrica Martolini"
Pare che il mio account sia miracolosamente riapparso, quindi posso provare a rispondere nuovamente con questo (non mi piace essere "anonima", neanche se firmo in fondo, perché una firma può metterla chiunque):
a) sul nome di Elisa Molinari faccio subito le ricerche del caso.
b) il link alla conferenza, semplicemente, non si era caricato: l'ho rimesso trenta secondi dopo la pubblicazione. Ovviamente non mi metterei a commentare qualcosa senza linkare quel "qualcosa"... sarebbe un'autozappata sui piedi. Non metto i link che ritengo superflui, ma quelli indispensabili sì.
Comunque, tenendo presenti proprio le tue osservazioni, stavolta li ho messi proprio tutti.
Valeria Rossi
Ed ecco Elisa Molinari:
Elisa Molinari dirige il Centro nazionale di Ricerca S3- nanoStructures and bioSystems and Surfuse dell’INFM, nato a Modena nel 2001. Dal 1992 è docente di fisica della materia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. La sua attività di ricerca è incentrata sulle nanoscienze e le nano-bio-tecnologie: in particolare sullo studio teorico delle proprietà fondamentali di diversi nanosistemi - dai punti quantici di semiconduttori ai nanotubi, ai nanofili basati su DNA – e la simulazione di nanobiodispositivi con metodi quantistici.
http://www.nanoscience.unimo.it/elisa_index.html
Forse non sarà stato il rettore: forse lo era allora e non lo è più. Forse Gualandi ha confuso gli incarichi. Sta di fatto Gualandi ha parlato con quelle persone e che quelle persone hanno sostenuto che non c'era mai stato alcuno "scippo".
La stessa Gatti, nella conferenza stampa, sostiene di lavorare ancora sul quel microscopio, che da "scippato" diventa "spostato in un'altra stanza".
Ma ovviamente non è questo che conta...
Valeria Rossi
.... ciao sono gallucpa ....
ELISA MOLINARI ....
http://www.nanoscience.unimo.it/elisa.html ...
... per elisa .... ciao luca
Volevo dire che io leggo sempre i link degli articoli perchè se ci sono vuol dire che hanno rilevanza nel capire l'articolo stesso, forse qualche bravo giornalista NON iscritto all'albo ha fatto un'inchiesta anche sulla percentuale di lettori che leggono i link?
http://www.nanoscience.unimo.it/elisa_index.html
IO li vado sempre a leggere i link ma questo indicato da Valeria Rossi...proprio non si apre...
@Marco Cedolin
"tale Elisa Molinari non risulta essere mai stata rettore della stessa e neppure preside."
Infatti dal curriculum pubblicato sul suo sito emerge che è "professore ordinario di Fisica della materia condensata" all'Univesità di Modena e Reggio Emilia.
... ciao marco sono gallucpa
questa potrebbe essere la ragione dell'equivoco ... nei confronti di ELISA MOLINARI ... :
http://pluto.casa.unimo.it/Uffici/S09/Circolari_Comunicazioni/Delegatielenco02-04.htm
" ELENCO DELEGATI DEL RETTORE – TRIENNIO ACCADEMICO 2002/03, 2003/04, 2004/05
...
...
Prof. Elisa Molinari
Delega per il coordinamento delle procedure ECTS@
@ - ECTS - EUROPEAN CREDIT TRANSFER SYSTEM
ciao luca.
PS. per agakan il mio link su elisa si apre?
già Sig.ra Toni,perché se il Dott. Montanari l'ha ricoperta di ingiurie non ne ha mai scritto un articolo di suo pugno sulla materia salvo posts in giro per il web?
Teme per la sua iscrizione all'albo dei giornalisti?
Nel suo ultimo post ha scritto una valanga di fesserie, le stesse fesserie che da almeno un anno sta ripetendo come un mantra in giro per il web.
1) non esiste alcuna documentazione che faccia pensare che all'incontro da Lei citato abbiano partecipato almeno 10 persone
2) il giornalista che Lei cita, Matteo Incerti, ha tentato di smentire Montanari e la Gatti prima di venire smentito a sua volta, come chiunque potrà constatare guardando il filmato
3) E' FALSA la sua afffermazione secondo cui la Dott.ssa Gatti non abbia mai smesso di usare il primo ESEM
La Dott.ssa Gatti ha ripreso ad usare in un secondo tempo il primo ESEM (rimasto smontato per lungo tempo) dopo averlo fatto rimontare a PROPRIE SPESE
4) E' FALSO affermare che il primo ESEM si trovi all'Università di Modena, il giornalista da Lei citato
è stato minacciato di denuncia dalla stessa Gatti durante la conferenza (vada a vedersi il filmato) ed ha ritrattato quanto aveva detto un attimo prima
5) E' assolutamente pretestuoso il suo modo di fare le pulci alle pubblicazioni, articoli, libri etc. La Dott.sa Gatti ieri in conferenza aveva due faldoni strapieni del contenuto delle proprie ricerche non ancora pubblicate (si guardi il filmato) in attesa che la Onlus Bortolani, Beppe Grillo o le altre persone che sul web stanno diffamando lei e suo marito andassero a verificare di persona.
Stranamente, nessuno di voi si E' FATTO VIVO IERI!!!
Non vi ho visti nel filmato per andare a raccogliere le prove delle fesserie con le quali state impestando il web
Se voi siete dei giornalisti, vuol dire che l'informazione nel nostro paese è messa davvero molto male.
Ciao Luca,
comprendo che possa essersi trattato di un equivoco e non è certo mio costume pensare alla cattiva fede.
Essere nella lista dei docenti delegati dal rettore non significa comunque essere il rettore, che oltretutto in questo caso delegherebe sè stesso.
Pur presumendo la buona fede, ci mancherebe altro, sono comunque state rese 2 informazioni sbagliate:
1)Tale Elisa Molinari non era nè è mai stata il rettore dell'Università di Modena, come raccontato.
2) Tale Elisa Molinari non ha mai dichiarato nulla, come invece asserito. E' stato asserito in base a dichiarazioni di una terza persona che lei avrebbe detto alcune cose.
Per amore di precisione e correttezza ovviamente.
Marco
Marco la conferenza si è tenuta il 22 non il 23, nonostante montanari ne tenga una al giorno
Caro Marco,
per puro caso mi sono trovata a seguire la vicenda Montanari/Gatti da un paio di mesi a questa parte. Non ho contribuito all’acquisto del microscopio nè conosco nessuna delle parti in causa. Inoltre non ho ancora terminato di visionare il video perciò, se posso, mi riserverei l’opportunità di tornarci sopra in seguito.
Oggi ascoltavo dunque la conferenza stampa dei professori e mi sono ritrovata a “pensare fuori dalla scatola” sulla vicenda. Sono da qualche anno una fotoreporter ma in passato ho lavorato come reporter freelance in piccoli giornali e l’istinto di ficcanasare in giro un pochino mi è rimasto.
C’è un collegamento che sono sicura anche tu avrai fatto riguardo la faccenda ma che giustamente, trattandosi principalmente di speculazione, non puoi elaborare nel tuo articolo. Ma siccome io sono una semplice lettrice mi concedo il lusso di ipotizzare un’alternativa che a naso mi pare interessante, fornendo anche una documento a mio parere interessante.
Mentre il maresciallo parlava nel suo intervento, mi ronzavano in testa due domande che non mi pare siano state fatte: la prima è: a quanto ammonterebbe il rimborso per le vittime e i malati in caso l’avvelenamento da nanoparticelle fosse confermato? La seconda è: chi dovrebbe pagare questo denaro?
Il rasoio di Occam dice che "A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta". In questo caso mi viene da pensare che una buona ragione per fermare la ricerca potrebbe essere proprio il tentativo di bloccare gli stanziamenti previsti per i risarcimenti ai malati e alle famiglie.
Non mi dilungo oltre ma fornisco una prova come base di partenza. Il maresciallo parla nella telefonata di un decreto ma non specifica quale. Io l’ho trovato e ti accludo il link. Sono certa che si tratti di quello giusto perché nelle note conclusive viene riportato il nome della Dott.sa Gatti. L’unica perplessità che ho riguarda la data, nel senso che non so se in seguito sia stato varato un provvedimento successivo.
Se scorri fino a pagina 6 troverai il numero accertato dei malati e a pagina 7 l’entità dei risarcimenti. Sono entrambi numeri impressionanti, abbastanza elevati, a mio giudizio, da giustificare le stranezze procedurali ed i provvedimenti intrapresi ai danni dei professori e di chi il microscopio lo ha materialmente pagato.
Spero di esservi stata d’aiuto.
Patrizia Spinelli
http://twurl.nl/qxwtii
@Patrizia
credo, che sia questo...
In data 22/04/2009 è stato emanato il D.P.R. n. 39, che disciplina le modalità ed i termini per poter richiedere il risarcimento dei danni causati dall’esposizione all’uranio impoverito, oltre che le procedure amministrative e competenze medico-legali da adottare nei suddetti casi.
I beneficiari dell’erogazione del risarcimento di cui sopra, sono coloro che per ragioni belliche (MILITARI), di servizio (PERSONALE CIVILE) o umanitarie (CITTADINI ITALIANI IMPIEGATI IN SERVIZI UMANITARI) sono stati soggetti all’esposizione all’uranio impoverito, ma anche i cittadini italiani residenti nel raggio di 1,5 km dai poligoni di tiro, nonché i familiari superstiti delle vittime, (ART.1).
http://www.studiopetruzzelli.com/index.php?option=com_content&view=article&id=57:luranio-impoverito-e-il-risarcimento-per-i-danni-da-esso-causati&catid=44:uranio-impoverito&Itemid=63
Grazie per l'inciso sul lapsus della data che provvedo a correggere.
Valeria Valeria Valeria...
come si può pretendere di fare inchieste...
le tue affermazioni a fronte di richieste di prove vengono semplicemente ripetute...
Ora l'ennesimo"equivoco"che riguarda Elisa Molinari, vabbeh chiamiamolo equivoco (basta leggere in italiano mi pare chiaro il documento linkato).
Da asserzione si trasforma in forse forse forse DOPO UN TUO CONTROLLO.
Ma non dovresti controllare prima?
No, ma non basta, SI HA LA PRETESA di essere egualmente creduti...
ma veramente una situazione RIDICOLA
Impara da Patrizia Spinelli che posta il link al documento ufficiale ...
dimenticavo...Valeria se non hai ancora ben compreso il titolo o professione della Sig.ra Molinari...
sarà facilmente intuibile chi abbia ragione sul tal Gianni....
Grazie Edimattioli, ottimo. Fra l’altro nel documento della Presidenza della Repubblica c’è anche la lista in ordine cronologico dei decreti precedenti. Salvo in archivio e li leggo.
Paz
gallucpa
ciao marco ... su elisa molinari ... non era rettore e non ci sono sue testimonianze dirette ...
arrivato a questo punto a me piacerebbe entrare nel merito della questione e discutere con qualcuno dei lavori in cui sono stati presentati i dati provenienti dalle ricerche nell'arco di tempo tra il marzo 2006 e gli inizi del 2009.
alla prossima.
ciao luca
E' icredibile quanto sta accadendo. Ma la Sig.ra Rossi è giornalista? ma i giornalisti non dovrebbero riportare fatti e documentarli in modo oggettivo ? come si permette di darci la sua opinione, chi gliel'ha chiesta, è forse un giudice incaricato di indagare e non ne siamo a conoscenza? Perchè allora gettare fango su ricercatori che fino ad ora non hanno fatto altro che fare il loro lavoro prostrandosi ogni volta per ottenere un pò d'attenzione e qualche soldo, sbocconcellato qua e là, per una scoperta che in America considerano di fondamentale importanza ?
Ci deve essere qualcosa sotto ed è evidente checchè se ne dica....
Grazie Marco per il tuo blog e perchè la tua è VERA informazione!!!
un Abbraccio
Laura
@Laura: come mi permetto di "darvi la mia opinione?"
Be'...per esempio, potrei sentirmi autorizzata dal fatto che il signor Marco Cedolin si è "permesso" di criticare un mio articolo, senza che io l'avessi mai visto nè sentito né tirato in ballo.
Ma vuoi sapere una cosa incredibile? Quello di Marco si chiama "diritto di critica" ed è sancito dalla Costituzione Italiana, insieme ad altre cosucce come il diritto di cronaca, quello di opinione (che sto esercitando io) e quello di espressione.
Se non vuoi sentire opinioni non gradite, ti sconsiglio caldamente Internet: è un postaccio per censure e censori.
Ma forse ti sconsiglio anche l'Italia, visto che la Costituzione proprio non la digerisci.
Ciao a tutti
Valeria Rossi
Sig.ra Valeria quello di cui scrive Lei a Laura si chiama "diritto di calunniare" e non è sancito dalla Costituzione ma contemplato dal codice penale
Saluti
Carlo
Cara Patrizia,
il tuo "collegamento" senza dubbio è venuto in mente anche a me, come sono sicuro ad altre persone.
Naturalmente siamo nel campo delle ipotesi, totalmente prive di basi fondate sulle quali discutere, per cui prendiamolo come un giochino.
Le ricerche di Gatti/Montanari sicuramente rischiano in prospettiva di costare molto care sotto forma di rimborso per le vittime ed i malati fra i militari, non solo quelli che tornano dalle missioni all'estero, ma anche coloro che hanno respirato polveri presso i poligoni.
Ma la cosa non finisce qui, nel solo ambito del tuo "collegamento".
Le ricerche di Gatti/Montanari potrebbero costare ancora molto più care (non solo allo stato ma anche a molti altri soggetti) qualora collegandosi al decreto ed ai risarcimenti in oggetto, gli indennizzi venissero estesi ai cittadini civili. Ad esempio lavoratori ammalatisi per avere respirato le nanoparticelle, cittadini che vivono nei pressi degli inceneritori, delle acciaierie e di qualsiasi altro impianto produttore di nanopolveri.
Come puoi facilmente immaginare i numeri diventerebbero ancora più impressionanti ed i rischi economici, per chi dovrebbe risarcire, sarebbero tali da giustificare praticamente qualsiasi cosa.....
Naturalmente stiamo giocando e le riflessioni vanno apprezzate solamente nel loro aspetto ludico.
Un grazie per il commento molto interessante, sperando di rileggerti presto.
Marco
Gentile Luca,
ti comunico di avere pubblicato (ovviamente nei commenti al precedente articolo dove era presente l'elenco delle pubblicazioni)la risposta di Stefano Montanari alle tue osservazioni.
Dal momento che scrivi:
"arrivato a questo punto a me piacerebbe entrare nel merito della questione e discutere con qualcuno dei lavori in cui sono stati presentati i dati provenienti dalle ricerche nell'arco di tempo tra il marzo 2006 e gli inizi del 2009".
Mi domando perchè tu non ti sia recato presso la Nanodiagnostics lo scorso 22 settembre. In ogni caso ti è possibile farlo in qualunque momento ti venga comodo, dal momento che lo stesso Montanari ha invitato espressamente presso il suo laboratorio chiunque abbia delle perplessità ed intenda discutere nel merito.
Mi preme anche far notare che nel corso della conferenza (come si vede nel filmato) la D.ssa Gatti teneva accanto a sè due schedari strapieni di documentazioni concernenti le sue ricerche non ancora pubblicate. Ti consiglierei di prendere visione anche di quel materiale che risulta essere oggetto del "non lavoro" della coppia Gatti/Montanari durante i 2 anni e mezzo di possesso del microscopio donato.
Marco
Come ha specificato Carlo, il "diritto di calunniare" non è sancito dalla Costituzione,
...inoltre il "diritto alla critica" per un giornalista è anche un dovere (oltre ad un diritto...
...inoltre...non si possono fare "inchieste" con il "diritto di Opinione"...le opinioni non sono fatti, ma semplici "idee personali"...questo non è sancito dalla Costituzione ma dal vocabolario della lingua italiana...
...inoltre...quando si esercita il "diritto di Cronaca" bisogna portare alla luce fatti concreti e verificati, perchè non si può affermare che un prof. ordinario di un'università è rettore eppoi pretendere che le persone si soffermino sulla storiella delle "merendine"!
come insegna un GRANDE politico di un piccolo comune (la frase è di Domenico Finiguerra sindaco di Cassinetta di Lugagnano):Chi fa politica (ma anche qualsiasi cittadino con un minimo di senso di responsabilità) dovrebbe domandarsi sempre: "mio figlio, il figlio di mio figlio e i figli di chiunque altro su questo pianeta, avranno ricadute positive dalla mia azione?"
Ebbene, se ci domandiamo quali fra tutti gli attori di questa "storia" fa il bene dei nostri figli NON CI SONO DUBBI sono i DOTT. MONTANARI e GATTI senza il loro lavoro (di qualunque tipo sia stato ovvero sia quello divulgativo che quello scientifico) non avremmo coscienza dei rischi a cui noi ma anche e soprattutto i nostri figli saranno sottoposti E senza la loro perseveranza e future azioni di contrasto non ci sarebbe scampo, saremmo in balia di chi, unicamente per il proprio "scopo di lucro", inquinerebbe tutto l'inquinabile in modo irreversibile!!!
E' per questo che ogni mese quando prendo lo stipendio verso una somma per la ricerca a "Ricerca è vita Onlus", lo faccio per mio figlio, perchè Montanari e Gatti in questa "storia" SONO GLI UNICI CHE LO PROTEGGONO !!!
leggo, in commenti sull'ultimo articolo pubblicato dalla Signora Rossi su Il ponente , che si mette in dubbio che il nanoparticolato inorganico sia dannoso per la salute e anche la Rossi stessa lo asserisce, aggiungiamo che la Signora Toni dice che si sottrae il microscopio per le non meglio precisate ricerche che si faranno a Urbino che hanno per oggetto "diossine e amianto" e dopo queste considerazioni siamo sempre quì a perdere del tempo ... non è chiaro?
credo che abbia veramente ragione Enrica queste sono "INUTILISSIME POLEMICHE" per le quali ho deciso di non dedicare più tempo
perchè ci sono ben due concetti più importanti ai quali riferirsi:
CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA
Art. 5 - Educazione alla salute e rapporti con l’ambiente -
Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini.
A tal fine il medico è tenuto a promuovere una cultura civile tesa all’utilizzo appropriato delle risorse naturali, anche allo scopo di garantire alle future generazioni la fruizione di un ambiente vivibile.
Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva.
IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
Il principio di precauzione può essere invocato quando è necessario
un intervento urgente di fronte a un possibile pericolo per la salute umana, animale o vegetale, ovvero per la protezione dell'ambiente nel caso in cui i dati scientifici non consentano una
valutazione completa del rischio. Esso non può essere utilizzato come pretesto per azioni aventi fini protezionistici. Tale principio viene soprattutto applicato nei casi di pericolo per la salute delle persone.
Difendiamo non con le parole, ma con i fatti, COME FANNO I DOTT. MONTANRI E GATTI, l’ambiente, rimettiamo la Salute al primo posto, ricordiamo che la salute è un bene che la nostra Costituzione ci riconosce come un diritto. (lo diceva Montanari nella sua magnifica campagna elettorale!!!)
Cambiamo rotta, usiamo prudenza, riscopriamo il principio di precauzione e di responsabilità, imbocchiamo la strada che Lorenzo Tomatis ci ha, per tutta la sua vita, instancabilmente indicato: “adottare il principio di precauzione e quello di responsabilità significa anche accettare il dovere di informare, impedire l’ occultamento di informazioni su possibili rischi, evitare che si consideri l’intera specie umana come un insieme di cavie sulle quali sperimentare tutto quanto è in grado di inventare il progresso tecnologico […] dando priorità alla qualità della vita e all’equità sociale e ponendo il mantenimento della Salute al di sopra dell’ interesse economico”...
"morto un microscopio" se ne fa un altro... ma stavolta mi auguro lo acquistino con soldi veramente loro senza passare da Comunità europea-CNR-ONLUS etc. Poi anche se lo usano poco o per scopi di lucro non interesserà più a nessuno
Caro Marco,
sei sempre tra le pagine preferite dei miei segnalibri.
Un sincero grazie, Sofia Astori.
Un grazie di cuore a te, Sofia.
Marco
LEGGETE QUESTO LIBRO PER IMPARARE A PRENDERE DECISIONI NELL'INTERESSE DELLE FUTURE GENERAZIONI
http://orizzonteinfinito.blogspot.com/2009/09/da-il-girone-delle-polveri-sottili.html
DA “IL GIRONE DELLE POLVERI SOTTILI”
Di Stefano Montanari
Ed .Macro Edizioni
1° edizione gennaio 2008
CAPITOLO 2
Invidiare qualcuno non fa parte del mio repertorio di difetti, che pure sono tanti a detta di chi è convinto di conoscermi e sono ancora di più per chi mi conosce sul serio, cioè me stesso. Tra questi difetti l’invidia non c’è.
C’è, invece, una malinconica ammirazione per coloro che, magari senza accorgersi della loro presunzione, dicono: “Se rinascessi rifarei esattamente quello che ho fatto”.Io, no. Forse qualcosa rifarei, ma ben poco. E la prima cosa che non rifarei per tutto l’oro del mondo è ficcarmi in testa un catino da barbiere come fece Don chisciotte e stivare sotto quel catino l’idea che sia mio dovere salvare il mondo, un’idea balzana che non riesco a cavarmi dal cervello. Come le vecchiette cui il boy scout vuole a tutti i costi far attraversare la strada anche se quelle vorrebbero stare dove sono, il mondo come lo concepiamo noi non ha alcuna intenzione di essere salvato. Eppure io non so resistere alla tentazione e mi manca il coraggio di essere vile.
Ci provo, ma poi mi attraversa la testa un’immagine di bambini, un’immagine che non so dire se sia la fotografia di qualcosa di reale o un iperrealtà che mi si è costruita dentro. Tanti anni fa per motivi di lavoro mi sono trovato a frequentare il reparto di Oncologia Pediatrica di un grande ospedale. Sono entrato. C’era un tappeto su cui stavano seduti dei bambini con un cranio ossuto e pelato da cui sporgevano oscenamente le sfere degli occhi. Giocavano? Alle pareti, i loro disegni, apparentemente uguali a quelli di tutti gli altri bambini della loro età, ammesso che quelli un’età ce l’avessero. Però, se non si faceva in tempo a distogliere lo sguardo, a scappare, dentro quei disegni c’erano i geroglifici evidentissimi, senza bisogno di alcuna Pietra di Rosetta per decifrarli, di un mondo in cui non esisteva altro che sofferenza, una sofferenza più inutile di qualsiasi altra sofferenza perché avrebbe condotto solo a morte senza un attimo che non fosse volto a quel fine o, forse peggio, avrebbe condotto a sofferenza ancora più cruda, più prolissa della sua stucchevole incomprensibilità.
Non era questo che cozzava di più contro il cervello: era la normalità. Tutto questo per loro, per quegli esseri burocraticamente classificabili come viventi, era normale. Per loro il mondo era quello e basta.
continua ....
Poi, altri cinque passi e si entrava nel girone appena più profondo, nella tappa ineluttabilmente successiva: quella dei bambini che lo stadio del tappeto e dei disegni l’avevano superata, quello più avanti, quelli che non si potevano più staccare dal letto cui erano incatenati dai tubi da macchinette ronzanti, le mie, che li tenevano beffardamente in vita. Pena: la morte, se mai pena possa essere. Vita: che strana parola sembrava allora e che sembra ora che la scrivo!
Più avanti non si andava: ciò che stava più avanti o, meglio, più in fondo all’imbuto, non era per gli occhi di quel Dante riluttante, in sedicesimo e senza Virgilio che ero io. Più avanti, c’erano i mostri, e solo gli angeli o i diavoli, indistinguibili, li potevano vedere e, chissà, toccare.
Lasciai quell’impegno in quel luogo d’orrore. Lasciai quella plaga che non sapevo accettare, fatta di ronzii meccanici, di occhi rossi troppo stanchi per sfuggire lo sguardo altrui che pure li sfuggiva,di occhi che le orbite erano inadatte a trattenere, di grottesche pentole di metallo che di tanto in tanto portavano di sotto, ormai inutile perché impossibile da tormentare, il simulacro di poca carne di quello che era appena stato una sorta di bambino, per trasferirlo in una bara bianca coperta di fiori dall’odore nauseante. Ero troppo poco attrezzato, o troppo vile senza saperlo essere fino in fondo, o chissà altro.
Solo molti anni dopo seppi che in quella succursale terrena dell’inferno, in quegli stessi momenti, c’era un’amica che allora non conoscevo ancora e che lì, con lo spirito di guerriero che poi ho sperimentato, teneva cocciutamente appeso a una sorta di vita suo figlio. E’ lei che ha voluto questo libro.
Basta così, si casca nella retorica più trita e fastidiosa, ma che cosa questo c’entri con quanto sto accingendomi a scrivere lo devo spiegare. Tutto ciò che vedevo veniva dal fato, dal caso, da Dio…Che ne posso sapere, io, da dove? Da chi? Ma veniva da entità che in qualche modo ci trascendono. Almeno credevo. Non mi ero mai posto il problema, ma quella roba veniva da fuori. Oggi, con quello che il fato, il caso, Dio o fate voi chi o che cosa mi ha fatto cascare in mano senza che io lo cercassi o lo volessi, so con certezza che, almeno in parte, i carnefici di quella macelleria raffinatissima nella sua fantasiosa e minuziosa crudeltà siamo noi, gli uomini, quelli che si autodefiniscono i Principi del Creato. Chi non vuole sapere, chiuda qui il libro.
Vorrei smentire ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno ((ma non credo visto l'elenco di pubblicazioni che ha riportato Marco Cedolin nell'articolo predecente))...che le affermazioni dell'"inchiesta" di Valeria Rossi, secondo le quali Montanari-Gatti, non hanno pubblicato un bel niente negli ultimi 2 anni, non sono solo false, ma anche premeditatamente "propagandistiche", perchè persino sul sito della bortolani onlus ci sono aggiornamenti sulla ricerca dei 2 scienziati.
http://www.bortolanionlus.it/2008/05/10/aggiornamento-ricerche-svolte-con-il-microscopio-esem/
Intervento del "bugiardo, millantatore"
Stefano Montanari ad Unomattina sul sistema
Luft che cattura nanoparticelle, (sì, quelle che non esistono)
http://www.youtube.com/watch?v=yRcT9O6xMrY
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