Marco Cedolin
Attualmente in Italia, comprendendo anche le scorie che in questo
momento albergano ancora in Inghilterra e in Francia dove sono state
sottoposte al riprocessamento ma presto torneranno nel nostro Paese,
esistono circa 95mila metri cubi di rifiuti nucleari. I rifiuti in questione derivano in larga parte dalle centrali nucleari che sono state attive fino al 1990, ma anche dalle attrezzature ospedaliere e da quelle per l’analisi e la ricerca.
La gestione delle scorie nucleari, che è costata fino ad oggi al
contribuente italiano circa 11 miliardi di euro sotto forma di
addizionali nelle bollette dell’energia, è affidata alla Sogin
che è la società statale responsabile dello smantellamento degli
impianti nucleari italiani e della messa in sicurezza dei rifiuti
radioattivi da essi derivati...