In un paese serio, magari governato
dalla politica e non dalle banche, dopo avere preso atto dei
devastanti danni alla salute causati alla popolazione di Taranto,
oltre che agli operai, dal cancrificio dell'Ilva, le autorità si
sarebbero mosse immediatamente, attraverso una serie di passi logici
di fatto irrinunciabili.
Avrebbero preso per le orecchie la
famiglia Riva (quella che regalava milioni a Bersani e ad altri
intrallazzatori politici per avere il diritto di distribuire cancro a
profusione) intimandole di chiudere immediatamente gli impianti e
procedere a proprie spese a tutte le bonifiche necessarie,
permettendone la riapertura solamente quando gli impianti fossero
stati realmente a norma. Avrebbe preteso che tutti gli operai (non
solo quelli di Taranto ma anche delle altre sedi che dalla produzione
di Taranto dipendono) venissero lasciati a casa, regolarmente
stipendiati dalla famiglia Riva, fino al momento del loro rientro in
azienda.....