Quando
nel 2008 andava in stampa Grandi
Opere, con un intero capitolo dedicato alla truffa
del Mose, tutti i media mainstream nessuno escluso, cantavano in
coro le lodi della nuova opera, magnificandone le proprietà
taumaturgiche, pronti a giurare che il "mostro" in
costruzione avrebbe salvato la città di Venezia ed altrettanto
pronti nel bollare come antimoderna e demagogica qualsiasi critica
venisse portata nei confronti del progetto.
Oggi,
a nove anni di distanza, La Stampa di Torino pubblica un articolo
"Venezia
e il suo Mose, storia di un fallimento", nel quale racconta
esattamente le stesse cose che a suo tempo ventilai in Grandi Opere,
declinandole ovviamente al presente e non al futuro (come feci io) ed
aggiornandole con il rendiconto di una serie di disastri ancora
peggiori di quanto la Cassandra che alligna in me fosse stata in
grado di vaticinare a suo tempo....