Non
esiste Paese in Europa (tranne l'Italia dove non si vota da
un'eternità e c'è il M5S) dove non sia artefice di un successo
strepitoso un qualche movimento identitario, antieuropeista e
refrattario alla politica di globalizzazione mondialista tanto cara
all'elite dominante.
Anche
la Germania in questo senso non fa eccezione e Afd si ritrova ad
essere il terzo partito tedesco, alle spalle di una Merkel sempre più
impopolare e di un Schulz ormai in caduta libera.
Non
sicuramente una rivoluzione, ma un segnale forte come altri se ne
sono visti un pò in tutta Europa, di una crescente insofferenza di
sempre più ampi strati della popolazione nei confronti della società
globalizzata nel segno del politicamente corretto e di una classe
politica composta da burattini asserviti a Bruxelles, alla BCE ed ai
poteri trasnazionali che arrivano da oltre Oceano...