Fra il paese reale, vissuto sulla strada e raccontato in rete, ed il paese virtuale, vissuto in poltrona e raccontato da giornali e TV, la distanza si è fatta ormai abissale, fino al punto da arrivare a costituire due universi antitetici privi di contatto fra loro.
Tutti coloro che non hanno la capacità, il tempo o la voglia di attingere da internet il proprio bagaglio informativo, e costituiscono la stragrande maggioranza della popolazione, restano relegati in un mondo virtuale, costruito ad hoc per emarginarli dalla realtà e veicolato presso l'opinione pubblica da pennivendoli e mezzibusti TV, deputati a rendere credibile un mondo di fantasia che non esiste.
La conseguenza più evidente di questo stato di cose è costituita da una manipolazione sempre più profonda dell'opnione pubblica, condotta al guinzaglio laddove chi tira le fila dell'informazione intende portarla.
Per meglio leggere le dinamiche di questo processo, proviamo a rifarci ad una serie di avvenimenti di questi ultimi giorni che riguardano la lotta contro il TAV in Valsusa, in merito ai quali conosciamo nel dettaglio la realtà dei fatti, avendola vissuta in prima persona. Con la premessa che gli accadimenti in oggetto e la loro rappresentazione filmica nel mondo di fantasia, non costituiscono un'anomalia, ma al contrario rappresentano lo specchio fedele di quanto avviene sistematicamente in ogni angolo d'Italia, in merito alle questioni più svariate.
Dopo un paio di settimane durante le quali pennivendoli di ogni risma e colore hanno dispensato menzogne a pioggia in merito alla manifestazione svoltasi a Chiomonte il 3 luglio, animando di fittizia vita ectoplasmatici black block ed incensando la correttezza delle forze dell'ordine, impegnate (mai viste dai reporter) a gasare cittadini inermi e sparare lacrimogeni ad altezza uomo in faccia al malcapitato di turno, si diffonde in rete un filmato ........