E' doveroso un aggiornamento sulla vicenda del microscopio della discordia, trattata a suo tempo in maniera approfondita in questa sede e relativa alla libera ricerca imbavagliata, anche con la complicità di chi se ne è sempre professato difensore.
Stefano Montanari
Ho tentato due volte di far pubblicare un mio commento alle stravaganze, almeno di Papa e Toni ospitate da Grillo. tutto inutile: il filtro della censura è invalicabile alla faccia dei grillini che bevono.
Mi scuso se oggi sono lunghissimo, ma sono subissato di mail e di telefonate su quanto imperversa ora in rete.
Di seguito, allora, un paio di lettere: una al professor Stefano Papa, preside della facoltà di Scienze all’Università di Urbino, e l’altra al ragionier Giuseppe Grillo. Per finire, alcune osservazioni su qualcosa pubblicato su YouTube dalla signorina Sonia Toni, ex compagna del ragionier Grillo sunnominato.
Caro Stefano,
Stamattina, un po’ a sorpresa, mi sono trovato una trentina di mail che mi consigliavano di leggere le tue esternazioni ospitate dal blog del comico Beppe Grillo. Tutte, nessuna esclusa, contenevano apprezzamenti sul tuo conto e su quello del tuo ospite, apprezzamenti che non ho assolutamente intenzione di riferire.
Mi è difficile commentare uno scritto così imbarazzante, condito, poi, da un video nel quale, magari per l’abbronzatura, non mostri segni di rossore. Comunque, se non altro per dovere verso chi continua a scrivermi e verso chi anche ora mi ha interrotto con una telefonata, qualcosa scriverò anche se, permettimi la confessione, di tutto questo m’importa solo dal punto di vista del dilettante di etologia che sono....
giovedì 22 luglio 2010
mercoledì 21 luglio 2010
EBOOK - Grandi Opere
Le Infrastrutture dell'Assurdo.
Dalla lettura di Grandi Opere di Marco Cedolin si possono imparare molte cose, ma soprattutto ci sono molti elementi di riflessione.
Per la prima volta, un testo mette insieme tutto lo “scibile” sull’attuale situazione delle cosiddette GRANDI OPERE, sia nazionali che in giro per il mondo. Tutte meticolosamente in ordine con una grande completezza di informazioni.
Potete trovare tutti gli intrecci delle società interessate alla loro realizzazione, la ramificazione dei loro collegamenti con il sistema politico e con i mass media, la trama di una legislazione fatta ad hoc, le connivenze tra interessi finanziari privati e spesa pubblica, le corrispondenze a livello internazionale nel contesto della globalizzazione. È un vero e proprio mondo parallelo, quello che ci viene descritto in questo testo, nascosto dietro le quinte come le mani dei burattinai che tirano i fili e fanno sgambettare e agitare i burattini sulla scena....
Dalla lettura di Grandi Opere di Marco Cedolin si possono imparare molte cose, ma soprattutto ci sono molti elementi di riflessione.
Per la prima volta, un testo mette insieme tutto lo “scibile” sull’attuale situazione delle cosiddette GRANDI OPERE, sia nazionali che in giro per il mondo. Tutte meticolosamente in ordine con una grande completezza di informazioni.
Potete trovare tutti gli intrecci delle società interessate alla loro realizzazione, la ramificazione dei loro collegamenti con il sistema politico e con i mass media, la trama di una legislazione fatta ad hoc, le connivenze tra interessi finanziari privati e spesa pubblica, le corrispondenze a livello internazionale nel contesto della globalizzazione. È un vero e proprio mondo parallelo, quello che ci viene descritto in questo testo, nascosto dietro le quinte come le mani dei burattinai che tirano i fili e fanno sgambettare e agitare i burattini sulla scena....
domenica 18 luglio 2010
Date un ombrellone anche a me
Marco Cedolin
E'arrivato veramente il momento di staccare la spina, anche perchè in caso contrario un colpo di calore potrebbe farlo perentoriamente al posto mio.
Sono stati 7 mesi difficili, questi d'inizio anno, permeati di foschi presagi, infarciti di tragedie, senza un attimo di requiem, tanto che quando decidevi di metterti a mangiare pane e ottimismo, improvvisamente dal desco spariva il pane e ti ritrovavi con il solo ottimismo, poco commestibile, ipocalorico e probabilmente pure transgenico.
Ho “goduto” della crisi economica, trasformatasi miracolosamente in una ripresa , costituita da imprese che chiudono, famiglie messe in mezzo ad una strada, ricatti occupazionali ed altri regali assortiti volti a praticare l’eutanasia di qualsiasi residua prospettiva occupazionale.
Ho tremato per la pandemia dell’influenza suina che fortunatamente ha risparmiato la vita di decine di milioni di persone, ma purtroppo ha fagocitato centinaia di milioni di euro, sotto forma d'inutili vaccini commissionati alle multinazionali farmaceutiche.
Ho passato molte notti di Gennaio e Febbraio a presidiare delle trivelle con 10 gradi sottozero, senza riuscire a decidere se facessero più male le manganellate distribuite a pioggia o le estremità dei piedi ridotte a cubetti di ghiaccio opalescenti.
Sono inorridito di fronte al massacro perpetrato dall’esercito israeliano nei confronti dei pacifisti della Freedom Flotilla, senza che l’orrore sia stato lenito minimamente dalle parole del ministro Frattini, sentitosi in dovere di ringraziare Israele per la propria bonomia....
E'arrivato veramente il momento di staccare la spina, anche perchè in caso contrario un colpo di calore potrebbe farlo perentoriamente al posto mio.
Sono stati 7 mesi difficili, questi d'inizio anno, permeati di foschi presagi, infarciti di tragedie, senza un attimo di requiem, tanto che quando decidevi di metterti a mangiare pane e ottimismo, improvvisamente dal desco spariva il pane e ti ritrovavi con il solo ottimismo, poco commestibile, ipocalorico e probabilmente pure transgenico.
Ho “goduto” della crisi economica, trasformatasi miracolosamente in una ripresa , costituita da imprese che chiudono, famiglie messe in mezzo ad una strada, ricatti occupazionali ed altri regali assortiti volti a praticare l’eutanasia di qualsiasi residua prospettiva occupazionale.
Ho tremato per la pandemia dell’influenza suina che fortunatamente ha risparmiato la vita di decine di milioni di persone, ma purtroppo ha fagocitato centinaia di milioni di euro, sotto forma d'inutili vaccini commissionati alle multinazionali farmaceutiche.
Ho passato molte notti di Gennaio e Febbraio a presidiare delle trivelle con 10 gradi sottozero, senza riuscire a decidere se facessero più male le manganellate distribuite a pioggia o le estremità dei piedi ridotte a cubetti di ghiaccio opalescenti.
Sono inorridito di fronte al massacro perpetrato dall’esercito israeliano nei confronti dei pacifisti della Freedom Flotilla, senza che l’orrore sia stato lenito minimamente dalle parole del ministro Frattini, sentitosi in dovere di ringraziare Israele per la propria bonomia....
venerdì 16 luglio 2010
Alternative all'incenerimento
Marco Cedolin
Tratto da "Grandi Opere" Arianna Editrice 2008
Una seria e virtuosa politica di gestione dei rifiuti non può prescindere da una riduzione alla fonte del volume degli stessi e da un cambiamento radicale d’impostazione della produzione industriale. Nonostante fino ad oggi nel nostro paese non sia stato fatto nulla in questo senso, il ricorso all’incenerimento dei rifiuti potrebbe comunque essere evitato fin da subito attraverso un’applicazione sistematica della raccolta differenziata e opportune pratiche di riciclaggio.
Il Trattamento Meccanico Biologico (TMB) abbinato ad un’efficace raccolta differenziata porta a porta è in grado di rappresentare un’alternativa alla pratica dell’incenerimento, estremamente più vantaggiosa sotto ogni punto di vista che si voglia prendere in considerazione. Nel mondo esistono già 15 moderni impianti TMB ed altri 20 sono in fase di costruzione. I più avanzati sono quello di Sidney in Australia che è attivo dal 2004, quello di Amiens in Francia, Munster e Bassum in Germania e Vagron nei Paesi Bassi....
Tratto da "Grandi Opere" Arianna Editrice 2008
Una seria e virtuosa politica di gestione dei rifiuti non può prescindere da una riduzione alla fonte del volume degli stessi e da un cambiamento radicale d’impostazione della produzione industriale. Nonostante fino ad oggi nel nostro paese non sia stato fatto nulla in questo senso, il ricorso all’incenerimento dei rifiuti potrebbe comunque essere evitato fin da subito attraverso un’applicazione sistematica della raccolta differenziata e opportune pratiche di riciclaggio.
Il Trattamento Meccanico Biologico (TMB) abbinato ad un’efficace raccolta differenziata porta a porta è in grado di rappresentare un’alternativa alla pratica dell’incenerimento, estremamente più vantaggiosa sotto ogni punto di vista che si voglia prendere in considerazione. Nel mondo esistono già 15 moderni impianti TMB ed altri 20 sono in fase di costruzione. I più avanzati sono quello di Sidney in Australia che è attivo dal 2004, quello di Amiens in Francia, Munster e Bassum in Germania e Vagron nei Paesi Bassi....
martedì 13 luglio 2010
Torino, nasce l'inceneritore ma nessuno ci fa caso
Marco Cedolin
Qualche giorno fa a Grugliasco, alle porte di Torino, le autorità, contornate da un nutrito codazzo di giornalisti, hanno presenziato all’inaugurazione del cantiere per la costruzione del nuovo forno inceneritore del Gerbido, prima di recarsi tutti quanti al rinfresco, dove fra un pasticcino e un sorso di spumante si sarebbe potuto dare libero sfogo al compiacimento derivante dal “regalo” fatto alla città da parte della classe politica che l’amministra.
Ad assistere al penoso teatrino, oltre ai disinformatori di professione, solamente un centinaio di contestatori delusi, più che arrabbiati, il che in una città che con l’hinterland supera il milione di abitanti significa l’assoluta mancanza di qualsivoglia reazione da parte della cittadinanza.
In parole povere i torinesi ed i cittadini di Grugliasco, Beinasco, Orbassano, Rivalta e Rivoli, hanno ritenuto giusto non interessarsi del nuovo megainceneritore. L’inceneritore del Gerbido in compenso ha già iniziato ad interessarsi di loro, partendo dai portafogli, salassati per alcune centinaia di milioni di euro (cifra che continua ad aumentare progressivamente) necessarie per la costruzione, per arrivare alla loro salute che l’impianto metterà a repentaglio anche qualora continuino a restare voltati dall’altra parte....
Qualche giorno fa a Grugliasco, alle porte di Torino, le autorità, contornate da un nutrito codazzo di giornalisti, hanno presenziato all’inaugurazione del cantiere per la costruzione del nuovo forno inceneritore del Gerbido, prima di recarsi tutti quanti al rinfresco, dove fra un pasticcino e un sorso di spumante si sarebbe potuto dare libero sfogo al compiacimento derivante dal “regalo” fatto alla città da parte della classe politica che l’amministra.
Ad assistere al penoso teatrino, oltre ai disinformatori di professione, solamente un centinaio di contestatori delusi, più che arrabbiati, il che in una città che con l’hinterland supera il milione di abitanti significa l’assoluta mancanza di qualsivoglia reazione da parte della cittadinanza.
In parole povere i torinesi ed i cittadini di Grugliasco, Beinasco, Orbassano, Rivalta e Rivoli, hanno ritenuto giusto non interessarsi del nuovo megainceneritore. L’inceneritore del Gerbido in compenso ha già iniziato ad interessarsi di loro, partendo dai portafogli, salassati per alcune centinaia di milioni di euro (cifra che continua ad aumentare progressivamente) necessarie per la costruzione, per arrivare alla loro salute che l’impianto metterà a repentaglio anche qualora continuino a restare voltati dall’altra parte....
martedì 6 luglio 2010
I profitti della crisi
Marco Cedolin
La crisi economica sta imperversando in maniera sempre più drammatica in tutto l'Occidente. Le imprese chiudono o delocalizzano, la disoccupazione sale a ritmo forsennato, i
diritti si vaporizzano, le prospettive occupazionali si riducono al lumicino. Sulla scia lasciata dalla manovra “lacrime e sangue” imposta al popolo greco, un po’ dappertutto s’impongono sacrifici ai lavoratori, ai pensionati, ai giovani. Le mense della Caritas conoscono un sovraffollamento mai sperimentato prima, in strada scendono sempre nuovi senza tetto, con gli Stati Uniti che tirano la cordata . Aumentano in maniera esponenziale, anche se i media raramente ne danno notizia, i suicidi e le tragedie familiari aventi per protagonisti persone strozzate dai mutui e rimaste senza lavoro.
Un quadro a tinte fosche, condito dalle promesse dei mentori del progresso che preconizzano improbabili “riprese” che germoglieranno miracolosamente da quelle lacrime e dal quel sangue fagocitati in maniera sempre più famelica.
Eppure la crisi economica presenta anche un’altra faccia della medaglia, quella delle grandi multinazionali e delle grandi banche, a beneficio delle quali è stata costruita l’intera operazione....
venerdì 2 luglio 2010
Paghino i pendolari
Marco Cedolin
Chi sono in realtà i pendolari? Una delle tante categorie eterogenee di cui fa parte la stragrande maggioranza di noi. Come gli automobilisti, i consumatori, i teleutenti, i pazienti della sanità pubblica e così via.
Una categoria assai disomogenea, priva di qualsivoglia coscienza o senso di appartenenza, senza organizzazioni sindacali che fingano di difenderne i diritti, senza alcun genere di tutela.
Ci sono pendolari che giornalmente percorrono oltre 100 km in treno o in auto, altri che ne percorrono solo qualche decina al giorno, altri ancora che si cimentano con tragitti più brevi.
Dalla seconda metà del secolo scorso fino ad oggi il numero dei pendolari è progressivamente aumentato, così come è aumentata la distanza media da essi percorsa, con ritmo estremamente più elevato negli ultimi 20 anni....
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