Marco Cedolin
Durante la notte l’esercito israeliano ha assalito le navi della Freedom Flotilla, a bordo delle quali si trovavano circa 700 persone di 40 nazionalità diverse, intenzionate a portare a Gaza 10mila tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cemento, medicine, generi alimentari, e altri beni fondamentali per la popolazione, costretta a vivere all’interno di quello che Israele ha reso un vero e proprio lager per la segregazione di massa.
Il convoglio pacifista è stato attaccato in acque internazionali dalle truppe speciali israeliane che a bordo di elicotteri e gommoni hanno abbordato le navi aprendo il fuoco e provocando una vera e propria carneficina, il cui bilancio provvisorio è di 19 morti e una trentina di feriti. I passeggeri sopravvissuti sono stati tratti in arresto e con tutta probabilità deportati in un campo di concentramento appositamente allestito in terra israeliana.
Anche di fronte a queste prime notizie confuse e frammentarie non può sicuramente sfuggire l’enormità di quanto accaduto e la gravità dell’ennesimo atto criminale, compiuto dall’esercito di uno stato ormai completamente al di fuori di ogni controllo, di ogni legalità e rispetto del diritto internazionale.
Il massacro di questa notte, portato nei confronti di pacifisti inermi è infatti solo l’ultimo atto di un corollario di genocidi, violenze, soprusi e assassini lungo decine di anni. Un corollario nel quale la vigliacca pratica degli omicidi mirati ha fatto il paio con una lunga serie di guerre preventive, fra le quali l’invasione del Libano nel 2006 e il genocidio dell’operazione Piombo Fuso nel 2009 sono le ultime in ordine di tempo.
Massacri di civili compiuti con l’ausilio di armi di distruzione di massa vietate dai trattati internazionali, sempre portati avanti con l’arroganza di chi è cosciente di poter vivere al di sopra delle leggi e senza alcun rispetto per la vita umana. Massacri e genocidi compiuti sempre rimanendo impuniti, grazie alla compiacenza degli organismi internazionali e alla complicità dei governi occidentali pronti a volgere altrove il proprio sguardo, ogni qualvolta come a Sabra e Chatila ce ne fosse la necessità. Massacri e genocidi perpetrati nascondendosi vigliaccamente dietro al fantomatico alibi di una “risposta al terrorismo” compiuta in maniera terrorista e criminale.
Non si sono ancora spenti gli echi dell’ultima carneficina di civili inermi, compiuta dall’esercito israeliano nella striscia di Gaza durante l’operazione Piombo Fuso poco più di un anno fa e stigmatizzata perfino dagli “amici” dell’ONU all’interno del rapporto Goldstone e già una nuova tragedia prende corpo ed anima, entrando come acido all’interno delle coscienze.
Ammazzare a sangue freddo decine di attivisti umanitari intenzionati a portare aiuto ad una popolazione martoriata può avere un senso ed una giustificazione?Assassini, vigliacchi, criminali di guerra e di pace, che continueranno ad agire impuniti di fronte al mondo voltato sempre dalla parte sbagliata.
Il convoglio pacifista è stato attaccato in acque internazionali dalle truppe speciali israeliane che a bordo di elicotteri e gommoni hanno abbordato le navi aprendo il fuoco e provocando una vera e propria carneficina, il cui bilancio provvisorio è di 19 morti e una trentina di feriti. I passeggeri sopravvissuti sono stati tratti in arresto e con tutta probabilità deportati in un campo di concentramento appositamente allestito in terra israeliana.
Anche di fronte a queste prime notizie confuse e frammentarie non può sicuramente sfuggire l’enormità di quanto accaduto e la gravità dell’ennesimo atto criminale, compiuto dall’esercito di uno stato ormai completamente al di fuori di ogni controllo, di ogni legalità e rispetto del diritto internazionale.
Il massacro di questa notte, portato nei confronti di pacifisti inermi è infatti solo l’ultimo atto di un corollario di genocidi, violenze, soprusi e assassini lungo decine di anni. Un corollario nel quale la vigliacca pratica degli omicidi mirati ha fatto il paio con una lunga serie di guerre preventive, fra le quali l’invasione del Libano nel 2006 e il genocidio dell’operazione Piombo Fuso nel 2009 sono le ultime in ordine di tempo.
Massacri di civili compiuti con l’ausilio di armi di distruzione di massa vietate dai trattati internazionali, sempre portati avanti con l’arroganza di chi è cosciente di poter vivere al di sopra delle leggi e senza alcun rispetto per la vita umana. Massacri e genocidi compiuti sempre rimanendo impuniti, grazie alla compiacenza degli organismi internazionali e alla complicità dei governi occidentali pronti a volgere altrove il proprio sguardo, ogni qualvolta come a Sabra e Chatila ce ne fosse la necessità. Massacri e genocidi perpetrati nascondendosi vigliaccamente dietro al fantomatico alibi di una “risposta al terrorismo” compiuta in maniera terrorista e criminale.
Non si sono ancora spenti gli echi dell’ultima carneficina di civili inermi, compiuta dall’esercito israeliano nella striscia di Gaza durante l’operazione Piombo Fuso poco più di un anno fa e stigmatizzata perfino dagli “amici” dell’ONU all’interno del rapporto Goldstone e già una nuova tragedia prende corpo ed anima, entrando come acido all’interno delle coscienze.
Ammazzare a sangue freddo decine di attivisti umanitari intenzionati a portare aiuto ad una popolazione martoriata può avere un senso ed una giustificazione?Assassini, vigliacchi, criminali di guerra e di pace, che continueranno ad agire impuniti di fronte al mondo voltato sempre dalla parte sbagliata.
Forse dopo l’ultimo orrore della scorsa notte è giunto il momento di voltare il capo e guardarli fissi negli occhi, per mettere fine a questo orrore prima che sia troppo tardi.
6 commenti:
Ciao un saluto
la notizia che è giunta a noi questa mattina è terrificante. La violenza di Israele non ha fine, è uno stato che se ne frega dei diritti civile avvalendosi della copertura da parte della cosiddette democrazie occidentali. E' ora di dire basta a questa violenza, hanno attaccato una nave di pace con a bordo giornalisti, volontari pacifisti e deputati di parlamenti democratici. Questo è terrorismo di stato non ci sono alte parole.
Logicamente il nostro governo nelle prime ore ha fornito come al solito un bel silenzio aspettando le reazioni degli altri per poi non sbilanciarsi contro israle.
Oggi solo rabbia e onore per quelle vittime
un saluto
Non ci vedo nulla di strano in tutto questo, bisogna solo modificare il vocabolario e ridefinire "la pace", visto che non è un valore assoluto.
Quanche politico mostrerà un pò di indignazione davanti a questo?
Non credo proprio, sono impegnati da anni nel farci credere che le "missioni di pace" sono le carneficine e bombardamenti in Afghanistan o in Iraq!
Ciao Ernest,
condivido ogni tua parola, rabbia ed onore per quelle vittime.
Un saluto anche a te.
Ciao Alba,
hai ragione, ci sarà ben poca indignazione e nel caso ci fosse qualche rappresentazione teatrale risulterà come sempre carica d'ipocrisia. Pace e guerra sono ormai parole svuotate di ogni significato.
Israele è una nazione indegna di essere definita tale. Indegno è il passato dei suoi vertici; dall'ignorante avvocatessa di Milwaukee Golda Meir, i cui deliri in merito al cosiddetto "popolo senza terra" che andava ad occupare una "terra senza popolo" rimarranno una pietra miliare nell'ambito della storia della vergogna, al sanguinario Ariel Sharon, responsabile della strage di Qybia e di quella di Shabra e Shatila, al terrorista Menachem Begin, responsabile della strage di Deir Yassin e dell'attentato all'hotel King David. Potrei continuare ma qui mi fermo, perchè l'infamia che pende su Israele è evidente anche ai ciechi, tranne forse a Magdi Allam o Andrè Glucksmann. Israele non perde occasione per mostrare al mondo la propria stoffa criminale. Faranno la fine che meritano. Bellissimo articolo Marco. Cari saluti.
Caro Marco,
ho pensato a cosa farebbe un Paese SERIO in questo momento. Un Europa seria, anche...
Immediata espulsione dell'ambasciatore israeliano, con richiesta di dimissioni -tramite l'Onu ovviamente- del governo israeliano in carica.
Ovvia incriminazioni per le decine di reati commessi, tra cui l'omicidio, di esecutori e mandanti politici.
Poi ho sentito per radio che l'On. Frattini "deplora e auspica un inchiesta".
E l'On. Mantica che parla di "provocazione" (mi vergogno profondamente di avere rappresentanti istituzionali del genere).
Ho pensato alle molotov portate dentro la scuola Diaz nel 2001, a giustificare gli aggressori, e mi sono subito reso conto da quale parte sarebbe stato l'attuale parlamento (parlo di parlamento, non di governo sia ben chiaro!).
E alla fine, sono IO a pensare in modo "sbagliato": questo Paese è notoriamente non serio, e da questi passacarte non c'è il minimo gesto -dignitoso- da aspettarsi. Come non è minimamente serio che in un momento di crisi si buttino nel cesso 15 miliardi per costruire cacciabombardieri in un Paese che costituzionalmente RIPUDIA la guerra.
La sola cosa possibile, è smettere di votarli, piano piano, dal basso. E nella missione c'era pure PBC (non mi sembra affatto secondario e lo sottolineo).
Dalla parte delle vittime. Sempre.
Punto e basta per quanto mi riguarda. Quanto commesso da Israele non è accettabile, senza se e senza ma, esattamente come "Piombo fuso".
grazie per il post
ciao,Roberto
PS
qui stanno seguendo in diretta l'evoleversi:
http://www.livestream.com/temporealechannel?utm_source=lsplayer&utm_medium=ui-play&utm_campaign=click-bait&utm_content=temporealechannel
Israele e` uno stato fuorilegge guidato da criminali senza sentimenti di umanita`.
Sono diventati belve, come lo furono i nazisti.
Solidarieta` per le famiglie delle vittime e per tutti i volontari di Freedom Flottilla.
Roberta da Sydney
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