Marco Cedolin
Il Consiglio dei diritti umani dell’ONU ha approvato sabato 17 ottobre il rapporto della commissione Goldstone, avente per oggetto i crimini di guerra compiuti dall’esercito israeliano all’interno della striscia di Gaza durante l’operazione Piombo Fuso degli scorsi mesi di dicembre e gennaio.
Fra i 47 paesi membri del consiglio 25 hanno espresso voto favorevole:
Argentina, Brasile, Cina, Russia, Bahrain, Bangladesh, Bolivia, Cile, Cuba, Djbouti, Egitto, Ghana, India, Indonesia, Giordania, Mauritius, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Filippine, Qatar, Arabia Saudita, Senegal, Sud Africa e Zambia.
11 si sono astenuti:
Belgio, Bosnia, Burkina-Faso, Cameroon, Gabon, Giappone, Messico, Norvegia, Corea del Sud, Slovenia e Uruguay.
6 hanno espresso voto contrario:
Stati Uniti, Israele, Italia, Olanda, Slovacchia e Ucraina
Ed altri 5 non hanno votato:
Gran Bretagna, Francia, Madagascar, Kyrgyzstan ed Angola.
La questione dovrà ora venire esaminata dall’Assemblea generale dell’Onu e potrebbe ipoteticamente (cosa assai improbabile) approdare alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja nel caso Israele continui a respingere l’idea di un’inchiesta approfondita su quanto il suo esercito ha fatto nelle tre settimane dell’assalto a Gaza.
Si tratta comunque di una notizia che ha suscitato entusiasmo e soddisfazione in Palestina, mentre il governo israeliano di Netanyahu, dopo avere tentato a più riprese di bloccare l’iter del rapporto, ha reagito con rabbia, convocando un forum comprendente ministri, giuristi, diplomatici, membri del Mossad ed esperti diversi con il compito di attaccare il rapporto Goldstone e trovare le necessarie contromisure. I giornali israeliani hanno colto nella notizia, giunta a breve distanza da quella della cancellazione delle esercitazioni militari congiunte da parte della Turchia, il pericolo di un preoccupante isolamento internazionale d’Israele, che si rivelerebbe controproducente per il successo di eventuali piani di attacco nei confronti dell’Iran.
Risulta invero di assai difficile comprensione (a meno che si voglia pensare male) il ruolo del Mossad all’interno di un forum di giuristi deputato a “combattere” (si suppone per vie legali) il lavoro di una commissione d’inchiesta. Così da creare non poche perplessità in merito ai metodi che il governo israeliano intende usare per reagire di fronte alle accuse mosse dall’ ONU.
Fra i 47 paesi membri del consiglio 25 hanno espresso voto favorevole:
Argentina, Brasile, Cina, Russia, Bahrain, Bangladesh, Bolivia, Cile, Cuba, Djbouti, Egitto, Ghana, India, Indonesia, Giordania, Mauritius, Nicaragua, Nigeria, Pakistan, Filippine, Qatar, Arabia Saudita, Senegal, Sud Africa e Zambia.
11 si sono astenuti:
Belgio, Bosnia, Burkina-Faso, Cameroon, Gabon, Giappone, Messico, Norvegia, Corea del Sud, Slovenia e Uruguay.
6 hanno espresso voto contrario:
Stati Uniti, Israele, Italia, Olanda, Slovacchia e Ucraina
Ed altri 5 non hanno votato:
Gran Bretagna, Francia, Madagascar, Kyrgyzstan ed Angola.
La questione dovrà ora venire esaminata dall’Assemblea generale dell’Onu e potrebbe ipoteticamente (cosa assai improbabile) approdare alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja nel caso Israele continui a respingere l’idea di un’inchiesta approfondita su quanto il suo esercito ha fatto nelle tre settimane dell’assalto a Gaza.
Si tratta comunque di una notizia che ha suscitato entusiasmo e soddisfazione in Palestina, mentre il governo israeliano di Netanyahu, dopo avere tentato a più riprese di bloccare l’iter del rapporto, ha reagito con rabbia, convocando un forum comprendente ministri, giuristi, diplomatici, membri del Mossad ed esperti diversi con il compito di attaccare il rapporto Goldstone e trovare le necessarie contromisure. I giornali israeliani hanno colto nella notizia, giunta a breve distanza da quella della cancellazione delle esercitazioni militari congiunte da parte della Turchia, il pericolo di un preoccupante isolamento internazionale d’Israele, che si rivelerebbe controproducente per il successo di eventuali piani di attacco nei confronti dell’Iran.
Risulta invero di assai difficile comprensione (a meno che si voglia pensare male) il ruolo del Mossad all’interno di un forum di giuristi deputato a “combattere” (si suppone per vie legali) il lavoro di una commissione d’inchiesta. Così da creare non poche perplessità in merito ai metodi che il governo israeliano intende usare per reagire di fronte alle accuse mosse dall’ ONU.
Al tempo stesso appare per molti versi incomprensibile la posizione assunta dall’Italia, nazione del mediterraneo tradizionalmente in ottimi rapporti con i paesi arabi, che anziché abbracciare una politica di equilibrio, preferisce appoggiare acriticamente l’aggressione ed i massacri compiuti da Israele a Gaza, ponendosi in una posizione differente rispetto alla maggioranza delle altre nazioni alleate europee.
8 commenti:
Ciao
forse il prossimo post si potrebbe per l'occasione dedicare a F. Frattini..
..non credi? o ce n'è già qualcuno a tema e me lo sono perso?
Forse la domanda che ti sei posto "cosa c'entra il mossad" l'abbiamo avuta oggi ...
Non mi sembra casuale l'attentato in Iran ..
Io sono stra convinto che sia opera israeliana o comunque degli Anglo-americani ..
Ci hanno provato con le elezioni con una campagna mediatica incredibile contro il regime ..
Ora ci stanno riprovando ..
A pochissimi giorni dal vertice sul nucleare Iraniano ..
Altra coincidenza .. ??
Io non credo ..
Spero che realizzerai un'articolo sull'argomento ..
Grazie.
Che gli Stati Uniti abbiano votato contro, non mi sorprende, non conoscevo la posizione italiana, ma nemmeno quella mi ha sorpreso, come "cagnolino scodizolante dell'Impero" poteva solo seguire il suo padrone!
"Washington sta lasciando campo libero ad Israele perché continui a commettere atrocità"
Richard Goldstone è uno dei migliori e più rispettati (non dagli Usa) giuristi al mondo.
Obama nel proseguire le politiche di Bush è deciso a concedere l'impunità ai criminali di guerra (tra colleghi ci si capisce!).
“Che il presidente Obama riceva il premio Nobel per la Pace quando non ha fatto nulla durante la guerra a Gaza, e dopo che il suo governo protegge uno stato che ha commesso crimini di guerra, è un abominazione” ...
...ma ha una logica perchè i crimini di guerra israeliani, la maggior parte dei quali sono stati commessi con armi e sistemi d'artiglieria statunitense.
http://www.vocidallastrada.com/2009/10/israele-palestina-gli-usa-cercano-di.html
Crimini contro l'umanità, come è successo a Falluja in Iraq.
Ciao AMD,
in effeti Frattini (un articolo specifico al riguardo non l'ho mai fatto)un post se lo merita senza ombra di dubbio, lo inserirò nel novero delle cose da fare.
Ciao Simone,
in effetti negli ultimi mesi l'Iran è stato bombardato da una vera e propria campagna di terrorismo mediatico, preludio alle bombe vere e proprie di ieri.
Il tentativo di destabilizzazione portato avanti attraverso la farsa delle manifestazioni studentesche (finanziate dalla CIA e sponsorizzate dai benpensanti da salotto chic dei paesi occidentali)visti gli scarsi risultati sortiti sta proseguendo attraverso le maniere forti.
Il cui prodest (come hai intuito tu) è sempre lo stesso, imporre in Iran un governo fantoccio filo/occidentale e/o costruire il terreno adatto per giustificare i bombardamenti israeliani prossimi venturi.
Cara Alba,
grazie per la segnalazione e per il commento, molto lucido come sempre.
Obama è solamente un ologramma costruito mediaticamente nel tentativo di dare un volto pulito agli sporchi affari americani nel mondo. Il risultato è comunque stato pessimo, perchè il volto di Obama (nobel o non nobel)è subito risultato sporco come i crimini che iniziato ad avalllaredal primo giorno in cui si è seduto alla casa bianca.
Caro Marco,
bene fai a ricordare Falluja, una strage riguardo alla quale mai si fa menzione. Come più non si parla d'Iraq, dopo che la "sinistra politicamente corretta" anni fa decise che la resistenza irachena era composta da terroristi che praticavano il fascismo islamico.
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
imparato molto
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