La settimana scorsa avevamo illustrato
il nuovo codice di comportamento deciso al vertice di Tallin, al
quale le ONG che trasportano i migranti avrebbero dovuto adeguarsi,
pena il divieto di attracco nei porti per le loro navi. E lo avevamo
fatto domandandoci, alla luce del grande potere politico detenuto da
codesti scafisti del nuovo secolo, se davvero tali regole sarebbero
state fatte rispettare dalle autorità preposte a farlo....
La risposta è invero arrivata prima di
quanto ci aspettassimo, dal momento che proprio ieri, su suggerimento
di Bruxelles il nuovo codice di comportamento è stato trasformato da
un obbligo ad un generico impegno, il divieto di attraccare nei porti
per chi non rispetta gli impegni è stato sostituito da una serie di
sanzioni (che le ricche ONG non avranno certo problema a pagare) e
l'iniziativa che prima veniva presentata come condivisa a livello
europeo è diventata esclusivamente italiana, senza più vantare
alcuna condivisione.
Inoltre tutti i punti del decalogo sono stati
ammorbiditi inserendo eccezioni di ogni sorta che permetteranno alle
ONG di fare senza problemi esattamente quello che facevano prima in
completa libertà.
Insomma,dopo il penoso teatrino portato in giro per l'Europa dal
governo, hanno vinto gli scafisti su tutta la linea ed i risultati si
vedono dal momento che negli ultimi due giorni i "profughi"
hanno ripreso a sbarcare a migliaia come è più di prima.
1 commento:
Comunque vada, finirà male.
Ciao,
Maurizio
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