lunedì 21 agosto 2017

Schizofrenia

Marco Cedolin

Quanta confusione in questa Europa globalizzata figlia di Schengen. L'Europa multietnica e multiculturale che ha fatto dell'accoglienza una ragione di vita, che detesta i muri e sanziona chiunque li costruisca, che guarda alla libera circolazione delle persone e delle merci come al proprio mantra, che dispensa lezioni sui diritti al mondo intero e ogni giorno si bea del proprio essere cosmopolita ed aperta a qualsiasi genere di diversità....

E poi ti ritrovi a passeggiare nei centri cittadini fra barriere di cemento e cavalli di frisia presidiati da militari, come se fossi in un teatro di guerra. Senti l'odore della paura che aleggia nell'aria perfino alle sagre di paese, scopri di essere diventato pure tu un obiettivo sensibile anche se carezzavi l'unica ambizione di farti gli affari tuoi.

Quando prendi un aereo devi fare la radiografia e molto presto ti toccherà una lastra anche quando vai in stazione. E ogni volta che con la coda dell'occhio vedi arrivare un TIR o un furgone ti si alzano le pulsazioni mentre indugi nel pensare "io speriamo che me la cavo".

La sensazione preponderante è quella che, forse, i costruttori dell'Europa no border e multiculti nella creazione del proprio progetto abbiano fatto qualche errore di troppo, magari dimenticando di pensare alle sorti di chi in Europa già ci viveva da parecchi secoli e qualche diritto dovrebbe averlo pure lui.

Probabilmente qualche muro (razzista) al punto giusto nel momento giusto, avrebbe evitato il sorgere di una miriade di muri (politicamente corretti ed esteticamente orribili) nel cuore delle nostre città. Ma questi, si sa, sono pensieri cattivi di cui si può solo vergognarsi.

1 commento:

maurizio_59 ha detto...

"L'Europa multietnica e multiculturale che ha fatto dell'accoglienza una ragione di vita, che detesta i muri e sanziona chiunque li costruisca (…). E poi ti ritrovi a passeggiare nei centri cittadini fra barriere di cemento e cavalli di frisia presidiati da militari, come se fossi in un teatro di guerra. Senti l'odore della paura che aleggia nell'aria perfino alle sagre di paese, scopri di essere diventato pure tu un obiettivo sensibile anche se carezzavi l'unica ambizione di farti gli affari tuoi."

Questo è veramente da incorniciare: appena ho un attimo lo riporto sui siti che sai.

Ciao,

Maurizio