Molti fanno risalire il
primo seme di quella che comunemente chiamiamo globalizzazione o
mondializzazione al 1492, data della scoperta dell'America, quando
l'Occidente iniziò ad imporre le proprie "conquiste" al
resto del mondo. Altri alla conferenza di Berlino e alla spartizione
dell'Africa fra il 1885 ed il 1887. Altri ancora ne posizionano la
nascita intorno agli anni 30 del secolo scorso, quando il Council on
Foreign Relations americano concepì strutture come la Banca Mondiale
ed il Fondo Monetario internazionale che nacquero ufficialmente a
Bretton Woods nel luglio 1944, oppure guardano al maggio 1954 quando
iniziarono le riunioni del gruppo Bilderberg.....
mercoledì 23 dicembre 2015
martedì 22 dicembre 2015
Energia: sarà un futuro più verde?
Marco Cedolin
A prescindere dal fatto che si
appartenga ai cultori della crescita infinita, che guardano ad una
popolazione mondiale proiettata verso gli otto miliardi di individui
entro il 2030, con conseguente raddoppio degli attuali consumi di
energia elettrica, che si faccia parte dei sostenitori della
decrescita, perseguendo un differente modello di sviluppo decisamente
più rispettoso delle esigenze ambientali, o più semplicemente che
non si possieda nessuna idea precisa al riguardo, è impossibile non
auspicare nel prossimo futuro un aumento della produzione energetica
da fonti rinnovabili, a detrimento di quella da combustibili fossili.....
lunedì 9 novembre 2015
Destra e sinistra
Marco Cedolin
La
penosa domenica bolognese rappresenta uno spaccato quanto mai
esaustivo di questo Paese in stato marcescente, con un popolo che ha
ormai perso qualsiasi coordinata attraverso la quale orientarsi e si
aggrappa disperatamente agli steccati di un tempo che fu per tentare
di darsi un tono e giustificare tutto quello che in fondo è
ingiustificabile. L'adunata della "destra" a Bologna e la
becera contestazione degli antagonisti (di che?) di "sinistra"
non sono altro che le due facce della stessa medaglia, costituita dal
nulla cosmico che permea la politica italiana....
mercoledì 28 ottobre 2015
Il progresso è cancerogeno
Marco Cedolin
Se c'è
una cosa che nel nuovo millennio, imbevuto di progresso e sviluppo
come un babà al rum, sta diventando sempre più complessa ed
inarrivabile, questa è l'apirazione di riuscire a mettere insieme il
pranzo con la cena, possibilmente senza svuotare il portafoglio nelle
prime due settimane del mese, senza avvelenarsi e mantenendo in vita
almeno un embrione di quella sottile linea che separa il gustare il
cibo dall'ingurgitarlo semplicemente per mere ragioni di
sopravvivenza.
Del
problema di allestire il desco dal punto di vista economico abbiamo
già dissertato spesse volte su queste pagine, arrivando alla
conclusione che il progresso e lo sviluppo sono ipocalorici e assai
poco funzionali al sostentamento del corpo, prima ancora che
dell'animo.
Sul
problema di non avvelenarsi riteniamo valga la pena di spendere
qualche parola, alla luce della campagna di terrore messa in atto
dall'universo mediatico, dopo che l'OMS ha inserito le carni rosse e
lavorate nel novero delle sostanze cancerogene, alla stessa stregua
del fumo e dell'alcool.....
martedì 6 ottobre 2015
Landini è pronto ad occupare le fabbriche
Marco Cedolin
Non
possono che strappare un sorriso amaro le parole del segretario
generale della Fiom Maurizio Landini, pronunciate nel corso di un'intervista su Rai3, riguardo alle proteste in Francia dei
lavoratori di Air France, durante le quali la sede del gruppo è
stata presa d'assalto dai dipendenti, dopo l'annuncio del taglio di
2900 posti di lavoro.
Lontano
senza dubbio anni luce dai lavoratori francesi (così come
altrettanto lontani lo sono gli italiani), Landini da buon
cerchiobottista condanna l'aggressione ai manager della compagnia
francese, ma si dice pronto ad occupare le fabbriche per difendere il
lavoro, naturalmente pacificamente e democraticamente, come a suo
dire il sindacato da lui rappresentato avrebbe sempre fatto....
venerdì 2 ottobre 2015
Geopolitica del caos
Gianni Dessì
Risulta completamente evidente come
l'amministrazione statunitense si ritrovi nel caos totale,
scoordinata e ormai schiava delle sue stesse (scientificamente
sbugiardate) fandonie mediatiche.
Ogni giorno ciascuno si sveglia e dice
la sua, esternando magari un pensiero antitetico rispetto a quello
del collega, fra ammissioni, accuse reciproche e minacce rivolte
all'esterno.
Farebbe quasi sorridere, se non
nascondessse un ormai cronico pressapochismo politico e una
pericolosa mancanza di controllo, che lascia trasparire i continui
conflitti interni alla stessa amministrazione statunitense....
giovedì 1 ottobre 2015
Come creare il mostro
Marco Cedolin
Questa
volta il compito di creare il mostro e sbatterlo in prima pagina, con
l'evidente scopo di screditare il presidente siriano Bashar al Assad
presso l'opinione pubblica italiana sembra spettare agli articolisti
del Corriere della Sera che sicuramente sono stati ben remunerati per
il servizio reso ai macellai occidentali, che da qualche anno nutrono
l'intenzione di distruggere la Siria, facendole fare la stessa fine dell'Iraq di Saddam Hussein
e della Libia di Gheddafi.
In
un penoso aticolo dossier dal titolo "Così tortura e uccide Assad", per dare concretezza al proprio lavoro e giustificare la
ridicola inchiesta giudiziaria avviata dalla Francia contro il
presidente siriano (dagli articolisti del Corriere etichettato come
dittatore) per "crimini contro l'umanità", materia in cui
i francesi fin dal periodo coloniale dovrebbero essere dei veri
esperti, non trovano di meglio che rifarsi alle dichiarazioni e foto
di un fantomatico "Cesar", presentando costui come il
depositario di una verità assoluta.....
martedì 29 settembre 2015
Quel Maggiolino che farà crollare l'Europa
Marco Cedolin
Ho
viaggiato per almeno 20 anni su una mezza dozzina di modelli
Volkswagen, fino a quando un po' di anni fa dopo avere perso la mia
fonte di reddito ho dovuto accontentarmi di una vecchia Jeep ormai
prossima al suo ventesimo compleanno. Solo per questo, grazie al
fatto di essere caduto in miseria, ho potuto salvarmi dall'onta di
possedere una super macchina inquinante di quelle che hanno
contribuito a far morire nel mondo solo l'anno scorso 8 milioni di
persone, per avere respirato aria malsana. Naturalmente non solo dai
tubi di scappamento delle auto Volswagen, ma anche da quello delle
BMW, delle Fiat, delle Mazda, delle Toyota, delle Chrysler, delle
Ford, delle Renault, delle Daewoo, delle Ferrari, delle Peugeot e di
molte altre. Naturalmente non solamente dai tubi di scappamento delle
automobili, delle moto, dei furgoni, dei TIR e degli autobus, ma
anche dai camini degli inceneritori di rifiuti, delle acciaierie, dei
cementifici, delle centrali a carbone e di qualsiasi processo
industriale inquinante contribuisca al mito della crescita e dello
sviluppo.....
venerdì 25 settembre 2015
Vivere alternativo
Marco Cedolin
Che si tratti di una comunità di “ardimentosi equilibristi” che hanno scelto di vivere in case sospese fra gli alberi, come accade in Piemonte ed in molti paesi del nord Europa, oppure di semplici ecovillaggi all’interno dei quali sperimentare un’esperienza comunitaria a contatto con la natura, l’ambizione d’intraprendere un percorso di vita alternativo sembra contagiare un sempre maggior numero di persone.
Da un lato la recessione economica e la conseguente progressiva incapacità di costruire un reddito necessario al sostentamento proprio e della famiglia, dall’altro le condizioni sempre più disumane in cui versano le grandi città, soffocate dall’inquinamento e dalla delinquenza, con un tessuto sociale profondamente marcescente, non possono che indurre alla ricerca di un’alternativa alla canonica dimensione di vita cittadina.....
Che si tratti di una comunità di “ardimentosi equilibristi” che hanno scelto di vivere in case sospese fra gli alberi, come accade in Piemonte ed in molti paesi del nord Europa, oppure di semplici ecovillaggi all’interno dei quali sperimentare un’esperienza comunitaria a contatto con la natura, l’ambizione d’intraprendere un percorso di vita alternativo sembra contagiare un sempre maggior numero di persone.
Da un lato la recessione economica e la conseguente progressiva incapacità di costruire un reddito necessario al sostentamento proprio e della famiglia, dall’altro le condizioni sempre più disumane in cui versano le grandi città, soffocate dall’inquinamento e dalla delinquenza, con un tessuto sociale profondamente marcescente, non possono che indurre alla ricerca di un’alternativa alla canonica dimensione di vita cittadina.....
domenica 20 settembre 2015
Iper globalizzati e senza futuro
Marco Cedolin
Strano progresso quello intervenuto durante gli ultimi decenni, vissuti nell’illusione di essere diventati “cittadini del mondo”, mentre in realtà abbandonavamo ogni connotazione umana, per trasformarci prima in risorse e capitale e poi in esuberi, da smaltire in qualche maniera, possibilmente senza fare troppo rumore. Strano progresso quello arrivato melodioso attraverso le voci melliflue dei cantastorie, impegnati ad incensare le virtù taumaturgiche del libero commercio e della grande finanza, mentre “l’uomo comune” iniziava a morire, deprivato della propria identità e di ogni prospettiva di futuro.....
Strano progresso quello intervenuto durante gli ultimi decenni, vissuti nell’illusione di essere diventati “cittadini del mondo”, mentre in realtà abbandonavamo ogni connotazione umana, per trasformarci prima in risorse e capitale e poi in esuberi, da smaltire in qualche maniera, possibilmente senza fare troppo rumore. Strano progresso quello arrivato melodioso attraverso le voci melliflue dei cantastorie, impegnati ad incensare le virtù taumaturgiche del libero commercio e della grande finanza, mentre “l’uomo comune” iniziava a morire, deprivato della propria identità e di ogni prospettiva di futuro.....
giovedì 17 settembre 2015
C'è gas e gas
Marco Cedolin
Leggendo
le parole del quotidiano La Stampa di Torino (e in verità anche di
tutti gli altri) riguardo a quanto sta accadendo al confine con
l'Ungheria, si percepisce la profonda indignazione degli articolisti
nei confronti delle forze dell'ordine ungheresi che di fronte alle
cariche dei migranti che tentavano di sfondare le barriere in filo
spinato, hanno sparato gas lacrimogeni ed usato gli idranti per
respingere l'attacco. Risultato degli scontri, sempre stando alle
parole dei giornalisti italiani, il ferimento di 300 migranti ed
anche una ventina di poliziotti. Dure condanne per quanto accaduto,
non solo da parte dei media nostrani, ma anche dall'ONU e dalla UE
che si sono detti scioccati per l'uso di una violenza
inaccettabile.....
martedì 15 settembre 2015
Del razzismo 2.0
Gianni Dessì
Ho sempre pensato che uno dei mali
peggiori delle società moderne sia l'indifferenza. Ne parlò anche
il Papa e mi sentii profondamente d'accordo con le sue parole, pur
non essendo cattolico e per quanto strumentalmente interpretate dai
media e oggettivamente interpretabili in tante diverse maniere.
L'indifferenza verso chi sta peggio di noi, come frutto avvelenato
dell'individualismo e dell'egoismo, di quello strisciante darwinismo
sociale tipico delle società capitalistiche. Eppure, ancor peggiore,
e' l'indifferenza aggravata dal razzismo. Quell'essere indifferenti
all'altro in virtù del suo colore della pelle, della sua religione,
provenienza geografica o cultura.....
domenica 13 settembre 2015
Il paese dell'incontrario
Marco Cedolin
Ascoltando
la cacofonia schizofrenica dell'universo massmediatico in queste
ultime settimane, continua a ronzarmi nella testa il gingle di uno
sciocco carosello degli anni 70 "Il paese dell'incontrario, dove
sia non si sa, io lo so ma non lo dico", dal momento che proprio
in un "paese dell'incontrario", assai meno idilliaco di
quello della pubblicità di 40 anni fa, ho la sensazione di
ritrovarmi a vivere in questo mio presente ricco di tinte fosche e
scampoli di realtà dai toni drammatici....
lunedì 27 luglio 2015
E se a comandare fossero le donne?
Marco Cedolin
Sembra
un'opinione comune abbastanza diffusa, quella che se fossero le donne
a detenere i posti di potere, attualmente occupati in larga parte
dagli uomini, ci ritroveremmo in una società migliore, dove la
violenza e le guerre diminuirebbero radicalmente, mentre verrebbero
recuperate equità e giustizia sociale.
Impossibile
non domandarsi se questa opinione corrisponda alla verità e se
davvero le donne al potere possano essere garanzia di un "mondo
migliore".....
venerdì 24 luglio 2015
Non siamo in troppi ma troppo devastanti
Marco Cedolin
Secondo le ultime stime
diffuse, la popolazione mondiale che attualmente ammonta a circa 7
miliardi di persone, a fronte di un incremento del 133% dal 1960 ad
oggi, dovrebbe raggiungere i 9 miliardi entro il 2050 e gli 11
miliardi entro il 2100.
Come conseguenza di queste
previsioni sta nuovamente prendendo piede l'allarme concernente la
sovrappopolazione del pianeta, soprattutto alla luce del fatto che
circa un settimo dell'attuale popolazione mondiale versa in
condizione d'indigenza e lo stato di salute della biosfera continua a
peggiorare in maniera esponenziale.....
domenica 3 maggio 2015
Il perbenismo è una brutta malattia
Marco Cedolin
Voglio
premettere, a scanso di ogni equivoco, come non ritenga il bruciare
una sede dell'Unicredit, una decina di auto (probabilmente di
cittadini) e una quantità imprecisata di cassonetti, risolutivo di
qualche cosa, né tanto meno utile per contrastare la classe
dirigente che sta facendo scempio di questo paese. Così come non lo
è sicuramente spaccare le vetrine dei negozi, imbrattare i muri di
scritte o insozzare il centro di una città. Si tratta senza dubbio
di azioni in sé poco edificanti, fondalmentalmente prive di
qualsiasi utilità.....
venerdì 1 maggio 2015
Exporcata
Marco Cedolin
Alla
fine, dopo tanto attendere (e tante inchieste) è arrivata la
giornata dell'inaugurazione dell'Expo di Milano 2015, proprio in
concomitanza con la festa dei lavoratori, buona parte dei quali in
Italia il lavoro lo hanno perso, facendo si che sarebbe più
intelligente chiamarla festa della disoccupazione, anche se gli
opinionisti riterrebbero il termine poco edificante ancorché intriso
di mero pessimismo.
Pur non
essendoci in verità nulla da festeggiare, oggi si è invece ritenuto
giusto fare festa come mai prima, forse basandosi sull'assioma che
sorridere allunghi la vita o più semplicemente nella speranza che la
gente distratta dal baccanale autocelebrativo si scordi della propria
situazione contingente e dell'infinita lista di porcate portate
avanti dal terzo governo consecutivo non eletto da nessuno....
lunedì 16 marzo 2015
Politica e grandi poteri
Marco Cedolin
L'arresto di Ercole Incalza, avvenuto stamattina su richiesta della procura di Firenze, per illeciti collegati all'alta velocità ferroviaria e più in generale alle grandi opere, induce a fare una piccola riflessione, non solamente sul personaggio in questione, ma anche (e soprattutto) su un sistema politico/mafioso dove i farabutti vengono sistematicamente premiati con incarichi di potere......
L'arresto di Ercole Incalza, avvenuto stamattina su richiesta della procura di Firenze, per illeciti collegati all'alta velocità ferroviaria e più in generale alle grandi opere, induce a fare una piccola riflessione, non solamente sul personaggio in questione, ma anche (e soprattutto) su un sistema politico/mafioso dove i farabutti vengono sistematicamente premiati con incarichi di potere......
mercoledì 4 febbraio 2015
Le case farmaceutiche richiamano l'Italia.
Marco Cedolin
Come
possiamo leggere in un articolo di Repubblica di questa mattina,
l'Organizzazione Mondiale della Sanità, avrebbe richiamato l'Italia,
alla luce di un netto calo delle vaccinazioni obbligatorie per i
bambini, che avrebbero raggiunto il livello più basso degli ultimi 10
anni.
In
tutta evidenza una brutta gatta da pelare per il ministro della
Salute Beatrice Lorenzin che in un prossimo incontro a marzo, richiesto
proprio dall'OMS, sarà tenuta a rendere conto al padrone di questo pesimo sgarbo che gli italiani stanno facendo alle multinazionali del
farmaco.....
martedì 27 gennaio 2015
150 anni di galera!
Marco Cedolin
150
anni di galera, nei confronti di 47 dei 53 NO TAV imputati nel
maxiprocesso che si è concluso oggi a Torino nell'aula bunker del
carcere delle Vallette, quella costruita ad hoc per i processi del
terrorismo anni 70/80. 150 anni di galera, che in media fanno oltre
tre anni a testa, per gli scontri avvenuti a Chiomonte il 27 giugno
2011, in occasione dell'assalto portato da migliaia di uomini delle
forze dell'ordine, al presidio NO TAV in località Maddalena e per
quelli avvenuti il 3 luglio dello stesso anno durante la manifestazione che tentava di "riprendere" i terreni che
sarebbero divenuti sede del cantiere per lo scavo del tunnel
geognostico.....
lunedì 26 gennaio 2015
Siamo tutti Tsi qualcosa
Marco Cedolin
L'unica
ragione plausibile che possa spiegare l'entusiasmo incontenibile con
il quale gli italiani hanno accolto la vittoria elettorale di Alexis
Tsipras (una specie di nichi Vendola greco, ma senza orecchino) è il
gravissimo stato di astinenza da voto in cui versa il nostro
disgraziato paese. Dopo avere avuto in successione ben tre governi
non eletti da nessuno, partendo da Monti, per arrivare a Mr. Bean
Renzi, attraverso l'interregno di Enrico Letta, è comprensibile che
ci si accalori (magari oltremisura) per qualcuno che viene eletto
altrove, dal momento che l'idea di un governo che esca da elezioni,
rappresenta ormai per noi un mito inarrivabile....
martedì 20 gennaio 2015
Fornerendum
Marco Cedolin
Diciamocelo
in tutta franchezza, quanti di noi credevano seriamente che i
camerieri posti a dirigere la colonia Italia, per conto delle grandi
banche internazionali, della cricca Usraeliana e di un'altra dozzina
di entità sovranazionali, avrebbero permesso la cancellazione della
riforma Fornero, una delle pietre miliari su cui si regge l'intero
progetto UE di riduzione in schiavitù di chi in Italia ci vive?
Spero
pochi, magari molto giovani e ancora refrattari alla disillusione,
oppure scarsamente informati sulle dinamiche attraverso le quali il
potere protegge e preserva sè stesso ad ogni costo.....
lunedì 12 gennaio 2015
Liberté, ma solo pour parler
Marco Cedolin
La
strage avvenuta a Parigi, dove una presunta cellula terroristica di
Al Quaeda ha ucciso 12 persone all'interno della redazione del
giornale satirico Charlie Hebdo, e tutta la grancassa mediatica che
ha fatto da corollario al massacro, alla caccia all'uomo in stile
hollywoodiano, alle sparatorie, agli ostaggi, all'indignazione
popolare, sembrano ricalcare la trama di un b - movie raffazzonato e
scarsamente credibile. Senza dubbio si potrebbero scrivere pagine e
pagine analizzando le incongruenze che trapelano dalla ricostruzione
ufficiale della vicenda, tentando di comprendere la reale natura dei
mandanti dell'attentato, sforzandosi di cogliere il cui prodest che
alligna alla base dell'intera vicenda.....
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