Questa
volta il compito di creare il mostro e sbatterlo in prima pagina, con
l'evidente scopo di screditare il presidente siriano Bashar al Assad
presso l'opinione pubblica italiana sembra spettare agli articolisti
del Corriere della Sera che sicuramente sono stati ben remunerati per
il servizio reso ai macellai occidentali, che da qualche anno nutrono
l'intenzione di distruggere la Siria, facendole fare la stessa fine dell'Iraq di Saddam Hussein
e della Libia di Gheddafi.
In
un penoso aticolo dossier dal titolo "Così tortura e uccide Assad", per dare concretezza al proprio lavoro e giustificare la
ridicola inchiesta giudiziaria avviata dalla Francia contro il
presidente siriano (dagli articolisti del Corriere etichettato come
dittatore) per "crimini contro l'umanità", materia in cui
i francesi fin dal periodo coloniale dovrebbero essere dei veri
esperti, non trovano di meglio che rifarsi alle dichiarazioni e foto
di un fantomatico "Cesar", presentando costui come il
depositario di una verità assoluta.....
Il
Cesar in questione, secondo la fervida fantasia che da sempre colora
la mitologia occidentale, sarebbe stato per anni un fotografo
militare dell'esercito siriano, deputato a fotografare e catalogare
le persone torturate ed uccise nelle carceri per ordine del governo
di Assad, che il Corriere definisce "regime", dal momento
che non è stato votato dal popolo come invece quello di Matteo Renzi.
Codesto
Cesar dunque, personaggio a metà fra un eroe dei fumetti ed un
agente segreto stile 007, avrebbe fotografato negli anni 11mila
persone torturate e uccise nelle carceri siriane, producendo 45mila
scatti, prima di abbandonare la divisa e fuggire in Occidente, dove
ha deciso di scrivere un libro che uscirà il prossimo 7 ottobre ed è
servito proprio alla Francia per dare il via al procedimento
giudiziario.
Dopo
le bufale dei cimiteri spacciati per fosse comuni in Libia, i
terroristi finanziati dall'Occidente "cantati" come eroici
ribelli e le armi chimiche millantate nella stessa Siria, l'Occidente
crea dunque un personaggio di fantasia nuovo. Il disertore dal volto
umano, un poco fotografo ed un poco spia, ma soprattutto anima
gentile, distrutta dagli orrori che è costretta a documentare, fino
al punto di non dormire più la notte e rischiare la propria vita per
fuggire in Occidente dai "buoni", portando con sè le prove
di tutti i misfatti del "cattivone" Assad.
Sicuramente
il bestiario occidentale non brilla affatto per diritti, democrazia e
rispetto dei propri cittadini, ma in quanto a fervida fantasia e
gusto della fiction risulta davvero imbattibile. Se dopo libro
dell'eroe Cesar uscisse anche una soap opera, magari titolata "Prison
Assad" non dovremmo stupirci più di tanto, leggendone la
recensione sulle pagine del Corriere che sicuramente si sarà meritato
l'onore di averne l'anteprima.
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