Non era
mai accaduto dalla fine della guerra fredda, che alla campagna
elettorale per il voto all'interno di uno stato sovrano,
partecipassero con tanta enfasi tutti i grandi poteri che gestiscono
la politica e la finanza globale. Dai leader dei paesi europei ai vertici della BCE e del FMI, passando attraverso le grancasse dei
media di tutta Europa.
La
nuova tornata elettorale, che a distanza di un solo mese dalla
precedente ha riportato quasi 10 milioni di greci alle urne, dal
momento che l'esito della votazione di maggio non aveva consentito la
formazione di un governo che avallasse i diktat della BCE, è stata
dipinta nell'immaginario collettivo come una sorta di referendum
sull'euro, dal cui esito sarebbe dipeso il futuro della sciagurata
moneta che ci accompagna da ormai dieci anni.
Capi di
stato (con in testa Angela Merkel), mestieranti politici, banchieri,
economisti d'accatto, giornalisti mainstream ed esperti da cortile di
ogni risma e colore si sono prodigati senza sosta, nell'appellarsi al
senso di responsabilità del popolo greco, affinchè si recasse in
massa a votare il sostegno alla UE, all'euro e al piano di austerità
che di tale sudditanza é parte integrante.....
Per
l'occasione sono state messe in campo pressioni di ogni genere,
nell'ambito di un vero e proprio terrorismo psicologico che paventava
le peggiori sciagure e un futuro di miseria infinita (perfino
peggiore di quella attuale) nel caso i cittadini greci avessero
scelto una formazione politica non allineata alle direttive dei
grandi poteri finanziari.
Il
tutto a creare un'atmosfera surreale, all'insegna della menzogna, del
ricatto e dell'intimidazione, all'interno della quale il popolo
greco, stremato da una crisi che morde le caviglie, veniva chiamato a
scegliere ciò che già altri avevano reputato fosse meglio per "il
suo bene" e soprattutto per quello di un sistema
economico/finanziario ormai moribondo, ma fermamente intenzionato a
sopravvivere a sè stesso, finché resterà una stilla di sangue da
suggere dalle vene degli esangui cittadini.
Non a
caso proprio una TV belga, quando ancora mancavano alcune ore alla
chiusura dei seggi ad Atene, é stata la prima a diffondere i dati
estrapolati da fantomatici exit poll, che vedevano in vantaggio il
partito di centrodestra sodale con le direttive europee. Senza dubbio
un fulgido esempio di democrazia, quello di diffondere dati
sull'orientamento del voto ad urne ancora perte, in tutto e per tutto
in linea con la connotazione tragicomica che si é inteso dare a
questa ripetizione di tornata elettorale.
Dopo
l'anticipazione fornita da Bruxelles, anche i primi dati che arrivano
da Atene sembrano confermare a grandi linee l'indicazione
precedentemente tratteggiata.
Il
centrodestra di Nuova Democrazia, in testa sia pur di misura con
circa il 30% dei voti, insieme ai socialisti del Pasok (terzo partito
in flessione con circa il 12%), grazie al cospicuo premio di
maggiornaza esistente in Grecia, avrà con tutta probabilità la
maggioranza di seggi necessaria per costituire un governo nel segno
del'euro, che sia diretta emanazione della BCE.
La
sinistra del "ma anche" rappresentata da Syriza aumenta i
consensi sfiorando il 30% ma sembra ritrovarsi fuori dai giochi.
L'estrema destra di Alba Dorata conferma l'ottimo risultato della
scorsa tornata e con circa il 7% entra in parlamento, insieme agli
indipendentisti, alla sinistra moderata ed ai comunisti del KKE,
tutti quanti in forte flessione.
Christine
Lagarde ed Angela Merkel possono tirare un sospiro di sollievo e
volare in Messico al G20 insieme a Mario Draghi. L'euro è salvo, in
Grecia non si dovrà tornare a votare di nuovo fra un paio di mesi e
in una maniera o nell'altra l'hanno sfangata anche questa volta. Nuova od usata che
grande cosa la democrazia.
2 commenti:
e pensare che il termine chilometri zero, per la democrazia, proprio in Grecia potrebbe avere una sua connotazione
Così la Merkel è potuta anche andare a godersi bella placida la sua partitina dei quarti di finale contro, ironia della sorte, la Grecia ( 4-2 per la cronaca e non è difficile immaginare a favore di chi, CVD...) Ammetto che io un po' avevo pure sperato nella rivincita simbolica ellenica, ma cosa pretendo.. A quanto pare quest'Europa s'ha da fare...
Posta un commento