lunedì 29 novembre 2004

Le strenne di Natale

Marco Cedolin

Piove, le giornate si sono fatte corte ed uggiose, l'aria è più fresca, il cielo cenericcio sembra sbiadire contro i muri ingrigiti di città, dentro l'umore bigiognolo delle persone che incrociamo per la strada, che poi è anche il nostro e non potrebbe essere altrimenti.
L'Istat stamani ci ha resi edotti del fatto che a novembre l'inflazione sarebbe rimasta stabile, confermando il dato tendenziale del 2% su base annua, il più basso, viene sottolineato dal 1999.
E' difficile però gioire di questo dato, empirico, poco commestibile ed oltretutto difficile da masticare.

Anche il nostro potere d'acquisto risulta il più basso e continua a rimanere tale anche se si risale la corrente a ritroso per parecchi decenni prima del 1999.
Così come risulteranno sempre più ridimensionate le strenne di Natale, le nostre poche sicurezze economiche, la capacità di far fronte al mutuo della casa, alle bollette, a quei "consumi" riguardo ai quali dissertano in maniera forbita gli analisti economici.
Il governo Berlusconi finalmente diminuirà le tasse e per avere la certezza che una simile roboante decisione avesse sui media lo spazio che meritava, ha creduto bene di portare avanti per oltre un mese una querelle infinita sull'argomento.

I valvassori del feudo della libertà si sono scagliati a più riprese con genuina belluinità contro il cavaliere, accusandolo gli uni di volere togliere ai poveri per dare ai ricchi, gli altri di volere togliere ai ricchi per dare ai poveri, tutti comunque imputandogli di voler togliere e dare; operazioni che in realtà il Silvio non potrebbe mai compiere a meno di aprire la cassa delle proprie aziende di famiglia.
I conti pubblici dello stato versano in condizioni pietose e se mai ci saranno sull'Irpef dei ritocchi al ribasso essi saranno giocoforza compensati dal rialzo di altre tasse ed imposte fra la miriade di quelle esistenti ed in stato di continua proliferazione.
Ma tutto ciò riveste poca importanza, l'essenziale è che i media abbiano confermato che le tasse scenderanno ed alla favolistica narrazione sia stato dato il massimo dello spazio possibile. Nella cacofonia sensoriale priva di punti di riferimento che compone i nostri giorni, spesse volte bastano i titoloni sui giornali per animare di fittizia vita una realtà che non è mai esistita nè mai esisterà.

Dopo le "taglie" dei cani ritenuti pericolosi in virtù del loro peso corporeo, inventate oltre un anno fa dal ministro Sirchia, lui si veramente molto pericoloso, ne nascono altre da appuntare sulla testa dei criminali che si macchino dell'omicidio di un rappresentante del popolo padano.
Una nuova interpretazione del codice penale che tenga conto in primo luogo della stirpe di appartenenza della vittima, al fine di graduare la gravità del delitto stesso.
-Vivi o morti- hanno urlato gli amici del bracalone Calderoli, forse un pò troppo ebbri divino ed ormai persi in un barbarismo senza ritorno. -Sono cose da Far west- hanno mormorato gli altri dimostrando incredibilmente di riuscire perfino a prenderli sul serio. Cosicché sicuramente morti ne sono usciti il senso della realtà e quello della decenza e non sapendo quale sia la loro stirpe di appartenenza sarà anche impossibile graduare la pena da commutare agli imbecilli che li hanno ammazzati perdendo l'ennesima occasione per stare zitti.

Domani comunque si risolverà tutto con lo sciopero generale, smetterà probabilmente anche di piovere, ma nel caso i goccioloni continuino a cadere, a bagnarsi saranno sempre solo i lavoratori che sfileranno nei cortei per cercare di cambiare qualcosa, legittimando inconsapevolmente con la loro presenza quelle stesse organizzazioni sindacali che si spendono affinché in Italia non cambi mai assolutamente nulla.
Anche le notti si sono fatte fredde, quando ci capita di passeggiare sotto la pioggia, con il bavero del giaccone rialzato e lo sguardo che si perde dentro alle pozzanghere, dove le immagini si rifrangono distorte a comporre un insieme vago ed indistinto ed avvertiamo che ci sta sfuggendo qualcosa d'importante, qualcosa che prescinde dal valore tendenziale dell'inflazione su base annua, qualcosa…

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