Marco Cedolin
Intervista a Marco Pizzuti
È opinione comune che l’avvento del 5G rappresenti la pietra miliare sulla strada di una rivoluzione epocale in ambito tecnologico,
in grado di cambiare in profondità le nostre vite, abbracciando
svariati campi, dalla domotica all’industria 4.0, dall’intrattenimento
all’ambito medico e diagnostico, dal nuovo “internet delle cose” alla
sfera militare.
L’introduzione di questa nuova tecnologia non sta creando solamente aspettative, ma anche tutta una serie di timori e contestazioni, che spaziano dalla pericolosità per la salute
dei cittadini e dell’ambiente all’ingerenza nella privacy della
persona, fino all’ipotesi tutt’altro che peregrina che in campo
occupazionale il 5G segni l’inesorabile sostituzione dell’uomo con la
macchina.
Un ventaglio di questioni che Marco Pizzuti ha
approfondito in “Dossier 5 g – Inchiesta non autorizzata sulla
rivoluzione tecnologica destinata a cambiare la nostra esistenza”, un
libro pubblicato da Mondadori, che prova a restituire a chi legge
un’indagine il più oggettiva possibile....
Il
futuro sarà sicuramente a 5G o gli ostacoli, tanto di stampo politico
quanto di natura sanitaria ed etica possono ancora precludere il passo
alla diffusione su scala globale di questa nuova tecnologia?
Sono certo che qualsiasi critica o preoccupazione nei confronti
del 5G, verrà bollata come fake news antiscientifica. Al di là di quale
sia la verità, non vedremo mai un confronto alla pari tra scienziati
favorevoli e contrari. Sui grandi canali d’informazione potremo
ascoltare solo la “campana” dell’industria e lo scopo di questo saggio è
proprio quello di colmare questo black out informativo.
Quindi cosa dobbiamo aspettarci?
Con il 5G qualsiasi oggetto potrà dialogare con tutti gli altri
device “5G ready” in maniera completamente autonoma dall’uomo. Non c’è
praticamente alcun limite alla sua applicazione perché anche una scarpa,
un pannolino o una porta blindata della nostra casa, potranno diventare
smart e segnalare rispettivamente lo stato di ’usura del tacco, la
necessità di una sostituzione e consentire la consegna di un pacco. La
filiera della produzione industriale e dei servizi potrà essere quasi
completamente digitalizzata, robotizzata e automatizzata. I medici
potranno effettuare diagnosi accurate in alta risoluzione e interventi
chirurgici a distanza senza alcuna latenza che potrebbe mettere a
rischio la vita dei pazienti. Treni, metropolitane, camion, automobili,
taxi, navi e ogni altro mezzo di trasporto potrà funzionare senza
conducente. Le città verranno dotate di telecamere e droni con riconoscimento facciale
ad alta risoluzione che dovranno funzionare da deterrente contro la
criminalità. In estrema sintesi, ogni ambito della vita dell’uomo subirà
un radicale cambiamento.
Secondo te quali sono i veri pericoli connaturati nell’avvento del 5G?
Al di là delle rassicurazioni che provengono dal mondo
dell’industria secondo cui le macchine affiancheranno solo l’uomo senza
sostituirlo, con il 5G in realtà è in arrivo il colpo di grazia ai
lavori tradizionali e nel giro di pochi anni bisognerà ripensare la base
del funzionamento dei sistemi economici per non creare dei disastri
sociali. Oltre a dover risolvere questi problemi, dovremo anche
convivere con un capitalismo della sorveglianza sempre più aggressivo.
Ogni nostra attività sarà archiviata nei database informatici e le
nostre informazioni potranno essere utilizzate dalle multinazionali e
dai governi per predire e orientare ogni nostro comportamento. Perfino i
rapporti commerciali tradizionali verranno sostituiti dagli smart
contract con elettrodomestici e ogni altro tipo di prodotto o servizio
collegato al 5G: alla prima rata non pagata, il nostro frigorifero,
asciugacapelli o automobile, potrebbe essere disattivato da remoto in
tempo reale. Dal punto di vista militare, si tratta di uno strumento
indispensabile e di vitale importanza per le smart-weapon e il controllo
di milioni di droni con la massima efficienza. Rimanere senza il 5G
significherebbe, non disporre di una difesa militare adeguata alla
potenziale minaccia costituita dalle altre grandi potenze.
In Italia 200 comuni hanno detto no al 5G. Quanto sono legittimi i timori nei confronti della salute?
Duecento scienziati di tutto il mondo hanno chiesto la
sospensione immediata del 5G almeno fino a quando non ci saranno
sufficienti studi sulla sicurezza per la salute. Nel saggio ho raccolto
le ricerche scientifiche su cui si basano queste contestazioni che
sembrano dimostrare il rischio di gravi effetti per l’uomo e l’intero
ecosistema. L’ingegnere aerospaziale Neil Kostoff, autore di oltre 200
ricerche “peer review” (standard della massima autorevolezza), ha
pubblicato una relazione di più di 1000 pagine sul 5G dal titolo molto
eloquente: “Il più grande esperimento medico non etico della storia”.
Tra i rischi più gravi elencati dagli scienziati si possono citare i
seguenti: danni ad occhi e pelle, patologie del sangue e del sistema
nervoso, sterilità, anomalie nell’espressione genica, cancro e danni
anche al DNA. Ciò premesso, devo sottolineare il fatto che anche se gli
scienziati più critici e preoccupati dovessero avere perfettamente
ragione, non assisteremo a nessuna strage immediata di cittadini come
sostenuto dalle fake news in circolazione sul web perché le conseguenze
mediche si potranno vedere solo sul medio e lungo termine. Proprio per
queste ragioni, sarà molto difficile riuscire a dimostrare il rapporto di causa-effetto tra radiofrequenze e sviluppo patologie, quindi l’industria non incontrerà molti ostacoli.
Intanto già si parla di 6G e perfino 7G con scenari alla “Black Mirror”!
L’introduzione del 5G è solo un ponte verso tecnologie molto
più potenti e già in lavorazione, le cui applicazioni, finora, erano
state viste solo nei film di fantascienza. Tra dieci anni infatti, è già
previsto il passaggio al 6G che farà apparire gli smartphone come dei
reperti archeologici. Secondo le previsioni dei tecnici che ci stanno
lavorando infatti, il loro posto verrà preso dalla cosiddetta “ombra
digitale”, ovvero dal collegamento permanente con un assistente virtuale
che ci seguirà come un’ombra e che sarà in grado di svolgere qualsiasi
cosa gli venga richiesta, telefonate, raccolta informazioni ecc.. Il
collegamento potrebbe avvenire attraverso un piccolo device elettronico
esterno o addirittura mediante impianto sottocutaneo, una tecnologia che
sta avendo un rapido sviluppo proprio in questi ultimi anni.
Fonte:Dolcevita online
1 commento:
Cosi' come e' paradossale il termine "sovranista" , lo e' il termine "Umanista" .
L'Uomo , da discriminare dall'ominide o ominino , essendo capace di opinioni , visione , sentimenti , si difende .
Siamo ad un bivio ? Quanti avranno la forza di secedere dai passivi e dagli sfruttatori ?
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