lunedì 15 giugno 2020

Tutta la verità sul 5G: risorsa o pericolo?

Marco Cedolin
Intervista a Marco Pizzuti

È opinione comune che l’avvento del 5G rappresenti la pietra miliare sulla strada di una rivoluzione epocale in ambito tecnologico, in grado di cambiare in profondità le nostre vite, abbracciando svariati campi, dalla domotica all’industria 4.0, dall’intrattenimento all’ambito medico e diagnostico, dal nuovo “internet delle cose” alla sfera militare.
L’introduzione di questa nuova tecnologia non sta creando solamente aspettative, ma anche tutta una serie di timori e contestazioni, che spaziano dalla pericolosità per la salute dei cittadini e dell’ambiente all’ingerenza nella privacy della persona, fino all’ipotesi tutt’altro che peregrina che in campo occupazionale il 5G segni l’inesorabile sostituzione dell’uomo con la macchina.
Un ventaglio di questioni che Marco Pizzuti ha approfondito in “Dossier 5 g – Inchiesta non autorizzata sulla rivoluzione tecnologica destinata a cambiare la nostra esistenza”, un libro pubblicato da Mondadori, che prova a restituire a chi legge un’indagine il più oggettiva possibile....


Il futuro sarà sicuramente a 5G o gli ostacoli, tanto di stampo politico quanto di natura sanitaria ed etica possono ancora precludere il passo alla diffusione su scala globale di questa nuova tecnologia?
Sono certo che qualsiasi critica o preoccupazione nei confronti del 5G, verrà bollata come fake news antiscientifica. Al di là di quale sia la verità, non vedremo mai un confronto alla pari tra scienziati favorevoli e contrari. Sui grandi canali d’informazione potremo ascoltare solo la “campana” dell’industria e lo scopo di questo saggio è proprio quello di colmare questo black out informativo.

Quindi cosa dobbiamo aspettarci?
Con il 5G qualsiasi oggetto potrà dialogare con tutti gli altri device “5G ready” in maniera completamente autonoma dall’uomo. Non c’è praticamente alcun limite alla sua applicazione perché anche una scarpa, un pannolino o una porta blindata della nostra casa, potranno diventare smart e segnalare rispettivamente lo stato di ’usura del tacco, la necessità di una sostituzione e consentire la consegna di un pacco. La filiera della produzione industriale e dei servizi potrà essere quasi completamente digitalizzata, robotizzata e automatizzata. I medici potranno effettuare diagnosi accurate in alta risoluzione e interventi chirurgici a distanza senza alcuna latenza che potrebbe mettere a rischio la vita dei pazienti. Treni, metropolitane, camion, automobili, taxi, navi e ogni altro mezzo di trasporto potrà funzionare senza conducente. Le città verranno dotate di telecamere e droni con riconoscimento facciale ad alta risoluzione che dovranno funzionare da deterrente contro la criminalità. In estrema sintesi, ogni ambito della vita dell’uomo subirà un radicale cambiamento.

Secondo te quali sono i veri pericoli connaturati nell’avvento del 5G?
Al di là delle rassicurazioni che provengono dal mondo dell’industria secondo cui le macchine affiancheranno solo l’uomo senza sostituirlo, con il 5G in realtà è in arrivo il colpo di grazia ai lavori tradizionali e nel giro di pochi anni bisognerà ripensare la base del funzionamento dei sistemi economici per non creare dei disastri sociali. Oltre a dover risolvere questi problemi, dovremo anche convivere con un capitalismo della sorveglianza sempre più aggressivo. Ogni nostra attività sarà archiviata nei database informatici e le nostre informazioni potranno essere utilizzate dalle multinazionali e dai governi per predire e orientare ogni nostro comportamento. Perfino i rapporti commerciali tradizionali verranno sostituiti dagli smart contract con elettrodomestici e ogni altro tipo di prodotto o servizio collegato al 5G: alla prima rata non pagata, il nostro frigorifero, asciugacapelli o automobile, potrebbe essere disattivato da remoto in tempo reale. Dal punto di vista militare, si tratta di uno strumento indispensabile e di vitale importanza per le smart-weapon e il controllo di milioni di droni con la massima efficienza. Rimanere senza il 5G significherebbe, non disporre di una difesa militare adeguata alla potenziale minaccia costituita dalle altre grandi potenze.

In Italia 200 comuni hanno detto no al 5G. Quanto sono legittimi i timori nei confronti della salute?
Duecento scienziati di tutto il mondo hanno chiesto la sospensione immediata del 5G almeno fino a quando non ci saranno sufficienti studi sulla sicurezza per la salute. Nel saggio ho raccolto le ricerche scientifiche su cui si basano queste contestazioni che sembrano dimostrare il rischio di gravi effetti per l’uomo e l’intero ecosistema. L’ingegnere aerospaziale Neil Kostoff, autore di oltre 200 ricerche “peer review” (standard della massima autorevolezza), ha pubblicato una relazione di più di 1000 pagine sul 5G dal titolo molto eloquente: “Il più grande esperimento medico non etico della storia”. Tra i rischi più gravi elencati dagli scienziati si possono citare i seguenti: danni ad occhi e pelle, patologie del sangue e del sistema nervoso, sterilità, anomalie nell’espressione genica, cancro e danni anche al DNA. Ciò premesso, devo sottolineare il fatto che anche se gli scienziati più critici e preoccupati dovessero avere perfettamente ragione, non assisteremo a nessuna strage immediata di cittadini come sostenuto dalle fake news in circolazione sul web perché le conseguenze mediche si potranno vedere solo sul medio e lungo termine. Proprio per queste ragioni, sarà molto difficile riuscire a dimostrare il rapporto di causa-effetto tra radiofrequenze e sviluppo patologie, quindi l’industria non incontrerà molti ostacoli.

Intanto già si parla di 6G e perfino 7G con scenari alla “Black Mirror”!
L’introduzione del 5G è solo un ponte verso tecnologie molto più potenti e già in lavorazione, le cui applicazioni, finora, erano state viste solo nei film di fantascienza. Tra dieci anni infatti, è già previsto il passaggio al 6G che farà apparire gli smartphone come dei reperti archeologici. Secondo le previsioni dei tecnici che ci stanno lavorando infatti, il loro posto verrà preso dalla cosiddetta “ombra digitale”, ovvero dal collegamento permanente con un assistente virtuale che ci seguirà come un’ombra e che sarà in grado di svolgere qualsiasi cosa gli venga richiesta, telefonate, raccolta informazioni ecc.. Il collegamento potrebbe avvenire attraverso un piccolo device elettronico esterno o addirittura mediante impianto sottocutaneo, una tecnologia che sta avendo un rapido sviluppo proprio in questi ultimi anni.
Fonte:Dolcevita online

1 commento:

marco schanzer ha detto...

Cosi' come e' paradossale il termine "sovranista" , lo e' il termine "Umanista" .
L'Uomo , da discriminare dall'ominide o ominino , essendo capace di opinioni , visione , sentimenti , si difende .
Siamo ad un bivio ? Quanti avranno la forza di secedere dai passivi e dagli sfruttatori ?