Sempre
più spesso, di fronte ai gravi episodi che stanno facendo da
corollario a questa sventurata campagna elettorale, vedo emergere
un'overdose di cerchiobottismo anche fra coloro che negli ultimi anni
hanno contestato con veemenza la UE, l'euro, l'immigrazione selvaggia
e il regime mondialista imposto a viva forza dai banchieri e dai loro
accoliti.
Per
evitare di prendere una posizione chiara ed univoca si preferisce
parlare di opposti estremismi, di scaramucce fra "invasati",
di faide fra ultrà (simili alle tifoserie), di ataviche contese fra
comunisti e fascisti che andrebbero relegati in un angolo, perché in
fondo fanno solo il gioco del potere....
Personalmente
non so se quanto sta accadendo faccia parte di un piano preordinato
di larga parte della politica per salvare le proprie poltrone
attraverso la riproposizione della strategia della tensione e la
creazione degli opposti estremismi, ma senza dubbio questo è
possibile ed una lettura di questo tipo ritengo sia più che
giustificata.
Quello
che so è che fascisti e comunisti nei gravi episodi che accompagnano
questa campagna elettorale non c'entrano nulla e al momento attuale
non esiste alcun opposto estremismo che sia responsabile di essi.
L'unico
estremismo, coccolato dalla politica e dalle istituzioni, è
l'antifascismo in mancanza di fascismo che con il comunismo non ha
nulla a che fare, dal momento che Marco Rizzo, ultimo comunista
rimasto nel panorama italiano è impegnato nel promuovere il proprio
programma e non certo nell'aggredire fisicamente i propri avversari
politici per impedire loro di parlare.
E tutti
i movimenti o partiti che vengono definiti fascisti, dalla Lega fino
a CPI, non sono mai scesi una volta in strada con spranghe e bastoni,
per rovesciare i banchetti degli avversari, impedire loro di tenere
un comizio o "stanarli" per appenderli a testa in giù.
Il
problema, sempre che si ritenga lo squadrismo e la violenza un
problema, è costituito semplicemente da qualche centinaio di
giovanotti che agendo nella più completa impunità, grazie alla
copertura politica e fattiva delle istituzioni, sotto la bandiera
dell'antifascismo, si presentano con caschi spranghe e bastoni ogni
qualvolta sia in programma l'evento di un partito non gradito e
scatenano una sorta di guerriglia urbana, se possibile spaccando
qualcosa o menando qualche poliziotto. Qualche centinaio di
giovanotti (buona parte dei quali sempre gli stessi) che
sistematicamente si muove di città in città, seguendo il tour
elettorale dei partiti che intende tacitare, senza che le
istituzioni, i politici, gli opinionisti da salotto e perfino buona
parte dei benpensanti che fino ad oggi hanno affermato le stesse cose
di quei partiti abbiano nulla da ridire.
In
fondo si tratta di una realtà non troppo difficile da capire, anche
se parlare di opposti estremismi e defilarsi in posizione comoda,
dando la colpa a comunisti e fascisti facinorosi risulta seza dubbio
più semplice, ma anche così ipocrita.
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