lunedì 13 febbraio 2012

Papademos condanna a morte la Grecia

Marco Cedolin
Mentre Atene brucia nel fuoco della protesta popolare, un parlamento incartapecorito, capeggiato da un banchiere di scuola statunitense approva il nuovo pacchetto lacrime e sangue imposto da Bruxelles e di fatto condanna la Grecia ad un futuro di miseria progressiva, che andrà ad innescarsi in senso peggiorativo sulla già drammatica situazione attuale.
Con 199 voti a favore e 79 contrari il parlamento greco, prono al diktat della mafia finanziaria europea, ha dispensato ai cittadini una bastonata senza pari che fra le altre cose comporterà una diminuzione del 20% del salario minimo garantito, una raffica di nuovi licenziamenti (che si sommeranno ai precedenti) un taglio delle pensioni, un ulteriore ridimensionamento del servizio sanitario e degli ospedali, oltre alla dismissione di sempre ulteriori quote del patrimonio statale….


Nelle fiamme di questa notte ateniese, dove la disperazione ha portato in strada centinaia di migliaia di persone, liquidate dai pennivendoli nostrani come black blok e facinorosi, la Grecia si ritrova una volta ancora più povera, più allo sbando, più umiliata nella sua dignità.


Le facili promesse di Papademos, svendute un tanto al chilo come il pesce quando inizia a puzzare, non potrebbero convincere neppure un bambino delle elementari. Promettere crescita ed occupazione, come sono soliti fare i banchieri calati sugli scranni di governo (noi in Italia ne sappiamo qualcosa), mentre si licenzia e si attuano politiche di pura recessione, costituisce solamente un puro esercizio sillabico senza costrutto alcuno.

Se il popolo greco non riuscirà a trovare la forza per mandare a casa a calci la banda di cialtroni che li governa e le banche che ne dirigono le gesta, il futuro in Grecia risulterà per forze di cose drammatico e si tratterà di un dramma senza fine. Fra qualche mese la stessa scena si ripeterà e il parlamento approverà  nuove lacrime e nuovo sangue, da immolare sull’altare di Bruxelles.

Dall’Italia guardiamo atterriti l’anteprima su quello che sarà il nostro futuro, Napolitano pronuncia frasi razziste di quelle che ci fanno vergognare di essere italiani, i servi mainstream tentano maldestramente di camuffare il proprio imbarazzo, mentre l’usuraio si gira dall’altra parte, consapevole di avere ancora molta strada da fare.
Atene brucia e mentre le fiamme baluginano nella notte, dove è nata e morta la democrazia, Roma avvolta dall’insolito biancichio della neve attende con terrore che arrivi la sua ora.

10 commenti:

Alba Kan ha detto...

E' molto triste, ma non vedo cos'altro ci si poteva aspettare da un banchiere al governo!
...e chissà se in Italia qualcuno si aspetta qualcosa di diverso....
;(

marco schanzer ha detto...

Ho visto in diretta Venizelos , e sono rimasto allibito dalla determinazione di quest'uomo (?) di difendere il proprio egoismo a scapito di un grande paese . Propongo di stamparselo in mente , perche' ci passeremo anche noi e occorre una cosa semplice : una reazione adeguata . E' semplice ? Io credo di si , ma ditemi voi !

Faber ha detto...

Ciao grande Marco , ho postato pochissimo ultimamente ma ti seguo come sempre , come potrei abbandonare una bella persona come te ?

La situazione è esattamente quella che moltissime profezie spiegano.
Ricordate i mercanti che Gesù scaccio dal tempio ?

Siamo tornati lì , e siccome la storia gira in cerchio è arrivato il momento di alzarsi e scacciare a nostra volta queste persone senza vergogna .

Prevedo ( ma è fin troppo facile )un caos senza fine , a meno che la gente non si svegli , ORA !

Fatevi un giro qui ne vale la pena

http://corvide.blogspot.com/2009/10/dal-diario-di-un-volatile-etnologo.html

ciao

Anonimo ha detto...

Non è più un mistero per nessuno il fatto lampante che gli attuali sacrifici imposti ai popoli servono solo ed esclusivamente a mantenere in vita questo sistema in decomposizione sul quale i faccendieri di tutte le risme hanno collocato il loro "cadreghino".

Però, diciamocela tutta, se ora i cittadini si trovano e dover subire queste umilianti condizioni di schiavitù è anche perché, essendo in regime di democrazia si sono ripetutamente eletti, legislatura dopo legislatura, dei politici criminali, avidi, e palesemente incapaci di governare onestamente una nazione. Pensando di farla franca all'infinito, hanno accumulato debiti su debiti per poter gestire allegramente la cosa pubblica in modo privato, e per comprare ulteriore consenso alle prossime elezioni.

E di questo vergognoso andazzo l'intera popolazione era pienamente consapevole perché l'incessante crescita del gigantesco debito pubblico, sebbene mai enfatizzata dai mass media di regime, non era mai stana tenuta nascosta più di tanto. Dunque si stava al gioco perché tutti avevano la bella convenienza a vivere molto al di sopra delle effettive possibilità.
Ora che è venuto il momento della resa dei conti si lamentano del crudele destino che li aspetta. Destino che loro stessi, in prima persona e consapevolmente, si sono forgiati ad ogni appuntamento elettorale.

Allora, delle due l'una: o facciamo pesanti sacrifici nella speranza che qualche santo benevolo riesca a mantenere in piedi questo enorme baraccone (pur sapendo che saremo eternamente schiavi dei nostri creditori cui pagare gli interessi alle scadenze dei titoli), oppure dichiariamo "default" e ci facciamo una trentina d'anni di consapevole autarchia con la volontà di finalizzare i sacrifici verso una concezione di vita ben diversa da quella che ci ha portato alla distruzione.

Sarò infinitamente grato a chi mi saprà indicare un'eventuale terza via per uscire a testa alta da questo "cul de sac", facendo delle proposte concrete e tralasciando per un momento le lamentele (più che giustificate, per l'amor di dio!) sulla malvagità di questi nostri aguzzini al governo.

-- Michele

marco cedolin ha detto...

Chissà se in Italia qualcuno si aspetta qualcosa che prescinda tira a campà, cara Alba....

marco cedolin ha detto...

Occorrono tante cose, caro Marco, ma sicuramente non si può chiudere gli occhi e fingere che vada tutto bene...

Gianni, grazie per l'informazione!

marco cedolin ha detto...

Ciao Fabrizio, un abbraccio grande!
grazie per la riflessione e il link...

marco cedolin ha detto...

Caro Michele, personalmente opterei senza indugio per la seconda via, che oggettivamente ritengo sia l'unica realmente praticabile.
L'importante sarebbe però sceglierla con consapevolezza, forti di un progetto di vita da costruire e non precipitarci senza coordinate, come probabilmente accadrà....

marco schanzer ha detto...

Per Brumik :
noi non stiamo vivendo al di sopra del giusto....tuttaltro .
Loro sicuramente .
Quale' il punto di riferimento ?
Quel che gli uomini possono fare con la liberta' di lavorare per se .
L'economia reale , porta una "ricchezza" radicalmente maggiore dell'"economia" monetaria .

marco schanzer ha detto...

per Marco Cedolin :
La truffa imperialista detta debito pubblico , e' una macchina organizzativa come tante altre , composta da una serie di pressioni sui conformisti , da una serie di inganni che si intrecciano , e da tante persone che spingono questa macchina .Sono uomini che si fidano piu' degli strumenti che puo' dar loro la pirateia che non della societa' . Sono uomini che ci aggrediscono . Non lasciamoli soli , replichiamo ai loro assalti , fermiamo quegli uomini . Vwnizelos e' un ingranaggio tipico di quella macchina . Ha bisogno di un interlocutore . Nei nostri giorni , non si replica quasi mai agli aggressori . Eppure e' piu' facile dir di no a un uomo che non subire lo stritolamento della macchina . Ciascuno di noi , ogni giorno , trova risposte complesse alla vita . La chiave di volta e' veramente rompere il tabu' e riportare per terra il singolo massone , il singolo banchiere , il singolo egoista .