Marco Cedolin
Ogni tramonto brumoso porta in dono un poco di malinconia e quando a tramontare non è una giornata, ma un “mondo” così come lo avevamo conosciuto, l’accento malinconico si fonde con un senso d’inquietudine impossibile da dissimulare. Questa Italia ormai deprivata di qualsiasi dignità, che si trascina incespicando nel fango, ha un che di patetico che infonde nell’animo una sensazione di tristezza infinita. Così come triste ed angosciosa, risulta la penosa agonia del sistema neoliberista, che arranca verso la terza guerra mondiale, nella speranza che possa costituire il mezzo attraverso il quale riuscire a sopravvivere qualche giorno di più.
Malinconioso è il pellegrinaggio del barbogio Napolitano in terra di Sardegna, dove il garante della mangeria di corte si ritrova a ricevere bordate di fischi, mentre caracolla attraverso la callaia dell’umore popolare.
Povero di spirito, ma ricco nel portafogli, si manifesta il bargello Manganelli, costretto a discettare in quel della Camera, intorno ad un terrorismo che non c’è, ma la cui esistenza diventa indispensabile per giustificare il suo stipendio nell’ordine dei 621 mila euro l’anno…..
Tanto opportunista quanto cinico si rivela il borioso giudice Caselli che scientemente usa le contestazioni NO TAV per gli arresti di donne incinta ed innocenti vari, al fine di dare al suo ultimo libro quella salienza che invero esso non possiede.
Estremamente realistici e per nulla turbati da questa Italia che sta inabissandosi più velocemente della Concordia, appaiono il prof. Monti e lacrima Fornero, quando affermano che la riforma (leggasi eutanasia) del lavoro andrà avanti a prescindere da quello che possa essere il giudizio dei sindacati e dei partiti. E non potrebbe essere altrimenti, dal momento che il peso specifico di tanti manevoli camerieri è ormai prossimo allo zero e si limita a quello delle loro buste paga sulle spalle dei contribuenti.
Inquietante è la figura del ministro Terzi, sempre più uomo della Nato, che in merito alla vicenda dei due marò arrestati in India, continua a barbugliare frasi sconnesse degne del peggior Frattini.
Avvilenti e molto pericolosi appaiono i burocrati di Bruxelles, che obbedendo agli ordini di Washington impongono nuove sanzioni all’Iran, sulla base di colpe immaginarie che non trovano riscontri nella realtà. Ma ancora più avvilente appare il governo golpista nostrano che avalla dette sanzioni, mentre salassa i cittadini italiani attraverso la benzina venduta a peso d’oro.
Patetica la congrega di sindacalisti d’accatto e pacifinti salottieri che si raduna in quel di Roma per dare supporto alla guerra imperialista contro la Siria, pur fallendo miseramente l’obiettivo, al punto che perfino i media mainstream hanno ritenuto opportuno oscurare i pochi intimi convenuti all’appuntamento.
Angosciante, estremamente angosciante, il bellicismo ostentato dalla Nato, che da mesi lavora alacremente in Siria, con l’ausilio dei belatori mainstream, nella costruzione di un calappio che le permetta di scatenare un conflitto utile per giungere fino a Teheran.
Tutto ciò mentre l’imbrunire, timidamente scolora nella notte, il cielo si tinge di catrame e nel caligare immanente anche la luce dei lampioni sembra farsi più fioca.
5 commenti:
Ciao Marco, ormai la finzione è sempre più palese. Se un annetto e mezzo fa, le mie sensazioni ( come lo erano anche le te, ricordi? ) mi portavano a pensare ad un avvicinarsi di caos e povertà qui in Italia, ormai non ci faccio più caso.
L'Italia commissariata dalla UE, che ha imposto devastazioni allo stato sociale, deve essere guidata fino al raggiungimento dell'obiettivo prefissato dai poteri sovrannazionali.
Il mondo, anch'esso in sconquasso socio-economico, dà l'aria di voler creare al più presto ulteriori pretesti per ridisegnare sè stesso. Passando dalle esagerazioni siriane, alle ( fantomatiche ) manifestazioni contro Putin fino ad arrivare all'immancabile spauracchio dal nome Iran, ce ne è per tutti i gusti.
E il bello che le bugie sono di una sfacciatagine assurda, tanto da lasciarmi stordito. Ma il tutto anche per la mancanza di reazione della gente.
Va bene che si è presi dalla crisi economica, dall'assenza di lavoro e via dicendo, ma non si solleva una parola, nulla.
Certamente le coscienze, così come ho avuto modo di dirlo in altre occasioni ( soprattutto sull'altro tuo blog - quello "storico" ) sono state sapientemente assopite nel corso di quest'ultimo decennio ( avranno preparato il terreno, visto il Sistema che andava frantumarsi anno dopo anno? ), ma non vedo nessuna scintilla.
L'unica, sempre a mio avviso ( e anche qui ne abbiamo discusso ), non è stata altro che una scintilla creata in laboratorio per far sfogare le masse e nulla più. Sto parlando degli indignati, di cui vorrei stendere un grande velo pietoso.
Credo che, essendo impotenti di fronte a tutto, non ci rimane altro che stare a guardare e ( nel minor modo possibile ) subire. Ovvio, non è un bel programma!
Luca D'Amico
Dimenticavo, Marco,
in foto hai messo l'attuale Presidente della Repubblica.
Bene, per me, così come vado dicendo da novembre, da metà di quel mese sta giocando vistosamente a carte scoperte. Si sta dimostrando come una cinghia di trasmissione tra i "poteri forti" ( Euro, Europa, F.M.I. ed entità simili ) e i camerieri ( i politici ) italiani.
Se fosse stato un VERO uomo di stato, pur se qui nella nostra nazione di politici seri non ce ne sono, avrebbe indetto nuove elezioni. E invece che ha fatto? Prima la nomina a senatore a vita di Monti e poi la sua investitura a Presidente del Consiglio ( e Ministro dell'Economia ).
In poche parole, ha letteralmente consegnato l'Italia in mano agli usurai.
E in quel momento di caos, notai che non volle fermarsi a tanto, ma infierì ulteriormente CONTRO l'Italia tramite l'immigrazione.
I suoi ( già esternati in precedenza )continui elogi, le grandi parole e la retorica sull'immigrazione, mi stonavano e non poco. Poi il "capolavoro" sullo ius soli ha chiarito tutto.
E' come se avesse e volesse - su mandato di altri - colpire e affondare l'Italia e l'italianità. Perchè annientata deve essere la nostra Nazione per lasciar spazio al globalismo e al super stato europeo.
E tutto quello che sta avvenendo, mi porta sempre più a pensare che il mondo, nel ridisegnarsi, abbia bisogno di stati-non-stati e, di conseguenza, di un continuo abbassamento e successiva sparizione di quel poco di sovrano e identitario che c'è nelle nazioni.
Già lo pensavo da tempo, ora ne sono convinto.
A presto.
Luca D'Amico
Carissimo Marco,
con i tuoi commenti scritti in maniera chiara e semplice, ma mai banale, hai la capacita' di fotografare la realta' come purtroppo oggi quasi nessuno fa, se si escludono tanti piccoli blog- gioiello come questo (n.b.: piccolo soltanto nella "tiratura, non certo nei contenuti).
Una realta' che, ci tengo a dirlo, almeno a me e' stata imposta, come credo alla maggioranza dei cittadini dei Paesi Europei.
Non ci e' stato mai chiesto ( a noi come al massacrato Popolo Greco) se volevamo entrare nell'Euro;in nome di questo mostro giuridico chiamato Unione Europea sono state fatte modifiche sostanziali alla Costituzione aggirando la norma della maggioranza qualificata prevista per le stesse; come se questo non bastasse ci e' stato imposto come presidente del consiglio (volutamente minuscolo) un burocrate divenuto poco prima, in modo del tutto immeritato senatore a vita.
Non ritenendo le rivolte violente una reale soluzione a tali problemi (secondo me porterebbero soltanto acqua al mulino dello Stato di Polizia) vorrei (ri)lanciare una proposta: cercare di creare una sorta di Documento Programmatico (magari partendo dalla Rete per poi passare a convegni e/o conferenze realmente “aperte”) che contenga almeno un minimo comun denominatore, una base minima di rivendicazioni che uniscano finalmente chi non ne puo' piu' di questo scempio, superando interessi particolaristici e divisioni ideologiche. In un mio precedente post (vd. Articolo di Marco sui Forconi) mi riferivo ad “una piattaforma di richieste solide e condivise dal famoso 99%, realizzata in modo chiaro ed inequivocabile, ma che deve possedere anche delle caratteristiche tecnico/giuridiche ed economiche che siano in grado di mettere il bastone tra le ruote ad un sistema di potere bancario finanziario sovranazionale che e’ il vero responsabile dell’attuale drammatica realta’”. Non so se sara' mai possibile realizzare tutto cio’, ma credo almeno che siamo ad un punto in cui ci si dovrebbe almeno provare.
Alessandro Salustri
Solo una nota : Terzi ha dichiarato pochissimo . Se il dipartimento di stato lo paga cosi' poco .....perche' ci tradisce ? Un indagine su di lui ha buone probabilita' di rivelare grandi illegalita' finanziarie o il potere di plagio di un culto/occulto .
tempi bui purtroppo. La politica e i politici sono stati azzarati da una dittatura di tecnici voluti da Napolitano
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