giovedì 5 novembre 2009

Non sanno più che virus prendere


Marco Cedolin
Quando alla fine del mese di aprile i media lanciarono i primi allarmi aventi per oggetto una futura pandemia di febbre suina, si distingueva molto chiaramente la mano di Big Pharma protendersi a sostenere un’operazione dai contorni indefiniti, foriera di lucrosi profitti per le grandi multinazionali farmaceutiche, il cui fatturato è ormai superiore perfino a quello dell’industria degli armamenti.
Sostanzialmente una manovra simile a quella messa in atto con la Sars e l’influenza aviaria, volta ad instillare la “giusta” dose di paura fra le popolazioni, sufficiente per creare il fertile humus necessario a rendere giustificabile l’investimento di miliardi di euro di denaro pubblico in farmaci antivirali e vaccini tanto dannosi quanto inutili.

Oggi a distanza di circa 6 mesi la febbre suina, ribattezzata nel frattempo influenza A, è arrivata anche in Italia, quasi contemporaneamente alle prime delle 24 milioni di dosi di vaccino ordinate dal nostro governo, che comporteranno un esborso di denaro pubblico nell’ordine del mezzo miliardo di euro.
Tutto non sembra però essere andato come previsto, ad iniziare dai risultati della campagna di “terrore per la pandemia” portata avanti a livello mondiale nei mesi precedenti, vaticinando milioni di contagi e centinaia di migliaia di morti.

Gli italiani sembrano infatti avere molta più paura del vaccino, piuttosto che non dell’influenza A e tanto le autorità quanto i grandi media deputati ad orientare il pensiero delle masse si ritrovano in palese difficoltà nell’affrontare un argomento che li costringe giocoforza a cadere continuamente in contraddizione. Come se non bastasse la pericolosità del vaccino sembra risultare ogni giorno più evidente ed anche le dinamiche con cui si manifesta il virus presentano alcuni punti oscuri di assai difficile interpretazione.

Il Ministero (che non esiste più) della Salute, presieduto da Ferruccio Fazio, ha scelto fin dall’inizio una linea di condotta estremamente pacata, lontana dall’allarmismo che spesso veniva diffuso all’estero ed orientata a presentare l’eventualità della pandemia come un fenomeno facilmente controllabile e tutto sommato di scarsa pericolosità. Tale linea di condotta, fortemente condivisibile, si manifestava però in profonda distonia rispetto alla decisione di spendere una cifra astronomica nell’acquisto di un vaccino di cui non sono comprovate né l’efficacia, né tanto meno la scarsa pericolosità. Lasciando in questo modo intuire la posizione del governo, conscio della natura squisitamente commerciale dell’operazione pandemia, ma al tempo stesso costretto a chinare la testa (ed aprire il portafoglio) di fronte ad una rappresentazione teatrale alla quale sarebbe stato comunque costretto a partecipare.

Anche di fronte alle prime morti determinate dall’influenza A nel nostro paese ed alla palese reticenza a vaccinarsi messa in mostra anche da quelle categorie (medici e personale sanitario in testa) che teoricamente avrebbero dovuto essere le più condiscendenti, Fazio non ha perso assolutamente la calma, continuando a ribadire come il virus dell’influenza A sia fondamentalmente molto meno (fino a 20 volte) letale rispetto a quello dell’influenza tradizionale e come la scelta di vaccinarsi resti a totale discrezionalità del singolo individuo. Parole anche in questo caso condivisibili, ma che continuano a lasciare aperta tutta una serie d’interrogativi. Per quale ragione si è deciso di spendere mezzo miliardo di euro per acquistare il vaccino relativo ad una malattia 20 volte meno letale perfino rispetto all’influenza tradizionale? Per quale ragione a fronte di un virus di pericolosità molto modesta si sta provvedendo ad inoculare nella popolazione ritenuta a rischio un vaccino altamente pericoloso (perfino larga parte dei medici sembrano ritenerlo tale) la cui efficacia oltretutto risulta ad oggi assolutamente sconosciuta? Per quale ragione il Ministero della Salute non sembra essere in grado di produrre argomentazioni di natura scientifica riguardo al virus e al vaccino, ma si limita alla diffusione di messaggi generalisti che sembrano avere il solo scopo di evitare l’eventuale diffusione di panico e prendere tempo?

Nel corso dell’ultima settimana i casi di contagio da virus dell’influenza A in Italia sono aumentati notevolmente, così come anche il numero dei decessi (attualmente a quota 30) e degli ammalati ricoverati in gravi condizioni nei reparti di terapia intensiva e di rianimazione di molti ospedali italiani. I decessi sembrano concentrarsi particolarmente nel napoletano, dove sono morte 10 persone, e la somministrazione del vaccino ormai iniziata sta iniziando a produrre “effetti collaterali” anche di grave entità. Come se non bastasse alcuni fra i pazienti in pericolo di vita non risultano essere persone già affette precedentemente da gravi patologie (presupposto ritenuto finora indispensabile perché il virus porti a gravi conseguenze) bensì soggetti che godevano di un perfetto stato di salute.
E’ di oggi la notizia che fra i 40 medici e sanitari sottoposti nei giorni scorsi alla vaccinazione presso l’ospedale Cardarelli di Napoli, tre di loro hanno avvertito improvvisamente forti malori quali vertigini, perdita di senso e sudorazione e per uno dei soggetti si è reso perfino necessario il ricovero nel reparto di terapia intensiva. Mentre sono moltissime le persone che dopo avere ricevuto il vaccino si sono ritrovate a letto con febbre e dolori muscolari e all’estero, soprattutto in Finlandia e Svezia, già si riscontrano alcuni decessi “sospetti” la cui causa potrebbe essere attribuibile proprio alla somministrazione del vaccino contro l’influenza A.
A Torino nei giorni scorsi un uomo di 44 anni senza nessuna patologia pregressa è stato ricoverato a causa dell’influenza A in condizioni disperate all’ospedale Molinette, dove viene mantenuto in vita per mezzo della circolazione extracorporea. Sempre a Torino una ragazza di 25 anni in ottimo stato di salute, dopo avere contratto il virus è stata ricoverata in fin di vita nel riparto rianimazione dell’ospedale Maria Vittoria. In entrambi casi i primari hanno parlato di situazioni apparentemente “inspiegabili”, così come inspiegabile è parsa la scomparsa di Emiliana D’Auria, la bimba napoletana di 11 anni deceduta all’ospedale Santobono a causa dell’influenza A, senza che presentasse alcuna patologia pregressa.

Il ministro Fazio, oggi in visita a Napoli, ha continuato a rassicurare la popolazione, affermando che la situazione è sotto controllo ed il virus meno pericoloso di quanto si potesse prevedere. Invitando, come già ha fatto nei giorni scorsi, a non affollare i pronto soccorso, bensì a consultare il medico di famiglia, consigliando la vaccinazione per i soggetti a rischio. I giornali si muovono sulla stessa falsariga, nell’evidente intento di non provocare allarmismo, pur mantenendo alta l’attenzione sull’argomento al fine di giustificare la campagna di vaccinazione.
Gli italiani non danno la sensazione di essere in preda al panico, ma iniziano a prendere coscienza del fatto che autorità e media sembrano davvero non sapere che pesci prendere, limitandosi ad un’informazione generalista che non entra nel merito del problema ed è incapace di offrire risposte concrete alle domande che ogni cittadino, soprattutto se compreso fra i soggetti a rischio, non può mancare di porsi.
Siamo di fronte semplicemente all’ennesima bufala pandemia messa in scena con il solo scopo d’ingrassare i profitti di Big Pharma o la situazione (in tutto o in parte) è sfuggita di mano a qualcuno? Ha senso ricorrere alla vaccinazione quando i rischi ad essa connessa potrebbero essere superiori a quelli determinati dal virus stesso? Quanto sono attendibili i dati concernenti il numero dei contagiati stante il presupposto che la stragrande maggioranza di coloro che si ammalano non vengono sottoposti ad alcun esame volto a rilevare la presenza o meno del virus H1N1? Perché si provvede alla somministrazione di un vaccino che per ragioni temporali non ha avuto modo di essere testato in maniera attendibile, a fronte di una malattia giudicata scarsamente pericolosa? Come è possibile che lo stesso virus che produce nella maggioranza dei soggetti colpiti solo effetti di scarsa entità, risolvibili con qualche antipiretico e un paio di giorni di riposo, determini in alcuni casi conseguenze gravissime tali da condurre in fin di vita anche soggetti che non hanno alcuna patologia pregressa?
Di fronte a tante domande che probabilmente resteranno a lungo senza risposta non resta che affidarsi al vecchio buon senso, tenendosi alla larga soprattutto dal vaccino, che allo stato attuale delle cose sembra essere potenzialmente ben più pericoloso del virus che promette di combattere.

9 commenti:

Faber ha detto...

bravissimo Marco puntuale come un orologio svizzero , anche se aggiungo io è ora che certa gente vada in galera ...

Alba Kan ha detto...

Sono d'accordissimo con te Marco.
Questa presunta pandemia è stato un grande spot pubblicitario per vendere i vaccini, e aumentare gli introiti delle multinazionali.
Continuano a dare un colpo alla botte ed uno al cerchio...
Ci bombardano con le notizie dei nuovi morti per questa influenza, che sono meno di quelli che muoiono ogni anno per la stagionale, a causa di altre complicanze, eppoi dicono che non c'è allarmismo, non c'è pericolo....basta farsi il vaccino!
Tutto studiato dagli esperti di marketing e pubblicità...

La sperimentazione di questi vaccini non è stata "accurata" visto il poco tempo a disposizione, eppoi c'è da dire che a causa del grannumero di vaccini da produrre, questi saranno diluiti molto di più rispetto ai tradizionali, cone le sostanze TOSSICHE che loro chiamano additivi o potenziatori, tipo idrossido di alluminio, squalene, tionesale ed altre diavolerie per le quali è scientificamente provata la tossicità per l'organismo ed anche i gravi effetti collaterali.
Consiglio la lettura di 2 articoli:

1)I VACCINI SONO PIU' LETALI DELL'INFLUENZA SUINA
http://www.vocidallastrada.com/2009/08/i-vaccini-sono-piu-letali-dellinfluenza.html

2)BUGIE E DISINFORMAZIONE IN RELAZIONE ALL'INFLUENZA SUINA
http://www.vocidallastrada.com/2009/05/bugie-e-disinformazione-in-relazione.html

Orizzonte ha detto...

http://www.fluscam.com/Vaccine_Package_Inserts_files/Novartis_A-H1N1_2009_Monvalent_VaccinePackageInsert_BasedOn1980Approvalfor%20Fluvirin_UCM182242.pdf

A questo indirizzo troviamo il foglietto illustrativo del vaccino della Novartis.

Leggendolo con attenzione si rileva che "la sicurezza e l'affidabilità del vaccino non sono testati nei bambini al di sotto dei 4 anni"
"per le donne in gravidanza non è stato testato per possibili danni fetali" " non si sa se le componenti del vaccino passino nel latte materno, ma lo si suppone visto che che quasi tutti i medicinali lo fanno e quindi se ne consiglia l'uso solo in casi strettamente necessari"
"Il vaccino non è stato testato per eventuali effetti cancerogeni, mutageni o inibitori della fertilità."
Poi ci vengono a dire che nonostante tutte le vaccinazioni fatte non ci sono grossi effetti collaterali. Lo credo bene effetti cancerogeni o di danni fetali chi sa quando appariranno e sarà anche difficile metterli in relazione al vaccino.


Come si può con queste premesse permettere una vaccinazione a tappeto? Qui parlano addirittura di 40 milioni di dosi.
Non possiamo assolutamente fidarci di questa gente!

Un saluto
Enrica Martolini

Orizzonte ha detto...

Dimenticavo
Si viene anche a conoscenza che esistono due diverse confezioni di vaccino.
Una in siringa preventivamente riempita il cui vaccino è stato purificato dal Thimerosal (derivato del mercurio) usato per la fabbricazione dello stesso per cui vi è una traccia di 1microgrammo di Thimerosal.
Uno in fiala non purificato per cui contiene 25 microgrammi di Thimerosal.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Grazie per aver confemato le mie certezze.
Un caro saluto.
Marco.

Anonimo ha detto...

Complimenti per questo articolo, grandioso per qualità di scrittura e documentazione su quanto si può accertare.
Se gli italiani invece di guardare rai 1 si leggessero questo articolo avremmo risolto.

Ottimi anche i commenti: inquietante il "bugiardino" di Novartis....pazzesco, incredibile. Siamo in mano a degli irresponsabili!

Zoran Menez

marco cedolin ha detto...

Per onore di cronaca vorrei fare una puntualizzazione concernente la notizia degli infermieri che si sono sentiti male dopo la vaccinazione all'ospedale Spallanzani di Napoli.
La notizia, che io ho citato anche nell'articolo dopo averla letta sul Mattino di Napoli (non su qualche blog) raccontava espressamente di 3 infiermeri fra i 40 vaccinati allo Spallanzani che erano caduti svenuti subito dopo avere ricevuto la somministrazione del vaccino. I sintomi, si leggeva nell'articolo erano "forti malori quali vertigini, perdita di senso e sudorazione" e per uno di loro si era reso necessario il ricovero in terapia intensiva.
Dopo circa mezza giornata, quando avevo già pubblicato il mio pezzo, il medesimo articolo (poi comparso anche sul Corriere ed altri giornali) è stato modificato, eliminando alcune parti dal corpo dello stesso e sostituendole con la dichiarazione del primario che ridimensionava l'accaduto, parlando di tre infermiere, probabilmente allergiche agli adiuvanti, una delle quali era stata ricoverata in terapia intensiva ma solo per precauzione e solo per mezza giornata.
Credo sia inutile sottolineare al riguardo come non si renda un grande servizio all'informazione, quando si procede a modificare sostanzialmente gli articoli, pur mantenendo inalterato sia il titolo che il link di riferimento.

marco cedolin ha detto...

Vorrei inoltre sottolinere come l'imbarazzo di Ferruccio Fazio risulti evidente ogni qualvolta affronta l'argomento, dal momento che si percepisce chiaramente il disagio della persona che vorrebbe dire alcune cose ma....si deve tacere.

Riguardo al poco entusiasmo di alcune autorità (Fazio compreso) nei confronti del vaccino mi preme sottolineare due notizie.

La prima riguarda l'attacco del ginecologo radicale Silvio Viale proprio a Fazio, accusato di avallare le diffidenze antiscientifiche che stanno facendo fallire le vaccinazioni.
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache/Influenza-Viale-vaccino-non-sarebbero-stati-morti/07-11-2009/1-A_000059279.shtml

La seconda ha per oggetto un altro attacco altrettanto duro, portato dal presidente di Laziosanità Lucio D'Ubaldo nei confronti del sindaco di Roma Gianni Alemanno, reo di "diffondere un messaggio di sfiducia nei confronti del vaccino" e di manifestare segnali in favore dell'omeopatia.
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=23653&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=

Segnali credo evidenti della crescente intolleranza verso chi "si permette" di contestare il vaccino contro l'influenza A, quella stessa intolleranza che oggi ha indotto il quotidiano Repubblica ad etichettare i contestatori come "negazionisti", in virtù di un parallelismo tanto ardito quanto strumentale.

Anonimo ha detto...

Salve Io è piaciuto questo lavoro in questo blog si sta facendo un grande lavoro anche vedere il mio il mio spazio a http://www.pokersemdeposito.com/ circa di poker affiliati e lasciare la tua opinione!
scusa mio cattivo italiano
arrive detche