Fonte: DolceVita online
L'Africa è il continente che più di
ogni altro risulta essere stato oggetto di predazione da parte
dell'Occidente da ormai molti secoli. Prima il colonialismo francese,
inglese, olandese e non solo, costituito dalla creazione di vere e
proprie colonie della madrepatria in terra africana, cui ha fatto da
corollario la tristemente nota tratta degli schiavi, deportati negli
Stati Uniti come manodopera a bassissimo costo per i grandi
latifondisti americani.
Poi dopo la fine della seconda guerra
mondiale il neocolonialismo, più morbido solamente in apparenza, con
la (falsa) indipendenza concessa agli stati africani e la creazione
di governi fantoccio, funzionali solo e solamente a soddisfare gli
interessi predatori occidentali....
Poi ancora il
colonialismo finanziario, gestito da organismi come la Banca Mondiale
e il Fondo Monetario Internazionale, sotto le mentite spoglie della
solidarietà pelosa, finalizzato ad impoverire sempre più il
continente africano e la sua popolazione, distruggendo
l'autoproduzione e l'economia di piccola scala e finanziando le
monocolture intensive, l'estrazione mineraria e quella di gas e
petrolio, il tutto ad esclusivo uso e consumo delle economie
straniere.
Ultimo in ordine cronologico il
progetto del mondialismo globalizzato, con la deportazione di massa
di milioni di giovani africani nei Paesi occidentali, attraverso la
tratta di esseri umani gestita da organizzazioni mafiose di scafisti,
ONG e quant'altro e favorita da tutti gli organismi sovranazionali
come l'ONU, la UE e l'elité finanziaria mondiale. Con il duplice
scopo di deprivare l'Africa di buona parte della propria forza lavoro
e delle nuove generazioni che potenzialmente potrebbero ribellarsi
alla predazione, ed al contempo creare dumping sociale e confusione
in Occidente, dove il progetto prevede lo sradicamento di qualsiasi
identità sociale e culturale.
Per comprendere qualcosa di più
sull'argomento consiglio vivamente a tutti la visione di una
splendida intervista di Eugenio Miccoli, presente sul canale byoblu,
al leader del movimento Panafricanista Mohamed Konare, impegnato per
dare ai Paesi africani un'autodeterminazione politica, economica e
culturale, sottraendoli al giogo della Francia e dei grandi poteri
occidentali.
Nel corso dell'intervista, Konare ci
spiega con dovizia di particolari come dal dopoguerra in poi,
nonostante la fittizia concessione dell'indipendenza, la Francia
continui a tenere in condizione di "schiavitù" ben 14
nazioni dell'Africa occidentale delle quali ha scritto personalmente
le costituzioni, attraverso un meccanismo economico che le permette
di gestire in prima persona l'economia dei Paesi in oggetto,
impedendo loro qualsiasi tipo di autonomia, tanto per quanto concerne
l'aspetto commerciale e finanziario, quanto quello politico e
decisionale.
Come se non bastasse la Francia impone
agli stati africani il deposito dei propri proventi all'interno della
banca nazionale francese, ottenendo una plusvalenza di 440 miliardi
di dollari l'anno, usa per i propri interessi una parte di questo
denaro e sulla parte di denaro che restituisce si arroga il diritto
di deciderne la destinazione d'uso. La Francia continua a mantenere
il monopolio su tutte le materie prime africane, il diritto
decisionale all'interno della banche centrali africane e l'ultima
parola sulle decisioni di qualsiasi governo sui temi che sono di suo
interesse.
Konare ci racconta anche come la
Francia nel corso degli anni sia ricorsa sistematicamente
all'assassinio, con la complicità degli organismi internazionali, di
qualsiasi capo di stato africano abbia tentato di fare uscire il
proprio paese da questa sorta di meccanismo perverso. Ad oggi si
contano ben 22 leader africani assassinati in quanto ritenuti
pericolosi per gli interessi francesi, dal grande Tomas Sankara del
quale abbiamo diffusamente parlato in articoli precedenti, fino al
leader libico Muammar Gheddafi, colpevole di aver tentato di creare
un Fondo Monetario africano, dopo avere creato la Banca
d'investimenti africana, contravvenendo ai diktat imposti da Parigi.
Konare si sofferma anche sul progetto
dell'oligarchia mondialista finalizzato a "svuotare"
l'Africa della propria forza lavoro, inducendo le nuove generazioni a
migrare in Europa, dove chi tira le fila del mondialismo sa bene che
non avranno futuro. Creando in questo modo le premesse per una guerra
fra poveri ed un vero e proprio scontro di civiltà. Sfata il mito
che attrae in Europa milioni di giovani africani attratti come falene
dalla luce da aspettative che non esistono, e sostiene che il governo
italiano dovrebbe chiudere le proprie frontiere alla tratta di esseri
umani, dal momento che se 250 mila italiani espatriano ogni anno alla
ricerca di un lavoro, dovrebbe essere evidente come in Italia il
lavoro non ci sia per gli immigrati che sbarcano.
Fortunatamente non tutti i giovani
africani sono disposti ad assecondare il progetto del mondialismo
globalizzato salendo su un barcone ed in Africa continua a crescere
la volontà di ottenere una vera autodeterminazione ed uscire dal
giogo del colonialismo occidentale. Grazie ai tanti eroi che hanno
dato la vita per la propria patria ed alle tante persone, come
Konare, che ancora oggi lottano per essa, è lecito sperare che
arrivi presto il giorno in cui l'Africa possa calarsi in una nuova
realtà che non ha mai conosciuto, pur appartenendole da sempre.
1 commento:
Ottimo, è tempo di far sapere che l'EUROPA COLONIALE non è scomparsa e che le indipendenze dichiarate erano una FARSA, il meglio e' che NAZIONI che si PROCLAMANO da sempre portatori di LUCE LIBERTARIA nel mondo, celatamente schiavizzano intere popolazioni. Negli anni 80 un presidente Africano mi colpi', era a capo del Burkina Faso(terra degli uomini INTEGRI), realizzo' l'autonomia alimentare in 2 anni, miglioro' le condizioni di vita del paese, vivendo tra il popolo, un Mujca africano, al servizio del SUO popolo, i suoi discorsi all'ONU,all'assemblea PanAfricana mi impressionarono, parlava e istintivamente ERO CON LUI, si chiamava TOMAS SANKARA ! Duro' poco, come la speranza e la felicità, ma ILLUMINÒ L'AFRICA col suo esempio, fu ucciso dagli ex-colonialisti ed altri interessati alla schiavitu africana. Ancora, Gheddafi, per quanto antipatico, dittatore ecc., fu eliminato a mio avviso per l'invito all'assemblea panafricana di CREARE una MONETA, fare un sistema viario(autostrade) inter africano, cioe' LIBERARE l'AFRICA, certo c'erano altri MOTIVI, ma questi erano davvero pericolosi.... Bene COMPLIMENTI MARCO, scomodo reporter, conosco il messaggio di Moamed Connare, ovviamente sono con l'AFRICA LIBERA ! UN' ABBRACCIO e andiamo verso un mondo migliore
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