Il
governo Conte, essendo composto da due partiti certo non
rivoluzionari che hanno raccolto un grande consenso popolare e
proprio in virtù di questo governano, senza dubbio alcuno non farà
uscire l'Italia dalla UE e dall'euro, non darà al Paese una moneta
sovrana, non chiuderà i ponti con la NATO e non si farà portatore
di una rivoluzione epocale. Per raggiungere questi obiettivi gli
italiani avrebbero dovuto votare i partiti che li proponevano, ed
esistevano sia in questa che nelle passate tornate elettorali, ma
sono rimasti al palo con percentuali nell'ordine dello zero virgola,
dimostrando inequivocabilmente come la "rivoluzione" almeno
in questo momento non sia nelle corde del popolo che in tutta
evidenza la considera un salto nel buio.
Nonostante
ciò il governo Conte, per la prima volta dalla cacciata di Craxi,
sta dimostrando di occuparsi dei problemi degli italiani, anziché
delle banche, dello spread, dei mercati, di quello che ci chiede
l'Europa e tutte le altre amenità che hanno caratterizzato il
pensiero unico di tutti gli esecutivi precedenti....
Per la
prima volta in Italia (negli altri Paesi europei esiste da decenni)
si parla di reddito di cittadinanza per il sempre più folto gruppo
di disgraziati esclusi dal mondo del lavoro, mentre in precedenza al
massimo si elargivano elemosina, spesso dirette proprio a chi il
lavoro ce l'aveva.
Per la
prima volta viene portata avanti una battaglia contro quella tratta
di esseri umani che i ruffiani amano chiamare accoglienza, mentre in
precedenza le uniche preoccupazioni riguardavano l'approvazione dello
ius soli e la salvaguardia degli interessi delle Coop e degli
scafisti delle ONG.
Per la
prima volta esiste un progetto per innalzare ad un livello dignitoso
le pensioni dei disgraziati costretti a frugare nei cassonetti,
riducendo al tempo stesso l'entità delle pensioni d'oro di chi vive
come un sultano sulle spalle dell'INPS sputando in faccia alla
povertà, mentre in precedenza si prendevano in giro i pensionati con
la social card e si intendeva fare lavorare gli anziani fino a 70
anni mentre i giovani restavano disooccupati.
Per la
prima volta viene nominata una commissione indipendente, incaricata
di portare a termine una seria analisi costi/ benefici sulle grandi
infrastrutture che dovrebbero essere costruite nel corso dei prossimi
anni, mentre in precedenza l'analisi costi/benefici (spesso ridicola)
la facevano coloro che avrebbero guadagnato miliardi costruendo
l'opera stessa.
Per la
prima volta viene attaccato il precariato che tutti gli esecutivi
precedenti avevano coccolato amorevolmente dalla creazione della
legge Biagi in poi.
Per la
prima volta si parla di riduzione della tassazione, mentre in
precedenza le tasse aumentavano e basta, perché l'Europa ci aveva
chiesto di fare così.
Per la
prima volta viene affrontato seriamente il problema delle cartelle di
Equitalia che ogni anno manda "sotto i ponti" decine di
migliaia di famiglie italiane, mentre in precedenza qualsiasi
poveraccio era un evasore e basta, meritevole di essere buttato in
mezzo ad una strada e magari esposto pure al pubblico ludibrio.
Per la
prima volta l'Italia fa sentire la propria voce in Europa, mentre in
precedenza mai aveva esperito verbo che prescindesse da un laconico
signorsì sissignore.
E
l'elenco se avessimo (io e voi) tempo potrebbe continuare a lungo,
perché le "prime volte" sono davvero tante e riguardano i
campi più disparati.
Sicuramente
il modo in cui il governo Conte sta affrontando i problemi in
questione è perfettibile, sicuramente senza una moneta sovrana gli
investimenti non potranno essere quelli necessari. Sicuramente
restando al giogo della UE gli spazi di manovra sono oltremisura
risicati, sicuramente si potrebbe fare meglio e si potrebbe fare di
più, però è un dato di fatto incontestabile che fino alla nascita
del governo Conte per risolvere i problemi degli italiani nessuno
abbia mai fatto nulla.
Proprio
per questo non posso che restare allibito di fronte alla pletora di
questuanti antitaliani che facendo il coro ai media mainstream ed ai
grandi poteri nazionali e sovranazionali sputano quotidianamente
veleno contro l'esecutivo adducendo le ragioni più svariate, ma con
un punto sempre in comune, detestare profondamente questo Paese e
fare il tifo per chi lo vorrebbe ridotto come la Grecia.
C'è
chi arriva da sinistra e chi arriva da destra, chi considera lo stop
alla tratta di eseri umani razzismo, chi ritiene il reddito di
cittadinanza un regalo agli accattoni, chi "senza la sovranità
monetaria non si può fare nulla", chi al di sopra della vita
umana mette i mercati e lo spread, chi "bisogna investire in
infrastrutture e non in salari e pensioni", chi ritiene la
legittima difesa un atto fascista, chi ritiene i poveracci
schiacciati da Equitalia pericolosi evasori, chi vuole i negozi
aperti anche la notte perché tanto ci lavorano gli altri, chi
contesta e basta perché gli stanno sul culo Di Maio o Salvini o
entrambi, chi ripete a pappagallo le fesserie esperite da Repubblica
o dal Giornale, chi è antitaliano e basta, perché si sente
cittadino di un mondo senza frontiere dove si può fare (se si hanno
i soldi e lui li ha) il cazzo che si vuole, fregandosene di tutti gli
altri che sono razzisti, fascisti e non hanno capito nulla.
1 commento:
Hai bisogno di un prestito?
Siamo un'agenzia che concede prestiti a chiunque abbia uno smoking di interesse del 3%
Contattaci tramite whatsapp: +33751583501
Posta un commento