Scorrendo
i titoli dei media mainstream, proviamo a scoprire quello che dicono,
ma anche quanto non dicono, poichè sarebbe sconveniente farlo e finiremo
per convincerci che nel paese di Mr. Bean e Ladylike davvero nulla è
impossibile.
A
Verona un
uomo di 60 anni ha trovato la morte sul sedile della propria
auto, dove era costretto a vivere da quando aveva perso il lavoro e
la casa. Con tutta probabilità lo hanno ucciso il freddo e gli
stenti, ma i "grandi giornali" hanno considerato questa tragedia una notizia disdicevole, preferendo dare risalto a fatti davvero molto, ma molto più
importanti.....
Fra
i fatti più importanti le fronde interne al Movimento 5 stelle,
sempre più simile al PD nelle sue lotte intestine, con i due
deputati a rischio di espulsione attraverso il voto online, in una
battaglia che si consumerà fino all'ultimo byte.
Ma
anche il Renzi nazionale, che alla scuola della Guardia di Finanza
promette onore e disciplina, per vincere la battaglia contro
l'evasione fiscale, e detto dal leader di un partito che vanta il
primato di politici indagati per malaffare, l'intento sembra quanto
meno un poco originale.
Oppure
il vertice di Forza Italia, dove sembra forte il proposito di non
essere più Gregari di nessun Matteo, senza però che manchi la
volontà di essere comunque gregari di qualcuno o qualcosa, e siccome
l'ex Silvio nazionale non sarebbe più in grado di aggregare neppure
i pezzetti del lego, resta la domanda su chi mai potrà aggregare
questa allegra congrega di gregari a vita.
E
per chiudere in bellezza, non poteva mancare il rettiliano Draghi ad
asserire con convinzione che il rigore non basterebbe più. Le
nazioni devono cedere la sovranità (ad avercela ancora) e metterla a
disposizione dell'Eurozona, la quale ha bisogno di condividere
ulteriormente sovranità, laddove il verbo condividere si declina in
usurpare e la parola sovranità somiglia sempre più al sangue della
gente, che la stessa Eurozona sta suggendo vorace fino all'ultima
goccia. Palazzo Chigi, naturalmente si è affrettato a dire di essere
pronto a fare la sua parte, dimenticando il fatto che di sovranità
da poter cedere in Italia non se ne vede più neppure l'ombra, ma
questa in fondo è solo una quisquilia.
Nonostante
tutta questa ridda di parole, dichiarazioni, promesse ed
intendimenti, l'unica cosa che continua a macerarmi nell'animo è
proprio Luigi "detto Toni", disgraziato di 60 anni che
l'Italia ha lasciato morire, chiuso in un'auto diventata camera da
letto, senza che la tragedia indigni neppure uno dei mentori del
buonismo d'accatto che ad ogni battito di ciglia s'indignano a
comando per la fesseria giornaliera che fa tanto radical chic.
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