Costruiscono
le basi di guerra americane, come Sigonella in Sicilia e il Dal Molin a Vicenza, devastano i territori prosciugando le falde acquifere ed
inquinando i terreni, come avvenuto durante lo scavo delle gallerie
del TAV nel Mugello e come averrà a Chiomonte in Val di Susa, dove la CMC ha l'appalto per il cantiere fortino e lo scavo del primo
tunnel. Sono fra i cementificatori che a Milano trasformeranno
centinaia di milioni di euro estorti ai contribuenti italiani in
torri di calcestruzzo e amenità assortite in occasione dell'Expo 2015, stanno devastando le Marche e l'Umbria nell'ambito del progetto
Quadrilatero, avevano l'appalto per il Ponte sullo Stretto di Messina voluto da
Berlusconi, hanno collaborato alla devastazione delle montagne
torinesi in occasione delle Olimpiadi di Torino 2006, hanno
partecipato a quella truffa ai danni dei contribuenti italiani che è
stata ed è la Salerno - Reggio Calabria. Non solo in Italia ma in
tutto il mondo, costruiscono inceneritoti, mega dighe dagli impatti
ambientali devastanti, asfaltano, cementificano, deforestano,
inquinano e costruiscono profitti miliardari sulla pelle delle
popolazioni costrette a subire le conseguenze del loro "lavoro".....
Il
lavoro innanzitutto, non importa se le sue conseguenze saranno
l'avvelenamento e la distruzione dell'ambiente o il supporto alle
guerre americane, quello che conta è che i profitti vengano gestiti
all'interno del "partito" e che della CMC si parli il meno
possibile, affinché il "partito" possa continuare a
bettolare intorno a temi come l'ecologia e la pace nel mondo,
raccogliendo voti fra le anime ingenue che ci credono. Questo a
grandi linee risulta il pensiero non solo di Bersani, ma anche della
grande quantità di uomini politici minori, del PD, di SEL e della
maggior parte dei partitelli di sinistra che spesso "vanno a
braccetto" proprio con i cittadini che si battono contro le
grandi opere e le nocività per difendere la propria salute ed il
proprio futuro.
Un
gruppo di "coraggiosi", non solo NO TAV, ma anche cittadini
appartenenti alle varie realtà che in Italia lottano contro le
devastazioni portate dalla CMC nei territori in cui vivono, ha deciso di non
soggiacere alla regola non scritta in virtù della quale nel nome
dell'omertà la cooperativa rossa non si deve contestare ed hanno
capito che alzare la voce contro la mafia del tondino e del cemento è
non solo un diritto ma soprattutto un dovere, a prescindere da quale
sia il suo colore.
A
Ravenna domani, questo gruppo di cittadini provenienti da un po'
tutto il paese, cui va la mia stima e la mia totale solidarietà,
sfilerà in corteo davanti alla CMC per ribadire il proprio NO alla
devastazione che la multinazionale rossa sta portando in Italia e nel
mondo. E lo farà nonostante l'omertà mediatica in cui è stata
racchiusa questa manifestazione e nonostante i molti boicottaggi
(palesi o striscianti) di cui sono stati oggetto perfino all'interno
delle proprie realtà di lotta.
Lo farà
sobbarcandosi tante ore di viaggio in pullmann a proprie spese,
sopportando le occhiatacce ammonitrici di molti "compagni", il
boicottaggio ed il linciaggio morale messo in atto
dall'amministrazione pubblica di Ravenna che si è premurata di
"ottenere" che il corteo non attraversi il centro
cittadino.
Non può
esserci che simpatia ed ammirazione per tutti coloro che domani
grideranno NO alla CMC, per difendere il futuro dei propri figli, ma
anche quello di tutti coloro che hanno preferito defilarsi, ritenendo
che la devastazione ambientale e le basi di guerra diventino in fondo
un fatto accettabile quando sono funzionali agli interessi della
sinistra e "nutrono" le tasche di molti compagni, magari
"compagni che sbagliano", ma comunque sempre compagni.
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