mercoledì 25 febbraio 2009

Un genio nucleare


Marco Cedolin
L’intraprendenza del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è pari solamente alla scelleratezza con cui il caramogio di Arcore è solito sottoscrivere con le altre nazioni accordi talmente sfavorevoli al nostro paese da risultare perfino imbarazzanti per coloro che ne beneficiano sfregandosi allegramente le mani.

Nel maggio del 2004 il Cavaliere diede prova del proprio genio firmando con il Presidente francese Chirac un accordo in merito alla suddivisione dei costi del TAV in Val di Susa, nell’ambito del quale l’Italia era disposta ad accollarsi il 50% del costo totale della tratta internazionale (di 72 km) pur risultando essa solamente per un terzo di competenza italiana. I francesi ringraziarono e portarono a casa il cadeaux.

Il 30 novembre 2005, costretto a trovare un barbatrucco che potesse permettere alla società Impregilo di defilarsi dal disastroso affare dei rifiuti in Campania, il genietto di Arcore varò nientemeno che un decreto legge che consentiva la risoluzione ope legis dei contratti con le società appaltatrici. Impregilo ringraziò e pochi mesi più tardi venne perfino premiata con l’appalto per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina.

Alla fine di agosto 2008 il salapuzio più famoso d’Italia firmò il cosiddetto accordo fra Italia e Libia, nell’ambito del quale l’Italia si impegnava a versare 5 miliardi di dollari a Gheddafi, in cambio della promessa di un maggior controllo da parte del paese libico in merito alle imbarcazioni cariche di clandestini che regolarmente salpano alla volta delle coste italiane, e dopo la stipula dell’accordo hanno continuato a salpare in quantità superiore a quanto accaduto in precedenza. Gheddafi sta ancora sorridendo compiaciuto ed ottimista.

Nell’autunno dello scorso anno il Silvio “nazionale”, dopo avere fortemente osteggiato la vendita di Alitalia ai francesi caldeggiata dal governo Prodi, ha pensato bene di svenderla ad una cordata d’imprenditori italiani che si sono a loro volta premurati immediatamente di risvenderla ai francesi, ad un prezzo notevolmente più contenuto rispetto a quello che Air France era disposta a sborsare solo qualche mese prima. I quotidiani d’oltralpe sono parsi perfino imbarazzati quando si sono ritrovati a fare dell’ironia sulla vicenda.
Ieri, 24 febbraio 2009, un Silvio Berlusconi impettito come non mai ha realizzato il suo vero capolavoro, firmando a Roma con il presidente francese Nicolas Sarkozy un accordo che prevede in collaborazione con la Francia la realizzazione sul suolo italiano di 4 centrali nucleari che utilizzeranno la tecnologia francese. Una vera manna per la Francia, unico paese al mondo a dipendere quasi totalmente (circa 80%) dal nucleare per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, ed ha necessità di esportare e capitalizzare i propri investimenti nell’atomo. Una vera iattura per l’Italia che dopo il referendum del 1987 era riuscita a liberarsi da una tecnologia pericolosa ed antieconomica che buona parte dei paesi nel mondo stanno abbandonando. Nonostante dopo più di 20 anni lo smantellamento delle vecchie centrali nucleari italiane sia stato completato solamente all’8% e il governo non abbia la benché minima idea di dove stipare la grande quantità di scorie nucleari prodotte nel breve arco di tempo durante il quale le centrali sono state in attività.

11 commenti:

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Non provo vergogna solamente perchè non mi identifico nella sua politica.
Un caro saluto.
Marco.

marco cedolin ha detto...

Caro Marco,
neppure io la provo, però ti confesso che questa situazione mi preoccupa un pò.

Un caro saluto
Marco

Anonimo ha detto...

per "caramogio" ho dovuto cercare la definizione...sempre il migliore marco!
alessandro dal canada

marco cedolin ha detto...

Caro Alessandro,
il problema è che non si può sempre chiamarlo Cavaliere, così occorre trovare qualche termine che lo rappresenti nella sua interezza, senza scadere negli insulti ormai abusati come psiconano ecc. :-)

Luca C. ha detto...

A dire il vero il documento sottoscritto da Enel ed Edf consiste per lo più in dichiarazioni di buona volontà reciproca, senza particolari indicazioni operative né sui dettagli del piano né sulle risorse disponibili. Più uno spot che un passo di politica energetica...
Luca

Ivan Fedorovic ha detto...

Salve, ho copiato ed incollato il suo articolo sul mio blog mettendo in evidenza il link.. spero non sia un problema..

marco cedolin ha detto...

Caro Luca,
quello che dici è senza dubbio vero e si tratta di un'osservazione portata anche da Ugo Bardi in un articolo di aspoitalia.
Sicuramente in questa fase si sta parlando di protocolli d'intesa e accordi di massima, dal momento che nessuno può ragionare su progetti concreti non essendo stati individuati i siti deputati ad ospitare le centrali, nè tanto meno disposti i finanziamenti. Senza dubbio c'è una buona dose di propaganda politica veicolata da giornali e TG.
Ciò non toglie che il governo stia continuando a fare passi sempre più concreti verso un ritorno al nucleare e la Francia abbia tutto l'interesse ad accelerare il percorso italiano. E'a mio avviso sbagliato gridare al lupo al lupo, ma altrettanto sbagliato fingere che non stia accadendo nulla.

Gentile Ivan,
ti ringrazio per l'attenzione mostrata verso il mio articolo, la qual cosa non può che farmi piacere.

Anonimo ha detto...

Ottimo post come sempre Marco.

http://www.stefanomontanari.net/index.php?option=com_content&task=view&id=1643&Itemid=62#JOSC_TOP

non servono commenti, solo che le persone si informino: senza efficienza (non solo) energetica siamo destinati al default dello Stato (cosa che non disturba affatto la SviluppistiBipartisan)
ciao, Roberto

Anonimo ha detto...

Che bello un blog dove tutti concordano su tutto.
Tutti la pensano uguale e nessuno dissente.
Per fortuna hanno cambiato la legge elettorale.

L'infedele

marco cedolin ha detto...

L'infedele,
pensa che la cosa più bella di tutte è che si tratta di un blog dove nessuno è obbligato a leggere e neppure a commentare nel caso non abbia nulla d'interessante da dire.

Anonimo ha detto...

L'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha emanato
il PIANO STRATEGICO
TRIENNALE (2007-2009)PER L'ENERGIA ELETTRICA.
Con buona pace degli Scajola/Bersani/Casini etc, ora sappiamo che la sola cosa che serve al Paese è l'efficienza energetica.

È molto interessante l'allegato A, capitolo 3 (pag. 6), dove vengono indicati i fabbisogni di nuova produzione di energia elettrica....
E' scritto TESTUALMENTE :
" per il settore elettrico esistono elementi
di ottimismo: attualmente....
l'OFFERTA E' SIGNIFICATIVAMENTE SUPERIORE ALLA DOMANDA, grazie
ai numerosi impianti entrati in esercizio negli ultimi
anni....garantendo quindi una costante e soddisfacente copertura delle punte e rendendo teoricamente possibile anche L'ESPORTAZIONE DI ENERGIA IN MANIERA NON EPISODICA ..."

L'Autorità, è un ente pubblico terzo, indipendente. Finchè dura, vedasi le mire sulla Corte dei Conti...

Scusa Infedele,
hai dati di segno contrario per illuminarci con la tua saggezza e spiegare al Paese QUANTO serva il nucleare (in un Paese sismico)?

L'attesa è a dir poco spasmodica