Marco Cedolin
In questi giorni di metà dicembre, con i cieli plumbei solcati da nuvoloni neri che si fronteggiano con furia belluina, i corsi d'acqua in piena che borbottano minacciosi e le montagne infiocchettate di neve come mai prima d'ora in questo periodo, lo "spirito natalizio" sembra permeare ogni cosa, fino a penetrare nelle nostre anime aride d'inguaribili pessimisti.
Il Presidente degli Stati Uniti G.W. Bush, recatosi in terra d'Iraq per un saluto di commiato da porgere alla colonia in occasione della scadenza del suo mandato, ha finalmente portato alla luce quelle armi di distruzione di massa che per tanti anni hanno albergato solamente nella sua fantasia ed in quella di pochi suoi fedelissimi. Si trattava di un paio di scarpe numero 42 che sibilando sinistramente sono sfrecciate poco sopra la sua testa, senza che nessun missile patriot riuscisse preventivamente ad intercettarle. Scarpe provenienti certo dall'arsenale segreto di Saddam, che un giornalista iracheno addestratosi a lungo nei campi di Al Quaeda nell’attesa del momento propizio, gli ha lanciato contro con destrezza, apostrofandolo contemporaneamente come "cane" fra lo stupore degli astanti, provocando un certo risentimento fra tutti i quattro zampe che hanno dimostrato di non gradire affatto il paragone.
In Italia il PD di Veltroni somiglia sempre più alla vecchia Democrazia Cristiana durante il periodo di tangentopoli. Il numero degli inquisiti continua a salire ogni giorno di più e gli scandali si susseguono uno dopo l'altro senza soluzione di continuità. Veltroni, ormai drammaticamente a corto di fantasia, inveisce contro la magistratura che avrebbe preso di mira il suo partito, pronunciando le stesse frasi che Berlusconi ripete ormai da quasi 15 anni. Tutti si affannano a discutere della "questione morale", ma non si comprende bene come il ladrocinio qualora praticato all'ombra di un partito cessi di essere "furto" per trasformarsi semplicemente in un'azione moralmente discutibile.
Le elezioni in Abruzzo hanno decretato il crollo del PD, che dopo gli scandali si è manifestato molto più vicino ai penitenziari piuttosto che non agli elettori. Nonostante lo scontato successo del PDL i veri vincitori sono risultati l'astensione, che ha portato un abruzzese su due a disertare le urne e Antonio Di Pietro, al quale ormai basta fare opposizione poco e male per raccogliere a piene mani voti dal partito ombra di Veltroni che non riesce a fare neppure questo.
Silvio Berlusconi si è appropriato della filosofia Unieuro e simile ad un venditore di lavatrici e televisori esorta gli italiani ad essere ottimisti e spendere a più non posso nei regali di Natale. L'importante è sostenere i consumi, smentendo le cassandre e fugando i fantasmi della recessione. Ora che la social card di Tremonti ha risolto i problemi relativi alla spesa alimentare delle famiglie si può osare di più, va bene anche un alberello acquistato a credito o un TV al plasma preso a rate con il rimborso a partire da aprile 2009. Va bene anche l'abbonamento a SKY di "Pasquale" o un cucciolo robot che riesca a deliziare i bimbi senza sporcare in casa. Natale viene una volta l'anno ed ogni cittadino è chiamato a fare la sua parte di buon consumatore che contribuisce a far girare l'economia, senza rimuginare sul fatto che anche volendo applicarsi mancherebbero i danari, come fanno i soliti pessimisti.
Nel mondo non si vendono più auto, probabilmente perché nel corso dell'ultimo secolo se ne sono vendute troppe e molte persone hanno iniziato a prendere coscienza del fatto che il mantenimento del "parco auto" (con relative tasse, gabelle, multe e riparazioni) ha un peso insostenibile all'interno del bilancio famigliare.
Dagli Stati Uniti all'Europa tutti i magnati dell'auto che per un secolo hanno accumulato fortune miliardarie all’interno dei propri forzieri, lamentano il crollo delle vendite e domandano l'appoggio statale che li aiuti a socializzare le perdite che, a differenza di quanto accaduto con gli utili, aspirano a condividere con il resto della collettività.
In Italia proprio Walter Veltroni risulta essere in prima fila fra coloro che esortano il governo ad aiutare economicamente la Fiat, sulla falsariga di quanto sta avvenendo negli altri paesi con le industrie automobilistiche nazionali.
Esortazioni del tutto superflue dal momento che gli aiuti di fatto sono già stati stanziati, in quanto la Fiat proprio in questi giorni ha deciso che i propri stabilimenti resteranno chiusi per un mese intero, scaricando in questo modo sulla collettività (attraverso la cassa integrazione) l'onere degli stipendi dei propri dipendenti.
In Irlanda è scoppiato il caso del maiale alla diossina che ha tenuto banco per molti giorni sulle pagine dei giornali, ed anche l’ipotesi che la UE pretenda di ripetere il referendum che ha bocciato il trattato di Lisbona, probabilmente ad oltranza fino al momento in cui vinceranno i SI, ma di questo i giornali hanno parlato molto meno.
In Italia Freccia Rossa ha inaugurato l’era del TAV “taroccato” riuscendo perfino a peggiorare (chiunque avrebbe giurato che sarebbe stato impossibile) la drammatica condizione dei pendolari e dimostrando che al peggio davvero non c’è mai fine.
Negli Stati Uniti la FED ha tagliato il tasso di sconto (ora è compreso fra 0 e 0,25%) probabilmente per l’ultima volta, dal momento che a partire dalla prossima manovra le banche dovranno provvedere a pagare chi prende soldi a prestito. Sempre negli USA gli agenti immobiliari hanno iniziato a noleggiare dei pullmann per portare i propri clienti a visitare le case espropriate ai proprietari schiacciati dai debiti, e davvero lo spirito del Natale fatica a manifestarsi all’interno di questi tour ai quali i proprietari rovinati sono costretti ad assistere loro malgrado.
Ma nonostante tutto siamo ormai giunti nella settimana prenatalizia deputata allo shopping per antonomasia, in quei giorni dell’anno durante i quali anche il più cinico degli animi non può fare a meno di aprirsi verso gli altri e trasudare bontà, comprensione, amore verso il prossimo.Cammineremo fra le vie dei centri cittadini barbaglianti di luci, fra abeti che sfavillano intarsiati di lampadine, luminarie iridescenti che baluginano abbarbicate sopra le nostre teste, stelle comete, Babbi Natale e pacchetti regalo che occhieggiano in ogni dove, accattivanti, rassicuranti, a trasudare serenità e letizia, a dimostrarci che i mutamenti climatici e la crisi economica sono soltanto fantasie da disfattisti. I nostri sguardi si specchieranno dentro all’allettevole cornice delle vetrine, per inebriarsi di luci e colori, le musichette natalizie ci delizieranno riportandoci a quando eravamo bambini ed aprivamo i regali sotto l’albero con il visetto giocondo che si arrubinava tutto per l’emozione. Intorno a noi trepiderà un alluciolio così sfolgorante, gioioso, perfetto da farci sentire in colpa, noi ed il nostro inguaribile pessimismo che ci impedisce di consumare come dovremmo.
9 commenti:
Ciao Marco...ottimo riassunto degli ultimi mesi...e dopo tutto questo,le persone,continuano ad essere indifferenti ed a non accorgersi del mondo che ci circonda...il natale è il simbolo,oltre che l'apice,degli sprechi e della società dei consumi...a mio parere,il periodo natalizio,è il più ipocrita di tutto l'anno...più si avvicina il natale,più "si deve essere buoni" e più siamo ipocriti...il bello è che,il periodo Natalizio,ha addirittura perso il suo significato originale che,cmq,non condivido,che è quello religioso... lasciando spazio ad un modello totalmente materialista e,appunto,consumista...
questo tuo scritto,che trasuda realismo in ogni riga,è un'ottima cartolina di natale per tutti i miei conoscenti :-)...ciao Marco,a presto...
p.s. è veramente un peccato che,Bush,non abbia preso,almeno una scarpa,in piena faccia :-)))
Come al solito il tuo scritto mi ha impressionato. Tanto di cappello.
Per quanto riguarda l'invito di Berlusconi a spendere, nessuno ha capito il suo vero scopo: il prossimo Natale saremo tutti molto più vicini a questa ricorrenza, dovendola passare probabilmente proprio come la Sacra Famiglia, in una grotta e scaldati da animali.
P.S.: come vedi, anche se pessimista, riesco a ridermi ancora addosso (e senza pannolone). Buon Natale!!!
Ehe! Ottimo; molti brani mi hanno fatto ghignare. Umorismo corrosivo :-)
Ciao Marco, con i tuoi articoli non deludi mai.
Dalle conversazioni passate mi aspettavo il tuo scetticismo sulla carne irlandese alla diossina...nemmeno io ci credo, sappiamo bene che ora la parola d'ordine è "piegare l'Irlanda", metterla in ginoccchio con qulsiasi mezzofinchè non cede e con la crisi che ci travolgerà tra poco la gente...anche quella irlandese...sarà disposta ad accettare qualsiasi cosa, ce l'hanno quasi fatta...quasi...
Io non mi sento in colpa per il mio pessimismo, semmai...per non riuscire a cambiare questa mentalità autodistruttiva.
Un caro saluto.
Marco.
Io invece non riesco a non essere ottimista.
Ma non come lo intende S.B.
Io lo intendo così:
www.comunivirtuosi.org
QUESTO deve diventare il nostro Paese, non solo qualche decina di Comuni di "avanguardia".
Non solo i 2000 su 8000 Comuni che praticano il "porta a porta".
Avanguardia poi??!
Tutte cose straconosciute, basta volerle applicare in nome dell'interesse collettivo.
PD-PDL-UDC-IDVbancari non le applicheranno mai, e allora rimbocchiamoci le maniche e cominciamo ad agire.
Marco ci esorta a farlo ogni giorno.
Buone feste a tutti noi, e pure agli incolpevoli figli degli sviluppisti.
Roberto
www.buonsenso.info
Per approfondire, consiglio in assoluto:
www.marcoboschini.it
www.stefanomontanari.net
www.perilbenecomune.net
Libro per le feste:
"Perdas de fogu" di Massimo Carlotto. Una recensione anomala la trovate sul sito di Montanari:
fate girare l'info.
Caro Gas,
purtroppo è tutto vero quello che dici. Spero che i tuoi conoscenti leggeranno la cartolina con il giusto spirito :-)
Riguardo a Bush, avesse preso la scarpa in faccia sarebbe stato bellissimo, ma debbo dire che ha mostrato ottimi riflessi ed uno scatto felino che mai avrei immaginato.
Caro Alessandro,
ridersi addosso credo sia sempre la maniera migliore per esorcizzare l'atmosfera del tunnel nel quale ci stanno infilando a forza.
Buon Natale anche a te!
Caro Biz,
umorismo corrosivo potrebbe essere un'idea da applicare, almeno di tanto in tanto :-)
Cara Alba,
purtroppo più vado avanti, più mi rendo conto di come la strumentalizzazione delle notizie e la "creazione" ex novo di pseudo realtà stia diventando sempre più pesante.
L'Irlanda in questo momento è nell'occhio del ciclone e sono disposti a tutto pur di piegarla, come hai detto tu ce l'hanno quasi fatta, ma non escluso che nascano altre Irlanda.
Caro Marco,
neppure io mi sento in colpa per il mio pessimismo. Mostrarsi ottimisti di fronte a questa società e in un momento del genere rappresenta solamente un esercizio privo di senso, sempre ovviamente che lo si faccia in buona fede.
Caro Roberto,
il tuo tipo di ottimismo è invece più che comprensibile dal momento che guardi alle poche realtà che lo meritano.
Pessimisti o ottimisti non resta comunque che rimboccarsi le maniche, come dici tu, per tentare di costruire qualcosa di migliore.
caro marco, quest'anno ho fatto i miei auguri di natale ad amici e conoscenti utilizzando il post "arriva il natale" (linkandolo all'originale, s'intende).
ho ricevuto moltissimi ringraziamenti e apprezzamenti per l'originalità e la graziosità di questo "augurio".
ringraziamenti che giro a te al 100%.
farfallone
Ciao farfallone,
ottima l'idea dell'aticolo per gli auguri di Natale che mi sembra avesse avuto anche Gas.
Se gli amici hanno apprezzato il gesto vuol dire che hai dei buoni amici :-)
Un caro saluto
Marco
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