Marco Cedolin
Il ministro Renato Brunetta nel corso della giornata nazionale dell’innovazione ha annunciato il progetto “Reti amiche” al quale starebbe lavorando la pubblica amministrazione. Un lavoro che secondo le parole del ministro dovrebbe essere finalizzato ad utilizzare tutte le reti esistenti nel nostro Paese con l’unico obiettivo di bypassare la Pubblica amministrazione inefficiente, costringendola in questo modo a mettersi in competizione.
Fulcro del progetto il trasferimento dei servizi come il ritiro delle pensioni, il pagamento dei contributi Inps ed altri pagamenti, nelle tabaccherie, nelle farmacie e presso gli uffici dei Carabinieri.
Brunetta ha poi anche aggiunto che se entro un anno non sarà riuscito a fare nulla per modificare la Pubblica amministrazione, procederà a rassegnare le dimissioni perché questa è la soluzione del mercato.
Per quanto quello di rendere più efficiente la Pubblica amministrazione sia un nobile proposito, sembra che il ministro Brunetta, profondo estimatore e conoscitore del libero mercato, stia navigando a vista, senza avere né le coordinate né tanto meno le idee chiare per ottenere qualche risultato concreto, con il rischio di peggiorare ulteriormente la situazione attraverso decisioni dettate più dalla fretta di fare qualcosa di dimostrativo, piuttosto che non dalla volontà di comprendere i termini del problema che sono assai più complessi di quanto egli dimostra di supporre.
Tabaccherie e Farmacie sono già oggi esercizi commerciali ad elevatissimo rischio di rapina, in conseguenza della notevole quantità di denaro che “maneggiano”, e certamente non potrebbero tramutarsi in “uffici postali” senza mettere ancora più a repentaglio l’incolumità di chi lavora al loro interno. Un simile proposito snaturerebbe profondamente il carattere di questi punti vendita, fino ad imporre la presenza di sorveglianti armati, con conseguenti aumenti esponenziali dei costi.
Gli uffici dei Carabinieri non brillano certo per efficienza, come stanno a dimostrare i tempi biblici che deve sopportare chiunque abbia la sventura di recarvisi magari per una denuncia, e ben difficilmente potrebbero aspirare a migliorare i servizi della Pubblica amministrazione, a meno che non si decida di ridurre gli uomini in servizio sulle strade per destinarli al lavoro di ufficio, mossa apertamente in antitesi con quanto stabilito nei recenti decreti sulla sicurezza.
Il proposito di migliorare la Pubblica amministrazione costringendola a competere con tabaccherie, farmacie e Carabinieri, sembra in verità davvero peregrino, così come estremamente confuse appaiono le idee di Brunetta che sta creando un “minestrone” improponibile mescolando alla rinfusa gestione pubblica e libero mercato, speriamo non resti vittima della stessa confusione anche quando fra un anno si troverà a dover rassegnare le proprie dimissioni, così come il liberismo impone ai dipendenti scarsamente produttivi.
5 commenti:
Una domanda mi sorge spontanea... a parte Berlusconi, che ha ben chiaro nella sua testa quali siano i propri interessi, c'è qualche altro esponente politico in generale che sia coerente e che sopratutto sappia quello che dice? Ciao ceci
Frattini? :D
Ciao Ceci e Luca,
in realtà, a parte qualche comico di professione come Brunetta, credo che la maggior parte dei "professionisti" che siedono in parlamento abbiano ben chiari gli interessi che portano avanti e lo facciano tutto sommato con discreta coerenza. Il dramma è che anzichè degli interessi degli italiani si tratta di quelli dei loro padroni.
anche io come cecilia ho una domanda che mi assilla.
nell'era di internet, dove con un paio di clic si puo' trovare gente come marco pronta a mettere la propria conoscenza, lucidita', esperienza in condivisione col prossimo ed a titolo gratuito.
il fatto che questa specie di armata brancaleone se ne esca con queste mosse da elefante in cristalleria (vale anche per bersani e banda sua)in un'italia sull'orlo del collasso, completamente sordi verso cio' che potrebbe essere un suggerimento o una buona idea, e' davvero un caso oppure c'e' un calcolo ?
e qualunque delle due sia la risposta, c'e' da stare svegli la notte
Caro Alessandro,
se devo dire la mia penso ci sia un calcolo, volto ad esasperare i toni e rendere più incandescente la situazione e senza dubbio c'è da stare svegli la notte.
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