Marco Cedolin
Lo spirito indomito dell'ideologia rivoluzionaria hai ormai travalicato ogni genere di divisione, particolarismo o appartenenza politica.
Il terrore del nuovo millennio non ha più sigle o bandiere, le brigate rosse, prima linea, i nap o i nar sono solo anacronistici retaggi del passato, legati a quegli anni di piombo nei quali lottare contro il sistema significava gambizzare un dirigente d'industria, ammazzare un ministro per educarne 100 o far fuori la pattuglia di carabinieri che ti fermava al posto di blocco.
L'eversione oggi sta tornando di moda ma per rimanere al passo coi tempi ha dovuto cucirsi addosso una nuova pelle che la rendesse più “trend” e in grado di esercitare sulle giovani generazioni un ritrovato “appeal”, come scriverebbero nel loro vernacolo italoamericano i deficienti che impiastricciano i quotidiani di casa nostra fingendosi giornalisti eruditi.
La democrazia Cristiana, il grande nemico di un tempo non esiste più, o meglio nella diaspora fra asinelli, alleanze, cori da stadio e fiori di campo, oggi si chiama Forza Italia, Margherita, Alleanza Nazionale (l'ala sionista) Democratici di sinistra e Lega Nord, oltre ovviamente a quei pochi sprovveduti che rifiutandosi di cambiare nome hanno finito per sostituire percentualmente il partito repubblicano ai tempi degli anni di piombo.
Arruolare un terrorista oggi è cosa assai più semplice e meno onerosa rispetto al passato. Innanzitutto i disoccupati, quelli veri non affiliati ai clan della camorra, (a dispetto delle statistiche che da un po' di anni vengono per errore fatte su marte) sono molti di più rispetto a una trentina di anni fa e le possibilità che trovino un lavoro risultano praticamente ridotte a zero.
In secondo luogo, come faceva oggi rilevare nell'audizione alla camera quel dotto osservatore dell'animo umano che è il ministro Pisanu, sembra si stia creando una sorta di “Pedemontana eversiva” (sono le sue parole per cui non chiedetemi il significato ma improvvisate voi) che si muove, probabilmente per un non meglio precisato effetto Maometto, nell'intento di legare fra loro le diverse anime del terrorismo rupestre, a dispetto delle differenze ideologiche e dei diversi retaggi socio culturali preesistenti.
Tutto ciò elimina la noiosa perdita di tempo che consisteva nel dover dividere l'aspirante terrorista di sinistra da quello di destra, l'anarchico dall'autonomo e così via. Oggi basta tu sia italiano, antimperialista, con una buona conoscenza dei computer palmari ed il gioco è fatto.
Ma la ragione che più di ogni altra rende oggi facile fare proseliti consta nella sicurezza di poter offrire un lavoro semplice e sicuro.
Niente più omicidi di politici illustri, al massimo qualche sindacalista o economista sconosciuto che per ignote ragioni risulti scomodo al palazzo, niente più capitalisti da gambizzare, generali americani da rapire, banche da svaligiare per autofinanziarsi, niente più sangue, kalashnikov, covi angusti dentro ai seminterrati, conflitti a fuoco con la polizia.
Quando sarai terrorista potrai continuare a fare la tua vita di sempre, gustarti un dvd di stallone sul tuo nuovo home tehatre mentre sorseggi un martini, portare a fare shopping la mogliettina e i tuoi figlioletti, fare una settimana di vacanza (perché si sa due stancano) in qualche isola calda calda e comprarti la macchina nuova di quelle da 0 a 100 in 5” la qual cosa fa tanto snob ora che la patente è a punti.
Il lavoro lo puoi fare tranquillamente seduto alla scrivania dello studio, qualche pacco bomba….beh bomba non esageriamo che magari poi mi fraintendi e combini qualche casino. Quando dico bomba non intendo ingegneristiche opere tipo unabomber, ma qualcosa di semplice semplice e soprattutto inoffensivo, qualcosa insomma che ogni cristiano normodotato è in grado di fare, un pochetto di polvere pirica, un innesco ed il gioco è fatto, in fin dei conti l'importante è che non si faccia male nessuno.
Toccherà poi scrivere anche qualche rivendicazione e anche in questo caso senza scomodarti dalla scrivania dello studio, per il testo non occorre tu ti sia fatto una cultura leggendo il foglio di Giuliano Ferrara, ti basterà copiare quei volantini degli anni 70 che ti abbiamo dato insieme al computer palmare, sono perfetti e non necessita che tu aggiunga neppure una virgola.
Lo so, lo so a questo punto ti senti oltremodo tentato nel mettere la tua firma in calce a questo contratto ma ancora non si è parlato del trattamento economico ed è il denaro che in fondo in fondo fa girare tutto a questo mondo.
Sarò sincero, non posso prometterti una cifra esatta e garantita, i governi cambiano ed ogni anno occorre attendere il varo della nuova finanziaria, però tutto sommato tieni conto che si tratta di un impiego statale sicuro e ben remunerato, con tutta la gente che per 106 euro al mese di aumento salariale la digos è costretta ad affrontarla veramente e rischia pure di farsi male, al posto tuo non avrei poi molte esitazioni.
Desiderando arruolarmi firmo in calce questa domanda ...........................
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