martedì 11 novembre 2003

Il paese di bengodi

Marco Cedolin

Casualmente, grazie alla segnalazione di una cara amica, mi sono imbattuto in un documento scaricabile sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali i cui contenuti a dir poco deliranti sembrano fare riferimento alla realtà di qualche pianeta alieno anziché a quella del nostro paese.
Alla voce “Piano di azione nazionale contro la povertà e l'esclusione sociale 2003 - 2005” vengono sciorinate la bellezza di 44 pagine di testo nelle quali, usando il linguaggio italo - americano tanto caro agli studenti della Bocconi, si cerca di dimostrare come in Italia negli ultimi anni si sia più ricchi, si viva meglio, si trovi più facilmente lavoro e la povertà stia gradualmente scendendo.

Vi domanderete, come ho fatto anche io, in quale maniera sia possibile far credere che gli asini volano, la terra è quadrata e l'energia nucleare fa bene alla salute, ma vi assicuro che il lavoro di questi amanuensi, che magari non hanno mai letto il Capitale di Marx ma fanno tesoro delle innovative teorie degli economisti neoliberal a stelle e strisce, è svolto con cura certosina con il chiaro intento di fuorviare l'opinione degli italiani.
La spina dorsale sulla quale si regge tutto questo lungo trattato è ovviamente costituita da cifre, dati, percentuali.
Prestandosi da sempre i numeri ad ogni genere di mistificazione, soprattutto qualora essi vengano citati avulsi dal contesto nel quale sono fisiologicamente inseriti.
Gli “economisti della libertà” asseriscono così che la ricchezza in Italia è aumentata, facendo riferimento ad un risibile aumento del PIL, dato che di per se stesso non significa nulla se non comparato con quello dell'inflazione e soggettivato al modo nel quale la “ricchezza” viene poi distribuita nel paese, valori questi che vengono ovviamente sottaciuti.

Sempre i mentori del liberal pensiero citano 684.000 nuovi posti di lavoro creatisi, guardandosi bene dall'entrare nel merito di quali lavori effettivamente si tratti (l'operatrice di un call center in un anno può arrivare a trovare 4 nuovi posti di lavoro, essendo assunta per tre mesi ogni volta ma non significa aver creato 4 posti di lavoro) e dal comparare i “nuovi assunti” con coloro che il lavoro lo hanno perso e forse non lo troveranno mai più.
Come se non bastasse il tasso di occupazione è secondo lor signori salito di due punti percentuali negli ultimi due anni, peccato nel sostenere l'insostenibile si ometta di entrare nel merito di quali occupazioni concorrono a comporre questi dati. Sarebbe infatti molto interessante scoprire che una larga fetta di coloro che secondo le cifre del ministero risultano occupati guadagnano mensilmente una cifra che potrebbe al massimo sostentare un animale domestico, sempre che sia di piccola taglia.

Interessante è anche il modo nel quale viene evidenziato un fantomatico aumento della spesa sociale, anche qui citando semplici cifre comparate con il passato e dimentichi dell'esistenza dell'inflazione.
Curioso è poi il riferimento all'aumentata età media della popolazione, nel tentativo in verità patetico di arrogare al governo Berlusconi perfino la normale curva dell'evoluzione.

Gli argomenti interessanti nel testo, fra una parola italiana ed una americana (che sicuramente fa più scena ed intellettualmente chic) continuano ancora a lungo, ma sono certo che, chi di voi avrà voglia di leggerlo integralmente troverà modo di divertirsi oltremisura meglio che con un romanzo di fantascienza.

La parola “divertirsi” naturalmente la uso in un'accezione insolitamente amara del termine, come quel riso dolceamaro che ci pervade accostandoci ai molti non sense del nostro tempo.
E' parossistico infatti come certi economisti attenti solo alla “voce del padrone” si profondano nel tentativo di dimostrare agli italiani che la realtà di tutti i giorni è solo frutto di un'immensa allucinazione collettiva.
Le fabbriche che chiudono? Miraggi di calore….
Le mille lire diventate un Euro? Fantasie oniriche importate dal dormiveglia.
Il valore dei salari che continua a scendere? Solo un'illusione priva di realtà.
Un'economia prossima al collasso? Ma che scherzate?....Mai andati meglio!
Quando si è governati da una classe dirigente che si rifiuta perfino di riconoscere la realtà oggettiva dei fatti ci si ritrova un poco come i passeggeri di un aereo sul quale i piloti stanno lanciandosi con gli unici due paracadute presenti a bordo….le cifre, prese nella maniera adatta a compiacerci possono dimostrare qualunque assurdità le si voglia far dire, peccato però siano ipocaloriche, poco commestibili e del tutto inadatte a mantenere una famiglia o a preparare il desco.

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