Puntualizziamo innanzitutto come allo stato attuale delle
cose ciascuno di noi abbia molte più probabilità di morire a causa di un tumore
o di una malattia cardiaca, di un incidente stradale o di un'infezione
batterica ospedaliera, di quante ne abbia di defungere a causa del Coronavirus
proveniente dalla Cina.
Detto ciò non si può negare che lo spettro di un virus
pandemico sia qualcosa che terrorizza in profondità, vuoi perché riporta alla
mente paure ancestrali legate alle grandi epidemie di peste e vaiolo del
passato, piuttosto che al dramma dell’influenza spagnola che molti dei nostri
nonni conobbero in gioventù, vuoi perché l'idea stessa di una pandemia con
tutte le ripercussioni ad essa legate è un qualcosa di fronte a cui diventa
impossibile non rabbrividire.
La paura rischia oltretutto di aumentare, quando si ha la
netta sensazione che non ci abbiano raccontato tutta la verità e che le
autorità e le strutture del Paese in cui viviamo siano del tutto inadeguate a
far fronte ad un’emergenza di questo genere…..
Esattamente quanto sta avvenendo in Italia in queste ore,
quando in un solo giorno il virus ha mietuto la sua prima vittima italiana nel
padovano, 16 nuovi casi (alcuni dei quali in gravi condizioni) sono emersi in
Lombardia, 3 comuni di medie dimensioni sono diventati città fantasma, almeno due
ospedali sono stati messi in quarantena e alcune migliaia di persone venute a
contatto con i soggetti infetti stanno sottoponendosi agli esami del caso per sapere
se hanno contratto il virus.
Ci hanno raccontato che il Coronavirus aveva un indice di
mortalità relativamente basso, nell’ordine del 2% (quello di una normale
influenza) concentrato fra le persone anziane o ammalate, ma molti dei soggetti
deceduti in Cina non risultano essere né anziani né precedentemente ammalati,
alcuni di loro erano perfino medici nel fiore degli anni e l'uomo ricoverato a
Lodi in gravissime condizioni è un ragazzone di 38 anni che fino a qualche
giorno fa risultava in perfetta forma.
Ci hanno raccontato che il Coronavirus era mediamente
contagioso, ma in fondo bastava lavarsi bene le mani per non correre grossi
rischi, ma nel lodigiano 3 persone che sono state a cena con un soggetto infetto
hanno contratto il virus tutte e tre, il che sembra smentire qualsiasi
racconto.
Ci hanno raccontato che lo Stato aveva preso tutte le
precauzioni del caso, attuando ogni misura necessaria ad impedire il
diffondersi dell'epidemia. Ma adesso scopriamo che mentre i giornali si
occupavano del Festival di Sanremo e la politica stigmatizzava improbabili casi
di razzismo nei confronti della comunità cinese, cittadini di ogni etnia
continuavano il proprio andirivieni con la Cina senza che esistesse alcun tipo
di controllo. I medici visitavano i pazienti a rischio senza prendere nessuna
precauzione (uno dei primi contagiati, nel caso di Lodi è il medico che lo
aveva visitato) e le strutture ospedaliere continuavano a “marcire" nel
proprio canonico stato d'inadeguatezza, figlio dei tagli di spesa e di
organico.
Oggi, nel giorno del disastro, il governo rassicura tutti,
dicendo di avere la situazione sotto controllo e manifestando l’intenzione di
non effettuare nessuna limitazione al trattato di Schengen, dimentico del fatto
che con tutta probabilità alla luce della situazione saranno gli altri Paesi
europei a chiudere al più presto le frontiere con l’Italia.
Il ministro della Salute emette un’ordinanza, nella quale
con molto ottimismo ed altrettanta “Speranza" impone a chiunque rientri dalla
Cina di mettersi in autoquarantena a casa propria, dopo avere avvisato la Asl e
si suppone anche gli amici ed i parenti affinché gli stiano lontani. Un
provvedimento fai da te che potrebbe anche fare sorridere se non si parlasse di
un virus (letale?) e non si giocasse con la vita degli italiani, dopo avere
dato sfoggio ad uso di giornali e TV di un’organizzazione modello CDC in
occasione del ritorno in patria dei 40 connazionali provenienti da Wuhan.
La speranza naturalmente è quella che questa tragica
giornata sia stata solamente un fuoco di paglia destinato a spegnersi
immediatamente, quello che ci hanno raccontato sul Coronavirus sia in fondo la
verità e noi italiani si continui a morire a causa delle solite malattie, con qualche
caso di malasanità qua e là. Perché se mai non fosse così, questa Italia dei
porti aperti e dei cervelli chiusi risulta essere del tutto inadeguata ad
affrontare un’emergenza di questo genere, con una classe dirigente inebetita dal
politicamente corretto ed un sistema sanitario eternamente al collasso già nell’affrontare
la quotidianità .
1 commento:
Aggiungerei che quest'anno il vaccino antinfluenzale è stato un enorme flop, sia per l'elevatissimo numero di persone colpite, sia per l'impennata delle polmoniti. Ergo, hanno svuotato i magazzini dei vaccini dell'anno prima, inadeguati a fronteggiare il virus 2019/2020.
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