Abbiamo sempre evitato
volutamente di partecipare alla diatriba concernente i vaccini, in
quanto convinti del fatto che sia profondamente sbagliato affrontare
un argomento tanto composito e spinoso con atteggiamento manicheo,
portando in dote quel tifo da stadio (pro o contro) che troppo spesso
alberga nelle trasmissioni in TV e sulle pagine dei giornali.
Pur avendo scelto di
rimanere in disparte diventa però davvero difficile restare
indifferenti di fronte all'operazione di mero sciacallaggio
orchestrata dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e da tutto il
circo dei tifosi dei vaccini sulle spalle di un bimbo di 6 anni
ammalato di leucemia, deceduto a Monza a causa del morbillo.....
Il ministro in questione ha
approfittato del tragico evento per vantare le proprietà
taumaturgiche delle vaccinazioni ed affermare che "una vita vale
una legge", laddove naturalmente la legge in questione sarebbe
il decreto attraverso il quale ella stessa si propone d'introdurre
l'obbligatorietà dei vaccini.
Tutte le testate
giornalistiche hanno dispensato sermoni, indugiando sulla tragedia
per ribadire la necessità delle vaccinazioni, sostenendo che con dei
genitori "migliori" (favorevoli ai vaccini) il bimbo
sarebbe sicuramente guarito dalla leucemia, pontificando sulla
necessità del raggiungimento "dell'immunità di gregge"
che avrebbe potuto salvare il bimbo, mentre così non è stato dal
momento che esistono tanti (troppi) cattivi italiani contrari ai
vaccini e pertanto idealmente responsabili di questo lutto.
Preferendo perseverare nel
nostro intendimento di tenerci al di fuori dalle scazzottate fra le
due curve di ultras, eviteremo di sottolineare il fatto che una
cospicua parte di coloro che avversano i vaccini hanno preso la
propria posizione proprio dopo avere subito o rischiato un lutto a
causa delle vaccinazioni. Così come eviteremo di ricordare che se è
vero (come hanno ripetuto i giornali) che circa l'80% dei pazienti
affetti da leucemia linfoblastica acuta ha buone speranze di
sopravvivenza, una cospicua parte di essi (ma non l'hanno detto i
giornali) avrà una vita clinicamente travagliata a causa della
chemioterapia e dei pesanti trattamenti subiti, tanto che il 25% di
loro presenterà deficit intellettivi e deficit di crescita,
sterilità e rischio di secondi tumori indotti dai trattamenti.
Ci piacerebbe porre una sola
domanda al ministro Lorenzin (impegnato a santificare il proprio
decreto legge) ed ai pennivendoli che hanno dispensato a pioggia
perle di saggezza dissertando saccentemente sulla tragedia del bimbo
di Monza: se il bimbo fosse morto a causa di un raffreddore o di una
qualsivoglia infezione (cosa possibile alla luce della patologia che
lo affliggeva) gli avrebbero dedicato almeno un trafiletto sulla
cronaca locale?
1 commento:
Sempre grazie a http://www.stefanomontanari.net/sito/, conosciuto grazie a te qualche anno fa.
Un bel contributo si trova anche su: http://ilblogdilameduck.blogspot.it/2017/05/de-lorenzin.html: purtroppo il link al film Vaxxed non funziona più.
Facciamo rete contro i nuovi dott. mengele che per denaro vogliono obbligarci ad infilare delle siringhe nella pelle dei nostri figli, in nome di presunte evidenze scientifiche che stanno tra i totem ed i tabù (come se agli "scienziati" il denaro ed il potere non facessero né caldo né freddo).
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