La
notizia campeggia sui titoloni dei giornalacci mainstream e il sito
del Corriere della Sera le dedica perfino la posizione d'onore, per
mezzo di un titolista che in tutta evidenza non conosce neppure
l'argomento, dal momento che ritiene che a Chiomonte si stia scavando
il tunnel di base del TAV e non una galleria geognostica propedeutica
all'opera, come invece sta accadendo in realtà.
Il governo dell'inciucio
avrebbe scelto la linea dura, decidendo
d'inviare in Val di Susistan 200 nuovi soldati di occupazione ed a
Torino un nuovo prefetto (di ferro) nella persona di Paola Basilone,
attuale vice capo della polizia.....
In
parole povere, la mafia del TAV decide di stringere i tempi il più
possibile, temendo che il boccone possa scivolare via, prima di
averlo addentato e si cautela per evitare qualsiasi sorpresa.
Dopo
le azioni deliranti della magistratura, volte ad incriminare decine e
decine di NO TAV, con accuse gravissime prive di qualsiasi riscontro,
dopo gli attentati "misteriosi" che negli ultimi mesi hanno
bruciato decine di mezzi movimento terra, dopo l'immenso spazio
mediatico dedicato ai piagnistei di molto improbabili "onesti"
imprenditori, ridotti sul lastrico dalla protesta contro l'alta
velocità, ecco che il più assurdo governo (pro tempore) della
storia repubblicana, decide di calare l'asso, nella speranza di
chiudere la partita.
Per
eliminare la protesta popolare contro il TAV in Val di Susa,
partecipata da decine e decine di migliaia di persone, inizialmente
si è provveduto a gasarle con i lacrimogeni al cs, sfoltendo per
forza di cose le fila, dal momento che non tutti sono disposti a
rischiare la vita e la salute per difendere la terra in cui vivono.
Ridotta la contestazione militante a qualche migliaio di
"coraggiosi", insieme al cs è entrata in campo la
magistratura, con incriminazioni farsa, perquisizioni a tappeto,
arresti, intimidazioni ed ogni altro atto che rientri nel novero
della repressione selvaggia di una protesta legittima. Con la
conseguenza di ridurre ulteriormente le fila dei "coraggiosi",
perché anche chi è disposto a rischiare la vita e la salute per
difendere la terra in cui vive, non sempre può permettersi di
perdere il lavoro con il quale sostenta la propria famiglia.
Giunti
a questo punto, la tentazione di chiudere definitivamente la partita
deve essere stata fortissima, soprattutto dal momento che è
possibile approfittare di un governo totalmente incapace d'intendere
e di volere e di un'opinione pubblica completamente inebetita.
Ecco
dunque l'infame accusa di terrorismo, gettata sulla schiena di tutti
i valsusini che da sempre si battono contro un'opera tanto devastante
e costosa, quanto priva di qualsiasi prospettiva di utilità pratica.
Ecco l'inasprimento delle leggi relative alla blindatura del
cantiere, vigliaccamente nascosto all'interno del decreto farsa sul
femminicidio. Ecco altri 200 soldati catapultati a Chiomonte, ad
occupare quel lembo di Val di Susistan che nell'immaginario
collettivo fa tanto Kabul.
Se
l'interpretazione di tutti questi segnali è quella giusta, e
l'enfasi mediatica con cui ultimamente si parla di Val di Susa
lascerebbe suppore di si, con tutta probabilità nelle prossime
settimane verrà creato il casus belli propedeutico a dichiarare
fuorilegge l'intero movimento NO TAV ed a chiudere la partita,
attraverso centinaia di arresti arbitrari e la messa al bando di
qualsiasi protesta relativa all'alta velocità.
La
mafia del TAV non ha ancora vinto, ma la sensazione è quella che
voglia provare a vincere definitivamente entro tempi brevi, passando
"sul cadavere" di tutti i valsusini che nonostante tutto
hanno deciso di non arrendersi.
2 commenti:
Faccio notare che esiste un'altra ferrovia-galleria, la Stabio-Arcisate in provincia di Varese che il governo si e'impegnato a terminare. in accordo con la Svizzera-
Ora succede che ilavori dopo essere statiiniziati, si sono bloccati, non a causa No TAV, ma semplicemente perche' durante gli scavi e' saltato fuori del materiale molto inquinante e la ditta appaltatrice non ha i mezzi economici per smaltirlo: Risultato Blocco completo dei lavori e forti proteste Svizzere, in quanto la ferrovia parte dalla Svizzera e dovrebbe essere pronta per Expo 2015.
Gli operai sono stati licenziati e gliabitanti si trovano con il territorio a soqquadro.
Perche' non mandano l'esercito a sbloccare i lavori?
Sarebbe il colmo se fra qualche anno succedesse la medesima cosa in Val di Susa!
Saluti Giovanni
L'analisi di Marco è molto appropriata; i rinforzi all'occupazione militare, la campagna denigratoria senza soste dei mass-media asserviti, il connubbio magistratura-partitocrazia-mafia-imprenditoria uniti, i fermi e gli arresti assurdi effettuati, l'intimidazione premeditata per scoraggiare la gente sono un chiaro segnale della volontà di "chiudere la partita" e di assopire la protesta nelle coscienze del popolo. Ma, come prosegue, i valsusini non si arrendono e mai lo faranno! Potranno arrestare tutti i NO TAV attualmente attivi, ma altri usciranno dall'anonimato per continuare la lotta. Come funghi velocemente usciranno dal fogliame per prendere per mano ciò che finora il movimento ha portato avanti; la resistenza continuerà e sarà sempre più agguerrita. Perchè? Perchè è una lotta GIUSTA e sacrosanta, perchè gli uomini nella loro debolezza sanno anche ritrovarsi e unirsi per contrastare l'ingiustizia e la sofferenza. Basta una scintilla e migliaia di persone troveranno quel coraggio che finora è rimasto assopito.Loro hanno paura, non dimentichiamolo!
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