Dimostrando un tempismo perfetto,
mentre all'Ucciardone venivano bruciate le intercettazioni che lo
riguardavano, Napolitano si é recato a Montecitorio per raccogliere
l'investitura in qualità di "nuovo" Presidente della Repubblica.
Per una mezz'ora buona "Re
Giorgio" ha catechizzato il parlamento, ricevendo in cambio
applausi scroscianti e sincera devozione da parte della classe
politica italiana, prostrata ai suoi piedi in un abbraccio adorante.
Affogati all'interno delle amenità
assortite che hanno dato corpo all'esercizio di retorica, Napolitano
ha inserito alcuni punti fermi che non dovrebbero dare adito a
fraintendimenti di sorta. Ha ribadito la volontà di formare un governo in tempi brevissimi....
Ha richiamato la classe politica alle
proprie responsabilità, ribadendo come le promesse fatte agli
elettori non possano in alcun modo condizionare le alleanze di
governo e le scelte politiche operate nel nome di un bene superiore.
Ha criticato la "debolezza" che fino ad oggi ha impedito ai
parlamentari di portare avanti le riforme (imposte dalla troika) con
i ritmi che ci erano stati imposti da Bruxelles. Ha "lodato"
il movimento 5 stelle per l'impegno profuso nella formazione delle
commissioni, ribadendo come però la piazza non possa in alcun modo
contrapporsi al parlamento, né la rete ai partiti, stigmatizzando la
sacralità ed intoccabilità di entrambe queste istituzioni. Ed ha
chiuso l'intervento ribadendo la necessità che partiti e movimenti
mettano da parte i propri distinguo, per varare un governo d'inciucio
senza ripensamenti di sorta.
Dopo l'ovazione finale, culminata in un
applauso degno delle migliori prime alla Scala, Napolitano si é
recato con un folto codazzo di giornalisti nel cortile, dove militari
e fanfare gli hanno tributato il dovuto omaggio di inni e marcette
d'ordinanza. Per poi recarsi con tanto di parata militare, come
previsto dalla cerimonia, all'altare della Patria, dove é stato
salutato dai caccia delle fiamme tricolori ed ha ritenuto giusto
intrattenersi con la "gente comune" lasciata filtrare
attraverso le forze dell'ordine, affinché anche la piazza (quella
buona) potesse tributargli il meritato applauso.
Tutto sommato una cerimomia veloce,
definita senza fronzoli dai giornalisti, che hanno ribadito come in
strada non ci siano state contestazioni di sorta e tutto si sia
svolto in un clima di serenità e fiducia nel futuro. L'impressione é
stata quella che la cerimonia politica ed il paese reale (eccezion
fatta per i parlamentari 5 stelle che non applaudivano e sembravano
un corpo avulso al resto del contesto) si trovassero ad albergare su
due pianeti diversi, con i giornalisti marchettari impegnati come
sempre a relazionare le vicende di uno solo, riconoscendo all'altro
una dimensione concreta, solamente nel momento in cui viene chiamato
a pagare i loro stipendi, nel nome della pluralità di pensiero e
della democrazia.
5 commenti:
Caro Marco questi non hanno anima figurarsi il cuore ...Cromwell nel 15° secolo già parlava di questi loschi figuri , leggi chiudi gli occhi e immagina questo discorso pronunciato alle nostre camere ...http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/10146-da-cromwell-allinciucio-360-anni-e-non-sentirli.html
rabbia solo rabbia .
un caro saluto faber
visto?
votare non serve a nulla...
lo dico da una vita...
l'ho detto ai grillini, agli ingroiani e a tutti coloro i quali credono nel voto come metodo di cambiamento...
lo dimostra ogni giorno la vita parlamentare che decidono tutto loro indipendentemente dal volere popolare.
chi non è in grado di capire ciò che ho scritto o è un illuso o è uno stupido con seri problemi di discernere il reale dal fantastico
lelamedispadaccinonero.blogspot.it
chiedo scusa per la mia sintassi...
quando mi arrabbio scrivo esattamente come penso XD
lelamedispadaccinonero.blogspot.it
Della determinazione di questa cricca a ignorare il potenziale della vita umana , dovremmo fare un racconto epico e una commedia .
Ma dobbiamo anche fare delle scelte tattiche per smarcarci da loro .
più che catechizzare ha mazzolato i parlamentari incapaci di eleggere un presidente della repubblica...
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