venerdì 29 agosto 2008

Le vacche inquinano come i SUV


Marco Cedolin

Il livello della disinformazione, attraverso la quale i grandi poteri tentano di suggestionare e manipolare l’opinione pubblica, continua a crescere ogni giorno, ma raramente ha raggiunto vette di demenzialità paragonabili a quelle dell’articolo comparso stamani sul Corriere della Sera a firma Danilo Taini.

Il “capolavoro” prende spunto da uno studio compiuto dall’organizzazione per le difesa dei consumatori tedeschi Foodwatch, in collaborazione con l’Istituto per la ricerca sull’economia ecologica, studio che ha inteso contabilizzare le emissioni di anidride carbonica determinate dall’agricoltura tedesca, definendole impropriamente inquinamento.
Secondo le conclusioni di questo studio “le mucche tedesche inquinano quanto i SUV e sono una vera e propria bomba climatica” fino ad oggi sconosciuta poiché “la lobby agricola è finora riuscita a tener il fatto nascosto, al contrario di quanto non hanno saputo fare acciaierie, produttori di energia, industria dell’automobile, compagnie aeree”.
Come non bastasse l’agricoltura tedesca, ma l’articolista ricorda come in maniera proporzionale questo valga per l’agricoltura di qualsiasi altro Paese, manda nell’atmosfera ogni anno l’equivalente di 133 milioni di tonnellate di anidride carbonica, poco meno di quella emessa da tutto il traffico sulle strade della Germania che ammonta a152 milioni di tonnellate”.
Le vacche inoltre, a differenza delle automobili, non possono essere munite di catalizzatori e filtri antiparticolato, ragione per cui in futuro la situazione sarà destinata a peggiorare ulteriormente.
“Produrre un chilo di carne bovina con metodologie intensive equivale, in termini di emissioni, a un viaggio di 70,6 chilometri in utilitaria. Ancora peggio se il chilo di carne è prodotto con metodologia biologica in quanto equivale a 113,4 chilometri. Un chilo di formaggio emette quanto un’auto che viaggia per 71,4 chilometri.
Prima della chiusa che ventila la proposta di mettere una “tassa ecologica” sulla carne e sul latte, nell’articolo si mette in evidenza come oltre all’uso di fertilizzanti, di diserbanti e di pesticidi il risultato sia determinato anche dalle emissioni corporee dei singoli animali che emettono costantemente metano, un gas serra 23 volte più potente dell’anidride carbonica.

Ho definito questo articolo un vero e proprio capolavoro della disinformazione poiché in esso ritroviamo praticamente tutte le tecniche normalmente utilizzate per fuorviare l’opinione pubblica, l’utilizzo di dati opportunamente estrapolati dal loro contesto, la creazione di confronti fra entità che non sono confrontabili fra loro, l’inappropriato uso dei termini per suggestionare il lettore, l’omissione calcolata delle più basilari evidenze scientifiche, la “criminalizzazione” di alcuni soggetti (vacche ed agricoltura) creata per rendere più accettabili altri soggetti (acciaierie, produttori di energia, industria dell’auto, compagnie aeree) il cui operato è da sempre considerato ambientalmente criminale.

Il confronto fra le vacche ed i SUV è ridicolo, in quanto le vacche potranno anche emettere gas serra, ma a differenza dei SUV non emettono particolato, polveri fini ed ultrafini, idrocarburi e un’altra dozzina di sostanze cancerogene, della cui esistenza gli estensori dello studio fingono di essere all’oscuro. Le acciaierie, le industrie, le centrali che producono energia, le auto e gli aerei, oltre ad emettere anidride carbonica inquinano pesantemente emettendo nell’ambiente una enorme quantità di sostanze nocive che deteriorano lo stato della biosfera e pregiudicano la salute umana, ma per l’articolista tutte queste sostanze non esistono.
Grazie a questi artifizi il lettore sarà indotto a credere che l’agricoltura inquini quanto (e come) il traffico stradale, mentre non è così. Che un chilo di carne inquini quanto (e come) un’utilitaria che compie 70,6 km mentre non è così. Che un chilo di carne prodotta biologicamente (a causa dei fissati del cibo naturale) rappresenti un vero delitto inquinando quanto (e come) 113,4 km di un’auto mentre non è così. Che un chilo di formaggio inquini quanto (e come) 71,4 km della solita auto, mentre non è così.
Arrivato alla fine dell’articolo chi legge sarà portato a ritenere tutto sommato giustificabile l’introduzione di una nuova tassa (naturalmente ecologica) sulla carne e sul latte, anziché sulle acciaierie, le industrie e le centrali energetiche, dal momento che per migliorare lo stato di salute del pianeta in fondo è molto più semplice ed ecologico eliminare le vacche piuttosto che le ciminiere.

Per chi vuole godere della perla originale: http://www.corriere.it/esteri/08_agosto_28/vacche_tedesche_inquinanti_aae9817a-750c-11dd-b47d-00144f02aabc.shtml

11 commenti:

Clanity184 ha detto...

Condivisibile la critica all'articolo beotico del Corriere, ma credo che sulla questione degli animali da allevamento ci sia dell'altro da sottolineare: http://clanity184.blogspot.com/2008/05/o-la-carne-o-la-benza.html

Anonimo ha detto...

Devono rifare Jhonny Stecchino:
"il problema di Palermo sono le vacche".

Ormai se non paragoni qualunque cosa col traffico, sei out, nei media non lavori....
il corriere è zeppo di fantasisti, in primis gli editorialisti.

ricordo Romano a "la zanzara" chiedere con ampia retorica: che concetto di futuro hanno questi che comprano un metro quadro di terra per impedire la tav in val susa?

Sono straordinari.

Seriamente Marco,
per la carne suggerisco filiera corta, e allevamenti biologici (sapere cosa ha mangiato l'animale e come ha vissuto)
e non più di due volte a settimana, comprando direttamente in azienda una volta al mese.

La gran parte dei cereali nel mondo sono coltivati per alimentare allevamenti intensivi e a lungo andare per il sistema-Terra sono insostenibili (per la sicurezza alimentare, non per le balle che racconta il corriere).
Tutte cose che GP spiega benissimo nel suo sito.
Non è la quantità di cibo il problema ma la sua distribuzione.

Da romagnolo non sarò mai vegetariano, ma con la carne non bisogna esagerare.

Chi mangia da McD e i lavorati della carne in genere, lo fa a suo rischio e pericolo.

Suggerisco un bellissimo libro di Carlotto sul tema alimentazione:
"Mi fido di te"

Ciao!
Roberto
www.buonsenso.info

Anonimo ha detto...

Al sig. Danilo Taini questa sera per cena servirei nel piatto un bel cilindro da suv a mo' di ossobuco, contornato con un paio di candele che fanno tanto "nouvelle cuisine": evito di scrivere dove gli servirei il pistone facente funzione del dolce, perchè sarebbe molto poco politicamente corretto...

Scherzi a parte, se l'informazione giornalistica non fosse in mano a degli imbonitori da fiera, sarebbe auspicabile qualche bell'articolo sui vantaggi salutistici, economici ed ambientali della dieta vegetariana, e qualche inchiesta sulle terrificanti condizioni di vita degli animali negli allevamenti intensivi, ma da certi venditori di caciotte andate a male sarebbe davvero pretendere troppo...
Ciao Marco e continua sempre a pescare queste bellissime perle!
Maurizio
www.europadeipopoli.org

marco cedolin ha detto...

Clanity,
sono pienamente d'accordo con te, lo spirito del mio pezzo era unicamente quello di mettere in evidenza i sistemi atraverso i quali si usa la disinformazione per plagiare l'opinione pubblica e tradurne il pensiero nella direzione voluta.

La questione animali da allevamento è molto complessa e meritevole di approfondimento, come dimostra l'ottimo articolo di cui ti ringrazio di avere postato il link.

Un caro saluto
Marco

marco cedolin ha detto...

Ciao Roberto,
Credo che fra noi che abbiamo comprato un metro quadro di terra per impedire il TAV in Val di Susa esistano molti modi di pensare al futuro, pur essendo tutti concordi nel volerlo avere, un futuro. Chi il TAV tenta di costruirlo sa benissimo che nel caso si prosegua su questa strada non ci sarà un futuro, ma preferisce riempirsi le tasche senza pensare al poi :-)

Venendo alla parte seria devo darti ragione su tutta la linea, anche io non sono vegetariano, ma condivido il fatto che occorra evitare un consumo spropositato di carne.

Un abbraccio
Marco

marco cedolin ha detto...

Caro Maurizio,
ho dovuto aspettare 4 mesi e mezzo un tuo commento ma devo ammettere che ne è valsa la pena:-)

Condivido quello che dici, ma non credo si riuscirà mai ad ottenere corretta informazione dai figuri che popolano la grande stampa nel nostro Paese.
Giornalisti che parlano degli animali come anzichè di esseri viventi si trattasse di autovetture e ritengono che l'inquinamento inizi e termini con la co2 idfficilmente riusciranno ad esperire qualcosa di meglio.

Grazie per la visita.
Un caro saluto
Marco

Anonimo ha detto...

Ho paura...L'altra settimana ho passato tre giorni con la dissenteria,avrò prodotto qualcosa come 500 quintali di anidride carbonica,la gatta non mi miagola più...Sto aspettando il gabelliere che mi applicherà la nuova tassa e,qui sta la paura,la marmitta catalitica,una prece!!!

E' una vita che sento bufale esposte come fossero verità assolute.Il mio pensiero fisso è che si sono appropriati delle nostre esistenze facendoci credere che lavorano per il nostro bene.Partendo dai politici che si sono dati una definizione ( dx, sx, centro e mix di centro con dx e sx )per cui noi popolo bue ci siamo divisi e si sa :" chi divide ,impera ".Chiaro che le varie lobby cercano di tirare la famosa acqua al loro mulino.Non vorrai mica rinunciare alle tue comodità ottenute con la privazione del tuo tempo e l'eterna schiavitù per il mantenimento delle suddette comodità ? Il naturale è sporco,faticoso,ti fa vivere meno,pensa al vantaggio di vivere trecentoventianni lavorandone trecentodiciannove.Riprendiamoci la vita se ne siamo ancora capaci,probabilmente vivremo "solo" cento anni ma forse non saranno cento anni di galera.
Un abbraccio
Mariano

marco cedolin ha detto...

Caro Mariano,
i tuoi commenti sono sempre favolosi!

Un abbraccio anche a te
Marco

shuimacro ha detto...

L'articolo è idiota come l'ex giornale serio che lo pubblica. Ma i consumi odierni di carni e latte bovini sono demenziali e altamente antieconomici, distruttivi per l'acqua, l'ambiente in toto e pure la salute media occidentale - e i cinesi ci imiteranno presto. Non a caso il modello di consumo demenziale arriva dai campioni del "Progresso" e della democrazia veloce d'oltreoceano. Loro saranno i primi ad andar sotto, a noi la scelta tra seguirli, in politica come nello stile di vita, consumi e dieta, o cominciare a pensare con la nostra testa, e sovraccaricare meno la pancia, in quantità e qualità.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Concordo in pieno con il commento di Mariano.Certo pensare che una vacca possa inquinare come un Suv...Sarebbe veramente ora di aprire gli occhi, iniziare a ragionare con la propria testa mettendo a frutto esperienze empiriche. La mia prima domanda fin dal titolo del tuo articolo è stata: " Come fanno animali derivanti da processi evolutivi naturali, a inquinare come ciò che in natura non è mai esistito se non per mano umana (quindi con tutte le manipolazioni chimiche o via dicendo)? Questa domanda, mi ha fatto molto piacere perchè significa che il processo endogeno di disintossicazione, sta portando i suoi frutti. Ma come dice Mariano, lavoriamo trecentodiciannove anni per intossicarci e vivere costantemente in galera. Questo sembra essere il maggior progresso del quale l'uomo è capace.
Un caro saluto
Marco.

marco cedolin ha detto...

Shuimacro,
condivido le tue osservazioni che non fanno una piega.
Tocca a noi (o almeno a chi di noi è ancora in grado di discernere le cose con un minimo di obiettività)decidere se gettarsi nel burrone scimmiottando gli americani anche nel lor ultimo volo o iniziare a ragionare con la nostra testa.

Caro Marco,
molto bella, come quella di Mariano, anche la tua riflessione, amara ma estremamente aderente alla realtà, lasciando un piccolo spazio alla speranza che in fondo qualcosa forse sta iniziando a cambiare.

Un abbraccio
Marco