martedì 15 luglio 2008

Il colpo di spugna

Marco Cedolin

E’ arrivato dopo 7 anni il verdetto del tribunale riguardante le gravissime violenze compiute dalle forze dell’ordine nella caserma di Bolzaneto, adibita ad una sorta di carcere provvisorio durante il G8 del 2001 a Genova e si tratta senza dubbio di una vergogna che andrà a sommarsi alle tante vergogne affastellate una sull’altra a comporre una delle pagine più buie della storia recente del nostro Paese.
Una pagina che racconta l’infernale calvario di centinaia di giovani inermi picchiati, insultati, umiliati, costretti ad inginocchiarsi nell’urina dei cessi, fatti abbaiare come cani, rapati e sottoposti ad ogni genere di sevizia fisica e morale da parte di aguzzini che vestivano una divisa e avrebbero dovuto essere al servizio di uno Stato democratico.

La sentenza arrivata dopo 11 ore di camera di consiglio ha accolto solo in minima parte le richieste dell’accusa, condannando solamente 15 dei 45 imputati a 24 anni di carcere contro gli oltre 76 chiesti dai magistrati Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati, senza oltretutto contestare il reato di tortura da momento che non esiste nel nostro ordinamento giuridico in spregio perfino alla convenzione ONU in materia di diritti dell’uomo. Grazie alla prescrizione e all’indulto nessuno dei condannati naturalmente andrà in galera e “l’incidente” si chiuderà con un risarcimento economico di circa 70.000 euro ad ognuna delle 209 vittime accertate.
L’esito del processo, per molti versi scontato, non stupisce più di tanto in un Paese come l’Italia dove chi si trova dalla “parte giusta” gode da sempre della libertà di delinquere, a partire dalle più alte cariche dello Stato la cui immunità risulta perfino garantita per legge.
Giovedì prossimo sono attese le richieste di condanna dei pm al processo per la sanguinosa irruzione della polizia nella scuola Diaz, definita un’operazione di “macelleria messicana” perfino dall’allora vicequestore Fournier, ma con tutta probabilità anche quella triste vicenda, facente parte della stessa pagina buia andrà incontro ad un epilogo non molto differente da quello di Bolzaneto e ci ritroveremo a scrivere un nuovo capitolo di vergogna, destinato a scolorare nel tempo ammonticchiato sopra a tutti gli altri.

3 commenti:

Roberta da Sydney ha detto...

Caro Marco,
Questa sentenza e` lo specchio di un Paese marcio dove l'ingiustizia e` la regola.
Ormai la sindrome da deficienza denominata anche sindrome di berlusconi, e` dilagata e non fa altro che mietere vittime, senza avere un occhio di riguardo per chicchessia .... di destra, o di sinistra, o di centro, o di centro-sinistra, o di centro-destra, o di qualsiasi direzione ci si voglia inventare (che so centro-sindestra o centro-destristra). E' una malattia cosi` contagiosa che se ne salveranno in pochi.
Ormai giudici imparziali sono rimasti solo i parlamentari, i partiti e chi li ha avallati a stare sullo scranno, cioe` gli italiani quasi tutti, ipnotizzati da tette, culi e fede (scegli tu se emilio o cattolica, tanto non c'e` differenza sostanziale). Ultimamente, poi, ipnotizzati anche da nanni (non ho detto nani, che pure fanno la loro parte) e dalla finocchiaro che, giustamente, sono considerati menti superiori (a chi?).
I normali giudici indaganti sul malaffare (che maligni! quello non e` malaffare, ma buonaffare: non c'e` affare migliore) non si possono lasciar lavorare (vedi la Forleo e De Magistris), non si puo` lasciarli fare quel lavoro che credevano fosse il loro e che, invece, spetta ai giornali, a chi li legge e a chi li scrive (of course) e a chi li paga profumatamente perche` restino ossequianti di fronte al potere dei soldi.
Per fortuna della Forleo e di De Magistris i manicomi sono chiusi da tempo in Italia, altrimenti sarebbero la` tutti e due con camicia di forza e bavaglio e, per essere generosi, anche con catena alle caviglie.
La vergogna, ormai, non e` piu` quella di essere ladro, mentitore e truffaldino: la vergogna e` essere giudice! La vergogna e` essere un Grillo (non vespa), essere Sabina (non paolo).
Sono stanca di leggere che la Magistratura e` una volta rossa e un'altra nera: perche` non la mettono in un frullatore cosi` da tirarne fuori una rosa? Magari rosa shocking?
Caro mio diceva una vecchia canzone: "Buongiorno tristezza! amica della mia malinconia! La strada la sai ... e` quella che era un di'............Democrazia"
Ciao

marco cedolin ha detto...

Cara Roberta,
credo che la parola "vergogna" sia l'unica adatta a fotografare questo disgraziato Paese.

Ciao
Marco

Ferro e Seta ha detto...

Non ci sto a crescere mio figlio in una Nazione allo sfascio.
Con le manifestazioni e le raccolte di firme abbiamo "bussato delicatamente" sulle spalle di chi potrebbe (dovrebbe, per l'esattezza) fare qualcosa per questo disgraziato paese, ma queste persone sono sorde ai richiami "delicati". Occorrerà richiamare la loro attenzione bussando sulle spalle con un badile???