Marco Cedolin
Doveva trattarsi di una serata di gala per i candidati dell'Unione di centrosinistra alle elezioni primarie di domenica, ospiti in prima serata del programma Alice nel paese delle meraviglie, condotto su Rai due dall'inappuntabile e pacata Anna La Rosa.
Si trattava di un'occasione per confrontarsi, esponendo ciascuno la propria bozza di programma politico, in un'ottica costruttiva come si conviene fra alleati uniti e coesi.
Qualcosa invece non ha funzionato, anzi ad essere precisi a funzionare sono state davvero pochissime cose ed il telespettatore si è trovato ad osservare un penoso siparietto, condito da tensione, insulti e palpabili imbarazzi, quasi si trovasse su blob.
Romano Prodi e Fausto Bertinotti, i due candidati più accreditati al successo nelle votazioni di domenica, avevano in verità preventivamente defezionato il programma, lasciando il proscenio ai cinque candidati minori, in ordine sparso Pecoraro Scanio presidente dei Verdi, Antonio Di Pietro leader dell'Italia dei valori, Ivan Scalfarotto candidato indipendente, Clemente Mastella leader dell'Udeur e Simona Panzino rappresentante del movimento dei "senza volto".
Il fattaccio è accaduto durante un collegamento con il vice ministro Adolfo Urso che parlava da Montecitorio. La Panzino che gli aveva appena rubato la parola e stava interloquendo sul problema degli sfratti agli anziani si è improvvisamente alzata in piedi come tarantolata indicando in direzione del pubblico dove era in atto una sorta di collutazione fra un collaboratore della stessa Panzino ed alcuni uomini del personale di studio.
Nell'evidenza che il caos era prossimo a degenerare il contatto video veniva tempestivamente sospeso ed i telespettatori si ritrovavano dinanzi prima ad una tanto imprevista quanto non richiesta pausa pubblicitaria, poi ad alcuni minuti di filmati di repertorio.
Stemperata almeno apparentemente la tensione il collegamento riprendeva ma nello studio mancava la presenza di Clemente Mastella il quale aveva abbandonato la trasmissione, subordinando la propria permanenza alla richiesta che fosse cacciata dalla trasmissione la candidata Panzino.
La conduttrice Anna La Rosa, visibilmente tesa ed imbarazzata si profondeva in scuse sia nei confronti dei telespettatori che degli ospiti, ma il clima di tensione continuava a restare l'unico vero protagonista fino alla fine della trasmissione.
Le bozze di programma illustrate dai candidati si manifestavano per molti versi antitetiche l'una rispetto all'altra ed anche riguardo alla priorità da dare ai vari problemi del paese si denotava un'evidente distonia di vedute, quasi ci si trovasse di fronte non a membri di una stessa coalizione, bensì a diverse fazioni politicamente contrapposte fra loro.L'unico argomento riguardo al quale si riscontrava perfetta consonanza era l'appello, proferito da tutti i candidati in maniera quasi ossessiva, ad andare a votare numerosi, un appello dal quale traspariva chiaramente più la paura di una defezione di massa dei cittadini dalle urne, piuttosto che la convinzione nelle proprie parole.
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