Marco Cedolin
Finalmente oltre alle elezioni sono finiti anche i ballottaggi. Mentre arriva la canicola, a ricordarci che siamo oramai in piena estate, ogni problematica sembra miracolosamente ricomporsi, onde permetterci di andare in vacanza sereni, senza altro pensiero che non sia quello di fuggire verso i mari o i monti, alla ricerca del refrigerio e della serenità perduta.
Silvio Berlusconi senza dubbio ha subito una sconfitta cocente, peraltro prevedibilissima dopo due anni di malgoverno portato avanti in maniera artigianale, insieme alla congrega d'incompetenti, scelti a sua immagine e somiglianza.
Una sconfitta nei numeri comunque molto meno devastante di quanto fosse lecito attendersi da parte di elettori che vivono in un paese che versa ormai in stato di completo sfacelo.
Così nonostante la debacle il cavaliere dell'informazione resta tranquillamente in sella e può apprestarsi a malgestire, con la capacità che ormai conosciamo, i prossimi due anni, con l'unico problema di dover ricomporre le beghe all'interno della maggioranza. Un problema tutto sommato piccolo piccolo per chi deve rapportarsi con i propri “sudditi-alleati”che sono ben consci di non avere alcun futuro, se non quello di restare aggrappati al condottiero in doppiopetto.
L'Iraq finalmente è tornato ad essere uno stato sovrano, si tratta di una democrazia figlia di un rapporto osmotico derivato da quella americana e non del responso di libere elezioni, ma questa in fin dei conti è una realtà di scarsa importanza.
Ciò che conta è che adesso gli iracheni hanno un governo costituito da membri della propria razza, membri che magari negli ultimi anni hanno prestato servizio presso la Cia, membri non molto amati dalla popolazione che quando può li induce a passare a miglior vita, ma non si può cercare sempre il pelo nell'uovo.
L'importante è che ogni problematica tenda a ricomporsi, c'è già l'afa canicolare a turbare le notti dei consumatori che nei prossimi due mesi saranno chiamati a spendersi in weekend e vacanze, senza risparmiare neppure una briciola dell'amor patrio che brucia loro dentro.
Le beghe elettorali sono passate, l'Iraq è di nuovo (anzi per molti finalmente) un paese libero che vive in pace, gli ostaggi italiani sono finalmente tornati a solcare il suolo natio, le scimitarre smetteranno come per miracolo di decapitare le teste degli infedeli, del problema palestinese non si parla ormai da tempo, la produzione industriale sta conoscendo un mirabolante incremento da quando sono iniziate le esportazioni su Marte, le ipotesi di recessione ingenerate dalla fantasia dei pessimisti sono solo inutile chincaglieria da gettare dietro le spalle, quando ci si ritrova in coda, fra le lamiere gommate, in mezzo all'autostrada.
Ed ecco che i giornali e la TV potranno ricominciare a parlare di fitness, delle diete dimagranti per ritrovare un fisico perfetto, riappariranno gli esperti dagli sguardi imbolsiti che dispenseranno con estrema competenza consigli su ogni cosa: combattere l'afa? Basta bere molto e non uscire di casa, se poi si possiede qualche rudimento da fachiro è consigliabile ridurre anche le pulsazioni cardiache…la forma fisica? La dieta mediterranea è la miglior panacea contro ogni inestetismo, compresi quelli della cellulite…viaggiare sicuri? Basta seguire le regole del nuovo codice, viaggiare allacciati al sedile, restare ordinatamente in coda, fermarsi a guardare l'orsa maggiore, con il giubbottino arancione addosso dopo ogni ora di viaggio, non essere stanchi, ascoltare radio maria e naturalmente non dimenticarsi di bere molto.
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