martedì 5 luglio 2011

Assassini della verità, ma pacifisti quando serve

Marco Cedolin
Chi ha avuto lo stomaco per riuscire a farlo, ha potuto godere in questi ultimi due giorni, della rappresentazione scenica “mandata in onda” dai media mainstream riguardo alla grande manifestazione  NO TAV di domenica 3 luglio in Val di Susa.
Dal fiume d’inchiostro dispensato a profusione e dal ragliare querulo dei mezzibusti in TV, tutti i lettori e gli ascoltatori che fossero stati all’oscuro dell’argomento, avrebbero potuto purtroppo cogliere solamente un vasto campionario di amenità assortite, finalizzate a rinchiuderli a doppia mandata all’interno dell’oscurità pregressa.
Non una testata o un TG che abbia ritenuto giusto contestualizzare quello che stava accadendo in Val di Susa, magari tentando di spiegare per quale ragione da 20 anni gli abitanti di una valle alpina stiano portando avanti una lotta che impegna le loro giornate e le loro notti, a detrimento degli affetti, della salute e del portafoglio.
Non una testata o un TG che si sia soffermato sui numeri straripanti di un corteo che raccoglieva aderenti da ogni angolo d’Italia e anche dall’estero, a dimostrazione di come sempre più persone stiano prendendo coscienza del senso di una lotta che riguarda gli interessi di tutti.
Non una testata o un TG che abbiano “posato gli occhi” sulla moltitudine eterogenea dei manifestanti, che comprendeva tutte le classi sociali, tutte le fasce d’età, tutte le sensibilità politiche, unite per l’occasione in un percorso comune che pennivendoli e cantastorie non sono assolutamente stati in grado di cogliere….

In compenso tutti i giornali e le TV, che quotidianamente tacciono in merito ai massacri compiuti dai nostri soldati in Libia ed in Afghanistan, per ordine di Washington, che fingono sistematicamente di dimenticare che l’Italia è un paese in guerra, che domenica non hanno visto le forze dell’ordine tirare pietre dai cavalcavia (nonostante in rete esistano filmati a profusione che documentano l’accaduto) e non si sono accorti dei poliziotti che lanciavano i lacrimogeni ad altezza uomo , colpendo in faccia i manifestanti, e non sono a conoscenza del fatto che in Val di Susa i cittadini sono stati gasati con un gas tossico vietato dalla convenzione di Ginevra (mentre in rete la cosa è documentata da almeno una settimana), e si sono scordati di raccogliere le testimonianze dei feriti, torturati dalla polizia prima e dopo il ricovero in ospedale, ed erano voltati dall’altra parte quando qualche teppista in divisa defecava sulle tende  del campeggio, o dormivano mentre il camper del movimento NO TAV veniva dato alle fiamme , e si appisolavano di fronte agli anziani che non respiravano e alle ragazzine che vomitavano in mezzo al gas.
Si sono scoperti improvvisamente pacifisti, scandalizzati e intrisi di “genuino” stupore, di fronte alle orde di black block che a loro dire avrebbero assalito selvaggiamente le forze dell’ordine, barricate da tutto il giorno all’interno di un fortino inespugnabile.
Pacifisti pronti, solo allora, a condannare fermamente qualche microgrammo di violenza, sopraggiunto come conseguenza delle tonnellate che erano passate dinanzi ai loro occhi quando pacifisti ancora non erano. Unici veri black block dell’informazione (gli altri allignano solamente nella fantasia della “buona stampa”) pronti ad assassinare la realtà per il tozzo di pane pietosamente lanciato dal padrone.
Pacifisti per una notte, passata a scrivere articoli spazzatura e montare servizi che trasudano vergogna, con l’intento di produrre indignazione nell’opinione pubblica ed incanalare il dissenso laddove esso non possa nuocere. 

E dal giorno dopo nuovamente guerrafondai, o ciechi, o colpiti da paralisi cerebrale, quando la vera violenza meriterebbe di essere raccontata.

14 commenti:

Flavio ha detto...

Hai detto bene... chi ha avuto "stomaco".
Ormai il re è talmente nudo che fa ribrezzo anche il guardarlo altroché "stomaco" ci vuole...

Anonimo ha detto...

dai ragazzi tenete duro, sono sicuro che tra un pochino , la nato verrà a trarvi d'impaccio, come popolazione ingiustamente massacrata da uno stato autoritario, ps vi consiglio di tirare fuori qualche cadavere dai cimiteri , e di sotterrarlo a pelo di terra,vedrete che velocirete il tutto. pietro

Anonimo ha detto...

La storia ricorda che nel lontano passata l'isola di Procida (o Pantelleria non ricordo bene) stava per essere invasa dai saraceni e gli abitanti non sapendo piu' cosa fare, si rivolsero all'Arcangelo Michele , presero una statua del medesimo e la portarono fuori dalla basilica e pregarono. Si alzò improvvisamente un vento fortissimo che fece andare a picco diverse navi ancorate al porto (si conserva ancora un'ancora delle medesime) e i restanti saraceni alzarono le ancore e fuggirono terrorizzati. Consiglio ai valsusini di fare lo stesso e qualcosa di imprevisto potrebbe succedere, la Fede può dove l'uomo non può e la storia insegna.

Alberto ha detto...

Giornali scandalosi.

Italo Romano ha detto...

Ciao Marco,
come spesso accade condivido il tuo pensiero e i tuoi scritti.
Sei un grande!
Grazie di cuore...
Italo Romano

kromikrom ha detto...

Ciao Marco, ottimo articolo, solo sul web ci possiamo informare ormai, viene il voltastomaco leggere e vedere notizie sui giornali e tv. E' una vergogna questo Stato, e non solo il nostro, che di democratico non ha più nulla.
Saluti

Anonimo ha detto...

Ormai sappiamo tutti che da tempo immemorabile l'informazione ufficiale cd "libera" (come pure quella asservita al potere costituito), racconta i fatti con spudorata faziosita`.

Per cui cio` che tu Marco ci racconti assume una valenza particolarmente preziosa.

Quello che vorrei sapere da te che sei sempre in prima linea e` una precisazione che non ho ancora trovato nei tuoi recenti articoli, e cioe` se domenica scorsa (3 luglio) vi erano veramente degli infiltrati (black block, individui maneschi dei centri sociali, contestatori stranieri di professione, anarchici violenti di vario tipo, ecc.) e da dove proveniva tutta quella mercanzia bellica che hanno mandato in onda le Tv con il relativo commento del capo delle forze dell'ordine.

E` chiaro che la (eventuale) presenza di quei facinorosi e la mancata presa di distanza da parte del vero e genuino movimento NO-TAV puo` far pensare che la ciurma bellicosa, le cui gesta sul campo sono state riprese dalle telecamere, sia servita ai capi dei dimostranti onesti per calcare la mano sulla ferocia dei poliziotti.

Potresti essere piu` esplicito su questo argomento?

Un abbraccio.

-- Michele

P.S.
Voglio precisare che questa mia rischiesta non ha alcun secondo fine e che, per quanto riguarda lo sciagurato progetto TAV, non sto assolutamente dalla parte di chi lo vuole realizzare contro la volonta` dei Valsusini i quali, per intere generazioni, hanno dedicato la propria vita e i propri affetti a quelle terre.

OrestePiotto ha detto...

vomitevole il comportamento di stampa e poltici ,mentono sapendo di mentire .Credo che da un punto di vista di comicita il massimo lo ha raggiunto ieri repubblica quando ha descritto i cacciatori di saeegna che scendevano dalla ramat,i toni erano da guerra el viet.nam giungla e guerriglieri serpenti e block-block peccato che i trovavano sul sentiero GTA.se non fosse successo tutto quello che e successo ci serebbe da rider

marco cedolin ha detto...

Grazie a tutti per commenti e riflessioni.

Caro Michele,
in tutta sincerità, domenica 3 io non ho visto black block, nè fra noi, nè infiltrati dalla polizia.
C'erano qualche migliaio di ragazzi, della valle e non, un poco più organizzati di chi come me non aveva nè un casco, nè una mascherina, che quando le forze dell'ordine per prime hanno iniziato a gasare la gente e sparare lacrimogeni in faccia, hanno reagito con quello che si poteva trovare, qualche pietra e qualche bastone.
Mi sento di ringraziare sentitamente quei ragazzi, che hanno difeso tutti coloro che per ragioni di età o di capacità, non potevano difendersi ed erano impegnati a tentare di respirare o a vomitare.

Dove la questura abbia preso la mercanzia bellica da mostrare in TV sinceramente non lo so, probabilmente è stata traghettata come le molotov della Diaz da qualche magazzino.

Un abbraccio anche a te!

Info Consapevole ha detto...

Mass media di regime,politicanti e company hanno dato e stanno dando solo le versioni di comodo,cioè quelle delle varie questure,focalizzando tutta l'attenzione del cittadino medio su presunte "infiltrazioni" di black block ecc,facendo così comodo a chi vuole la TAV,cioè affaristi,lobby varie,mafie ecc.Sullo spauracchio black block se vi interessa date un'occhiata a un mio scritto http://informazioneconsapevole.blogspot.com/2011/07/criminalizzazione-del-dissenso-lo.html

Anonimo ha detto...

Alla cortese attenzione dei MaroniCasiniFassino et altri:

http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_centrale_controllo_amm_stato/2008/delibera_25_2008_g_relazione.pdf

e adesso i Partiti quand'è che si vanno a nascondere?

07 Luglio 2011. Incredibile: la Corte dei Conti dice NO TAV.
1) l'opera è caratterizzata da CARENZE metodologiche del PROCESSO DECISIONALE che hacondotto all'adozione della complessa operazione: NESSUNO studio di fattibilità attendibile aveva quantificato la VANTAGGIOSITA' di tale operazione rispetto al sistema creditizio tradizionale per realizzare gli investimenti
2) emergono elementi di forte rischio dai rapporti negoziali attivi e soprattutto passivi ereditati dallo Stato: complesse clausole finanziarie PENALIZZANO spesso la parte PUBBLICA
3) è IMPOSSIBILE acquisire... alcun riferimento utile a calcolare nel tempo la distribuzione dei costi e dei benefici tra le generazioni di utenti e contribuenti interessati
4) l'opera PREGIUDICA L'EQUITA' INTERGENERAZIONALE, caricando in modo sproporzionato su generazioni future (si arriva in alcuni casi al 2060) ipotetici vantaggi goduti da quelle attuali.
5) i contratti attuativi si basavano su stime di flussi e di ritorni economici dell'opera non solo ALEATORI, ma anche IRREALISTICI e sostanzialmente INESISTENTI..."

(segnalazione di manuela bellandi)

Luka78 ha detto...

Dal sito Disinformazione.it:

Quanto costa la TAV Torino-Lione

P.S.
Sì, Marco, anche a me tutta quella mercanzia esposta dalla forze dell'ordine, ha fatto venire in mente la medesima conferenza stampa di luglio 2001, il giorno dopo l'irruzione nella Diaz.

Il parallelismo è automatico, come anche la caduta di braccia di fronte ad un sistema ( quello italiano ) che, anche grazie alla poca memoria della gente, tratta le persone da dementi. Sempre le stesse frasi, sempre gli stessi atteggiamenti e, come nel caso della conferenza post-manifestazione No-Tav, le stesse conferenze con esposizione delle "armi da guerra".

Per quanto concerne i black-bloc, mi verrebbe da dire...

...BLACK-BLOC: SE NON CI FOSSERO, BISOGNEREBBE INVENTARLI.

Simone ha detto...

Marco i tuoi commenti sono al solito preziosi.
Importantissima in particolare la parte in cui ribalti il ruolo di quelli che sono stati definiti black block e che invece sarebbero i volenterosi della manifestazione, quelli che, di fronte all'assalto della sbirraglia, hanno avuto il coraggio di opporsi.
Dato che credo a Marco più che a mille altre testate che potrebbero pagarmi, deduco che il livello di mistificazione dei ns media ci toglie ogni diritto a considerarci il centro del mondo, come Occidente.

Anonimo ha detto...

Ciao Marco.
Apprezzo totalmente la vostra lotta. Io ho fatto la mia iniziando a non pagare più questo stato per non sentirmi complice di quello che sta facendo e che anche tu stai mettendo in evidenza.
Se lo ritieni necessario, vengo su e vi faccio un brevissimo corso istruttivo sull'uso degli specchi ustori. 30 persone allenate e affiatate con ognuno uno specchio quadrato di 30 cm di lato, con l'aiuto del sole, ed anche da molte centinaia di metri, possono bruciare qualsiasi cosa, compresi gli autisti dei mezzi militari anche se sono in cabina e dietro ad un vetro blindato.
Quindi ruspe e le loro gomme o serbatoi, gente in divisa, strutture in legno o plastica, antenne...
Se vi va, chiamatemi.