In
Spagna arrivano 30 miliardi di euro di "aiuti" europei, ma
contrariamente a quanto viene lasciato intendere nell'immaginario
collettivo, non sono destinati agli spagnoli, ma alle banche che ne
hanno estrema necessità per calmierare temporaneamente la propria
fame bulimica. I cittadini spagnoli in compenso stanno intascando
anche loro i propri miliardi, ma purtroppo non si tratta di euro,
bensì di bastonate, sia in senso metaforico che in quello letterale
del termine.
Il
senso metaforico alligna nella nuova manovra lacrime e sangue da 65
miliardi di euro, varata dal premier Rajoy per compiacere la BCE e le
banche di cui sopra. Quello letterale nei pestaggi selvaggi (stile G8
di Genova eVal di Susa ) dispensati dalla polizia nei confronti dei
minatori che protestano per i difendere i propri sacrosanti
diritti....
La
manovra imposta dalla BCE, prevede una lunga serie di "doni"
per il popolo spagnolo, i più significativi dei quali saranno il
taglio delle tredicesime e delle ferie dei dipendenti pubblici e
l'aumento di 3 punti percentuali dell'IVA che dal 18% sale al 21%.
Le
cariche, i pestaggi selvaggi e gli assalti , durante i quali la
polizia non ha lesinato nell'uso dei proiettili di gomma, provocando il ferimento di oltre 50 manifestanti, hanno
seguito un copione che in Italia conosciamo bene e si basa sul
soffocare nel sangue qualsiasi accenno di protesta popolare, a
prescindere dalle motivazioni che la sostengono.
La
nuova Europa continua ad avanzare a grandi passi, con le sue parole
d'ordine ormai divenute di una chiarezza adamantina. Smantellamento
di qualsiasi sovranità nazionale, totale sudditanza al sistema
bancario, progressiva eliminazione del welfare e dei servizi al
cittadino, creazione di una sempre più ampia fascia di
disoccupazione che possa contribuire ad aumentare il dumping sociale,
eutanasia dei diritti e repressione feroce di ogni protesta che possa
intralciare il cammino intrapreso.
Avanti
così, greci, portoghesi, irlandesi, italiani, spagnoli, un futuro
radioso vi attende tutti e nel caso le sorti progressive non
risultino radiose come era nelle vostre aspettative, accontentatevi
della prospettiva di avere un futuro, un giorno di questi qualche
riforma potrebbe anche decidere che in fondo non ne avete diritto.
6 commenti:
Il binario è oramai disegnato e il Treno delle Genti Europee è in piena corsa verso il fine corsa chiamato Guerra Civile.
Non arriverà a breve, ma ci stiamo arrivando: i fatti sono lì a dimostrarlo e nascondere la testa nella sabbia per i politici italiani e per gli italiani (ma anche per gli spagnoli, i greci, i tedeschi, i francesi) servirà solo a non fare i conti con la realtà, ma non ad evitare quel che si delinea come inevitabile. Purtroppo.
Non la vedrei male una moneta unica per Spagna, Portogallo, Irlanda,
Grecia e Italia.
Si ritornerebbe a gestire il valore dell amoneta proponendo sul mercato internazionale i prodotti a prezzi più bassi.
Certo, sarà un bel sacrificio soprattutto per le banche che vedranno valere i loro soldi
molto meno, però mi pare l' unica soluzione.
Dopo la quasi totale privatizzazione della Banca d' Italia, e l' entrata forzata nel MES, l' Italia è in trappola.
Io credo che finché c'era un "pollo" e per 50 anni se lo sono smezzato USA e Europa tutto andava bene. Ora che dello stesso "pollo" ne vogliono un pezzo altri, tipo Cina, India, Sud Africa, Russia, Brasile...è chiaro che l'Europa non ha più la garanzia sulla sua metà!
Si pensava che la globalizzazione potesse esportare un po' di ricchezza dove non c'è mai stata, ma invece sta solo "diluendo" la povertà facendo a pezzi la "classe media", quelli che hanno tenuto in piedi i consumi e le aziende dal dopoguerra ad oggi.
Nel momento che compri un prodotto non fabbricato in Italia, lo stato sta andando in perdita, prima con la lira si svalutava e si riusciva a pareggiare i conti, ora con l'euro non può più fare questo giochetto e il debito può solo che aumentare... Non si è capito che la prosperità Europea dipende dalla povertà altrui? Non a caso le aziende europee non riescono a competere con quelle asiatiche in cui si lavora 18 ore al giorno 7 giorni su 7 e come paga prendono una caramella...ed ecco la "cinezizzazione" del mercato del lavoro...
Non è per fortuna tutto così.
Sentendo le statistiche,
hanno rilevato che nell' industria del lusso c'è stato un incremento di entrate. Quindi c'è chi preferisce la qualità al prezzo basso.
Come si può poi comprare un prodotto italiano se non è completamente italiano??
Io vado in libreria. Compro un libro della collana Giunti.
Vi è scritta la sede a Milano e quella a Firenze.
E proprio sotto la scritta "STAMPATO IN CINA".
E quindi con materiali comprati in Cina che hanno costi minori, in stamperie cinesi senza dare lavoro astamperie italiane.
Quindi, perchè comprare un prodotto italiano se non lo è completamente italiano?
Perchè debbo comprare un pane di una marca italiana se poi la farina ( purtroppo per legge non lo si può sapere ) non è italiana?
Perchè comprare i Sofficini se poi molti degli ingredienti del ripieno ed impasto non sono ( forse, siamo senza prove ) italiani?
Non può il popolo salvare industrie italiane se queste non iniziano a produrre tutto italiano.
Non possono le aziende italiane usare prodotti italiani perchè costano troppo.
Non possono i produttori abbassare i prezzi perchè anche loro hanno costi elevati.
Un cane che si morde la coda..
Il cane si ferma producendo per le persone e non per il denaro dei massoni che torna nelle loro tasche portandosi dietro beni e anni .
Grazie a tutti per le riflessioni, molto interessanti ed estremamente utili per meglio sviscerare i temi che erano stati toccati nell'articolo.
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