giovedì 28 febbraio 2013

A proposito di clowns

Marco Cedolin
Normalmente dopo la chiusura dei seggi elettorali e lo spoglio delle schede, fa seguito un periodo di contatti informali fra i partiti, che sfociano poi nell'insediamento del nuovo parlamento e nei contatti formali finalizzati alla creazione del nuovo governo. Solamente una volta che il nuovo governo è stato creato, il premier inizia a vistare o ricevere i leader degli altri paesi ed a confrontarsi con loro, illustrando la strada politica che intende intraprendere.
Oggi in Italia, senza che i media abbiano dato grande risalto alla cosa, né tanto meno si siano preoccupati di questa anomalia, sta invece accadendo qualcosa di profondamente diverso....

mercoledì 27 febbraio 2013

Governano già insieme, ma fingono di non essersene accorti

Marco Cedolin
Pierluigi Bersani, dopo avere vinto (ma anche no) le elezioni, ostenta grande magnanimità e dichiara di voler aprire la porta a Beppe Grillo, infischiandosene del fatto che lo stesso Grillo non abbia nessuna intenzione di andare a cenare a casa sua.
Angelino Alfano, ritornato in TV dopo avere affidato ad altri la campagna elettorale, si colloca in posizione attendistica, in attesa che Bersani faccia delle proposte sulle quali esprimersi.
I media ricamano intorno a fantasiose ipotesi di modelli siciliani applicati su scala nazionale ed appoggi esterni o a termine che Grillo potrebbe garantire a Bersani, naturalmente per il "bene" del paese.
Tutti sembrano inorridire di fronte all'unica ipotesi di fatto praticabile che è quella di un "governissimo" basato sull'unione del PD e del PDL, con Monti a fare sintesi del tutto. Con Berlusconi? Mai! Con Bersani? mai! E' l'atteggiamento che lasciano trasparire i leader delle due coalizioni, con sotteso il fatto che probabilmente l'elettorato non capirebbe.....

martedì 26 febbraio 2013

Il Guastafeste

Marco Cedolin
La maggior parte degli addetti ai lavori parla di una grande sorpresa, di fronte ai risultati della tornata elettorale che si è appena conclusa, e con tutta probabilità un poco sorpresi sono rimasti sicuramente tutti coloro che già nelle passate settimane avevano "venduto" alle banche ed ai mercati un nuovo governo di continuità con l'agenda Monti, disposto a servire in tavola il cibo dietetico dispensato dalla BCE.
Il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo sbanca tutto ciò che era umanamente sbancabile, supera il 25% dei consensi e s'incorona primo partito italiano, mettendosi alle spalle sia il PD che il PDL ed apprestandosi a portare nelle stanze dei bottoni circa 160 fra deputati e senatori.
Bersani attraverso una campagna elettorale assai sbiadita, condotta sullo sfondo dello scandalo MPS e della corruzione dilagante nel partito, riesce a dissipare tutti i punti percentuali di vantaggio sul PDL attribuitigli nelle settimane scorse dai sondaggi e con tutta la coalizione non riesce a superare il 30%.
Berlusconi raccoglie una coalizione in fase di disfacimento, ma con una grinta da venditore porta a porta e qualche spot elettorale di sicuro effetto, la rianima come per magia, fino a portarla al pareggio con quella di centrosinistra.....

mercoledì 20 febbraio 2013

Tiro a segno con Grillo

Marco Cedolin
Personalmente domenica non andrò a votare, a prescindere dal fatto che nevichi o ci sia il solleone, non ci andrò per molte ragioni, su tutte il fatto che non avrebbe alcun senso partecipare ad una "competizione" truccata in partenza, il cui risultato è già stato deciso nelle stanze del potere, a prescindere da quale sarà il responso delle urne. Sarebbe come accendere la TV e guardare per 90 minuti Milan - Juventus, dopo che Abete ha già reso noto il fatto che il Milan vincerà 3 a 1. Un esercizio semplicemente privo di costrutto, di quelli che oltretutto non divertono neanche un po'.
Di "divertimento" in verità non se ne trova traccia anche in questa infinita campagna elettorale, condotta con toni stucchevoli da un bestiario politico sempre più avvilito ed autoreferenziale, che alligna quasi unicamente nei palinsesti TV, ossessionato dal terrore di confrontarsi nelle piazze con i cittadini.
L'unica nota di colore, se si vogliono comunque fare quattro risate, arriva dall'accanimento con il quale gli ex grandi partiti attaccano Beppe Grillo, che da alcune settimane sta riempiendo le piazze nelle quali loro non osano più presentarsi.....

domenica 17 febbraio 2013

Sono arrivati alla frutta e manca ancora una settimana

Marco Cedolin
Mentre Giorgio Napolitano vola negli USA, per rassicurare il presidente Obama, come già fatto in precedenza con la UE e la BCE, sul fatto che l'esito delle elezioni è sotto controllo e dalle urne emergerà comunque vada solamente un governo di camerieri preposto a continuare sulla strada dell'annientamento del paese e della riduzione in miseria della popolazione, il circo equestre della campagna elettorale, ormai in completa confusione, inizia a sperimentare esperienze tragicomiche di un lirismo impressionante.
Beppe Grillo si appropria delle piazze d'Italia e riesce a riempirle ben oltre quanto potesse essere immaginabile, raccogliendo una marea di consensi, intorno a slogan (alcuni condivisibili altri meno) in fondo molto elementari ma sempre ben calati all'interno della realtà di un paese in via di disgregazione e vittima della disperazione diffusa che sta montando sempre più. E dovrebbe bastare un'occhiata a quelle piazze ed alla composizione dei cittadini che le riempono, per comprendere come il suo sarà probabilmente un successo che travalicherà anche le più ardite previsioni. Successo determinato dalle sue grandi capacità di comunicatore, dall'ottima struttura organizzativa messa in campo, dal malcontento generalizzato della popolazione, ma anche e soprattutto dall'assoluta mancanza di alternative credibili fra coloro (partiti che possano aspirare a superare il 4%) che si propongono alla guida del paese. Il nulla assoluto presente intorno a Grillo stupisce infatti innanzitutto per la totale mancanza di qualsiasi elemento di novità o interesse che prescinda dalla volontà di continuare sulla strada intrapresa, se è il caso fino alla morte, pronti a tutto per la UE e per l'euro, come a suo tempo ebbe modo di dire il leader maximo Mario Draghi.....

domenica 3 febbraio 2013

Più pilu per tutti

Marco Cedolin
Nonostante tutti i risultati delle analisi oggettive (seppur edulcorati per evitare il panico) fotografino un paese devastato e ridotto in macerie, dove ormai lavora (spesso senza un salario adeguato) un italiano su due e la metà delle famiglie si rivela incapace di provvedere al proprio sostentamento. Dove un migliaio d'imprese chiude ogni giorno i battenti, dove la tassazione ha raggiunto un livello tale da rendere qualsiasi investimento e qualsiasi attività un esercizio di pura follia, dove tutto (compreso la gioia di vivere) cala progressivamente sempre più in basso, con l'unica eccezione dei prezzi di beni in larga parte ormai inarrivabili. Dove perfino il "parcheggio" universitario è entrato pesantemente in crisi, essendo venuti a mancare i fondi per mantenere i figlioli nel limbo, dove l'unica alternativa ad una lenta agonia sembra consistere nel tentativo di espatriare, verso qualche paese nel quale l'opera di devastazione non abbia ancora raggiunto il nostro livello, con negli occhi il terrore che possa raggiungerlo durante il tempo necessario per il viaggio, sembra esserci ancora lo spazio per un vasto campionario di specchietti e perline colorate da distribuire gratuitamente (i sogni notoriamente non costano nulla) al popolo della campagna elettorale....