lunedì 10 novembre 2008

Troppa luce abbaglia!



Marco Cedolin

I giovani della “banda del neon” (Clan du Néon) un movimento di ambientalisti francesi che si batte contro gli sprechi energetici e l’inquinamento luminoso, passano le proprie nottate spegnendo
le insegne luminose che “adornano” i centri commerciali e le vie dei centri cittadini. Agiscono in maniera assolutamente pacifica e senza provocare alcun danno, semplicemente raggiungendo con l’ausilio di una certa agilità il pulsante di spegnimento esterno, generalmente collocato accanto all’insegna stessa. Le loro azioni sono mirate esclusivamente alle insegne pubblicitarie che non presentano alcun carattere di utilità, tralasciando per ovvie ragioni i bar, le farmacie e tutte quelle insegne che potrebbero rappresentare un servizio per il cittadino.
Il movimento, che ha un proprio statuto ufficiale, è nato a Parigi, ma sta facendo proseliti un po’ dappertutto e in molte altre città francesi (da Bordeaux alla Normandia e alla Provenza) stanno nascendo gruppi analoghi impegnati a portare avanti la stessa battaglia. Una battaglia contro le insegne pubblicitarie inutili che, secondo gli attivisti in Europa consumano ogni notte circa 10 Gigawatt, contribuendo in questo modo a peggiorare il grado d’inquinamento e conseguentemente i mutamenti climatici attualmente in corso.

I giovani della “banda del neon”, il cui esempio è auspicabile venga presto seguito anche negli altri paesi d’Europa, non solo dimostrano una contagiosa voglia di reagire di fronte alla società del consumo che ci vuole cristallizzati sotto forma di apatici tubi digerenti, ma mettono anche in luce l’assoluta inanità di una classe politica che ha fatto dell'ipocrisia il proprio modus vivendi.
A spegnere le insegne pubblicitarie inutili che ogni notte campeggiano nelle nostre città, provocando inquinamento luminoso e determinando lo spreco di grandi quantitativi di energia, avrebbero infatti da tempo dovuto provvedere quegli uomini politici che a parole non perdono occasione per mettere in evidenza quanto grave sia il problema dei mutamenti climatici (soprattutto dopo il rapporto Stern e quello IPCC) e quale attenzione il cittadino debba porre nel tentare di limitare i consumi energetici superflui. Quei politici che a braccetto con le grandi Corporation dell’energia da un lato si prodigano nel dispensare ai cittadini “consigli virtuosi” volti al risparmio energetico, mentre dall’altro progettano di riempire le nostre città di manifesti pubblicitari elettronici in sostituzione di quelli cartacei e inseriscono centinaia di schermi lcd all’interno delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti. Quei politici che continuano a ricordarci come dovremmo consumare meno energia, mentre contemporaneamente tentano d’incentivarci a consumarne sempre di più.
E allora tocca alla “banda del neon” spegnere la stupidità, nella speranza che possa accendersi la luce sul futuro.

9 commenti:

Luca Viscje Brasil ha detto...

Ahahah
Marco, mi hai fatto ricordare che da ragazzino andavo a spegenre i lampioni con un calcio. Non si rompevano, si spegnevano e si riaccendevano dopo qualche ora. Non avevo mai pensato che invece di un teppista ero un ecologista.
Naturalmente lo dico scherzando, però mi piacciono queste iniziative che puntano al concreto.

Un saluto.
Luca
PS: il Presidente Lula è in Italia.

Anonimo ha detto...

In un Paese che manca da 22 anni di piano energetico....o si svegliano gli italiani o la vedo dura.
Fino al 99 il prezzo dell'energia pagata dagli italiani era pari agli altri Paesi europei.
Poi si sono liberalizzati...i profitti. E solo quelli.

Marco, anche se non commento sai perfettamente che leggo sempre.

Sei finalmente nella lista link del mio sito, unico blog di informazione fra altri siti monotematici.
E non è un caso.
Mi fai da aggiornamento giornaliero
:-) in pratica ti sfrutto!

Grazie per tutto quello che fai, Roberto

PS
domani mi capita di tornare a fare una lezione in un liceo...che bello. Non mi capitava da mesi.
Questa è una delle slide:

NEGAWATT AL POSTO DEI MEGAWATT

http://www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/rapporti/efficienza2020
Questo rapporto, commissionato da Greenpeace al gruppo eERG del Politecnico di Milano, rappresenta un vero e proprio studio di fattibilità dell'obiettivo del 20 per cento di aumento dell'efficienza per quanto riguarda gli usi finali dell'elettricità in l'Italia. I risultati di questo studio sono molto promettenti, anche se i valori di risparmio energetico presi in considerazione sono ampiamente sottostimati: è un costo NON agire.



Prima di me il 25-26 ottobre a Gambettola c'era Paolo Ermani di Paea/MDF.
Davvero formidabile.
Basterebbe mettere in pratica quanto oggi come conoscenze e tecnologia, è subito disponibile....
Ma per applicare il necessario, dobbiamo mandare a casa questa classe politica inetta e superficiale (e mi fermo qui)
oltre a sfruculiare il nostro Sindaco perchè agisca sull'efficienza: questo subito!
Oggi.
Domattina.
Si può fare: va fatto. Premere sul nostro Sindaco, ovunque abitiamo perchè si garantiscano interessi collettivi

Anonimo ha detto...

..."le insegne luminose attirano gli allocchi"...

chi si ricorsa questa canzone?
sempre attuale eh!

ciao bello,
cioccolata

Anonimo ha detto...

ricorda

Ferro e Seta ha detto...

Finalmente una bella notizia di persone che agiscono. Io purtroppo non ho l'agilità loro, ma divulgo il video e l'articolo perchè conosco gente che potrebbe fare la stessa cosa dei cugini d'oltralpe.
Grazie Marco per la notizia!

Luca C. ha detto...

Il problema è questo, a mio avviso: quelle insegne luminose non sono state donate liberamente, ma hanno un costo e implicano delle tasse. Il commerciante che paga la tassa sull'insegna e se la vede spegnere dovrebbe poi vedersi risarcito del danno materiale.
Ciò detto, che vi sia un abuso in questo campo mi sembra fuori di dubbio, e anche che ci sarebbe un discorso ben più ampio da fare sulla concezione della notte. La nostra è una società in cui si tende a espungere la notte come luogo e momento di sospensione delle normali attività. Peccato che poi la notte, affollata e artificialmente illuminata, sia anche teatro tipico di ubriachezze, abusi sessuali, incidenti mortali in automobile, aggressioni, risse e omicidi.
Luca

marco cedolin ha detto...

Caro Luca Viscje,
ho visto il Presidente Lula in TV con Napolitano.....

Caro Roberto,
se mi sfrutti vedrai che chiederò il minimo sindacale :-)
Fra qualche mese dovrei farla anche io la lezione in un liceo. Capisco cosa intendi, rapportarsi con i giovani è quanto di meglio si possa desiderare.

Cioccolata,
certe canzoni sono sempre attuali, come quelle di Rino Gaetano...

Caro Alex,
neppure io purtroppo posso vantare l'agilità di questi ragazzi ma qualche chilo fa mi sarei cimentato volentieri nell'impresa :-)

marco cedolin ha detto...

Caro Luca,
trovo davvero molto acuto il tuo discorso sulla concezione della notte.
Un articolo o anche un breve saggio che sviluppasse questo argomento sarebbe sicuramente un lavoro interessantissimo.

Ciao
Marco

Ferro e Seta ha detto...

Come dice Luca, il commerciante potrebbe voler essere risarcito del "danno economico" subito, visto che sulle insegne il comune applica una tassazione. Allora il problema è a monte: il comune.
Visto che ne reclama il pagamento, ne dovrebbe dare anche la regolamentazione. Sarebbe un buon compromesso un taglio alla tassa di esposizione ma anche un taglio alle ore di accensione. Mi spiego meglio: invece di far pagare 100 al negozio e lasciare che questo sia acceso tutta la notte, si fa pagare 70 ma si impone lo spegnimento all'ora X. Chi viola l'ordinanza incappa in multe salate. Ma i comuni devono fare cassa e se ne fregano zero del risparmio elettrico, se non ne sono coinvolti (e spesso anche se ne sono coinvolti)....e poi tra poco è natale e tutto diventa una luminaria mangiawatt.