martedì 28 ottobre 2008

La lezione degli studenti

Marco Cedolin

Un elemento fra tutti quelli che stanno emergendo dalla contestazione degli studenti contro il decreto Gelmini ritengo meriti di diventare oggetto di riflessione più di qualunque altro.
Gli studenti “di sinistra” e “di destra” che protestano, spesso lo stanno facendo fianco a fianco e ieri migliaia di liceali romani di differente posizione politica hanno sfilato insieme fino al Senato.
Posti di fronte alla martellante propaganda di Veltroni e Berlusconi, mirata ad esacerbare le divisioni e l’odio, nella speranza di ricreare un clima da anni 70 all’interno del quale qualunque contestazione possa venire annegata semplicemente radicalizzando le differenze, la maggior parte degli studenti hanno fino ad oggi dato prova di grande maturità.

Così come accaduto negli ultimi anni nell’ambito dei movimenti che si battono contro le grandi opere e le basi militari americane (NO TAV e NO Dal Molin su tutti) anche nel nascente movimento studentesco, l’Onda, lo spirito della trasversalità politica sembra manifestarsi come il vero valore aggiunto, in quanto collante di diverse sensibilità unite nel portare avanti battaglie comuni, anziché radicalizzate nelle loro differenze, così come vorrebbe l’intera classe politica italiana che da tempo immemorabile “lavora” per portare al fallimento qualsiasi protesta che potenzialmente possa rivelarsi foriera di una qualche novità.

La speranza è che “la lezione degli studenti” sia prodromica all'evoluzione di un nuovo tipo di sensibilità, refrattaria ad essere irreggimentata e assolutamente non disposta a lasciarsi rinchiudere all’interno di etichette anacronistiche come “destra” e “sinistra”, completamente inadeguate per chiunque aspiri a leggere correttamente la realtà attuale. Un nuovo tipo di sensibilità che ha già iniziato a farsi spazio all’interno del nostro disgraziato paese, sia politicamente, penso a movimenti come “Per il Bene Comune” di Stefano Montanari, “Movimento Zero” di Massimo Fini e il “Movimento per la Decrescita felice” di Maurizio Pallante. Sia a livello d’informazione dove, soprattutto sul web, non mancano certo gli spazi già liberati dalla dicotomia destra/sinistra, penso a Luogocomune, a Comedonchisciotte, alla splendida rassegna stampa di Arianna editrice, ai blog degli amici Gambescia e Bertani, a molte altre realtà che certo mi perdoneranno per non averle menzionate singolarmente.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Infatti l'unione di studenti di destra e sinistra ritengo sia una bella mossa...cercando di non esporre simboli politici o di partito...l'ideologia da seppellire oggi è il neoliberismo! Le riforme senza buon senso di Gelmeni e Brunetta (ma anche quelle del precedente governo) appartengono a questa ideologia.

Orizzonte ha detto...

Per me identificarsi sia nella destra che nella sinistra é sempre uno scendere a compromessi su un argomento piuttosto che su un altro. C'è qualcosa di diverso da portare avanti, su ogni problema, dobbiamo prima chiedere a noi stessi, al nostro proprio io qual'è la strada giusta e portare avanti quella, indipendentemente dai politici. E un modo anche molto sano per stare bene con se stessi.
Enrica

Lucilla ha detto...

Ieri, mia figlia di 14 anni, mi ha chiesto di capire cosa comporta il decreto Gelmini, per poter decidere se partecipare alla manifestazione della sua scuola o no. Ho cercato di fornirle più documentazione possibile per poter prendere una decisione autonoma e consapevole, nonostante io sia indiscutibilmente contraria a questa "riforma". Mi ha fatto molto piacere la richiesta di mia figlia, che normalmente mi era sempre parsa poco coinvolta nelle questioni sociali, e mi ha dimostrato che, se sono per primi i genitori a comunicare e dimostrare senso critico nei confronti della realtà che ci circonda, prima o poi questo lavoro di semina, fa germogliare nei figli un conseguente atteggiamento di apertura e di non sottomissione ai dictat dei media di regime. E anche se sarò preoccupatissima giovedì quando andrà alla manifestazione, le ho assicurato che avrà tutto il mio appoggio.
Non é facile ovviamente, accettare di prendersi spesso della "rompi" da figli e parenti, ma ieri sera ho scoperto che il gioco vale la candela!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, credo sia ora di dire prendendo il coraggio a 4 mani,che oggigiorno DESTRA-SINISTRA non hanno più nessun tipo di collocazione sociale nel nostro paese, cioè sono concetti obsoleti inutili e ci impongono un fardello enorme di non produttività sociale. Lo schema politico contorto che costringe gli elettori ad identificarsi con un colore piuttosto che con un altro, ci distoglie volutamente e ripeto volutamente, da quello che sarebbe il naturale sviluppo propositivo sociale culturale di quest'epoca. Quello in pratica che viene a succedere oggi, è l'autocelebrazione politica del nulla, che si arrampica sugli specchi per poter sopravvivere alla sua naturale fine. Sarebbe quindi molto accrescitivo per noi iniziare un percorso di svestimento da quelli che sono i panni dello schierato politico, per iniziare a vestire quelli dell'autonomo soggetto pensante e responsabile del proprio futuro e di quello dei suoi figli. Certo non sono qui a mettere in dubbio correnti di appartenenza, o origini idealistiche, ma per crescere e farlo con produttività pure il baco si trasforma in crisalide! Quindi mi sento di appoggiare in pieno il post di Enrica che si esprime in quel senso, e di incitare tutti al ritorno del ragionamento individuale per il bene collettivo!

Ciao ceci

Luca C. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Luca C. ha detto...

Io resto abbastanza scettico, ho l'impressione che i servizi segreti faranno di tutto per creare ad arte il clima di scontro tra "rossi" e "neri".
Resta comunque il fatto che queste manifestazioni hanno tutta l'aria di un rito identitario, non diversamente da quella del PD sabato scorso.
La mia opinione è che si dovrebbe andare in piazza per opporsi a qualcosa di preciso e per chiedere qualcosa di preciso. Qui invece ci sono studenti delle medie superiori che scendono in piazza quando loro sono proprio i meno interessati dai provvedimenti.
C'è questa tendenza a concepire la dimostrazione di piazza come un'autocelebrazione, più che come un modo di comunicare pubblicamente le proprie richieste.
Se per una volta destra e sinistra devono superare i secolari steccati, che sia su basi un po' meno povere...
Luca

marco cedolin ha detto...

Caro Valerio,
condivido pienamente il tuo pensiero.

Cara Enrica,
sicuramente ragionare con la propria testa indipendentemente dai condizionamenti partitici è il modo migliore per guardare a quello che ci circonda con la massima obiettività.
Se la maggior parte di noi avesse agito così sicuramente non ci ritroveremmo nella penosa situazione attuale.

marco cedolin ha detto...

Cara Lucilla,
la tua esperienza personale è sicuramente gratificante e sta a dimostrare come i giovani siano disponibili a sviluppare il proprio senso critico qualora messi in condizione di avere gli strumenti per farlo.
Proprio all'interno della famiglia è importante che esista il giusto humus ed occorre prodigarsi in questo senso, anche quando la cosa comporta essere giudicati dei "rompi" :-)

Cara Ceci,
come ho già detto ad Enrica, sono convinto che evitando di appiattirsi sulle posizioni di questo o quel partito ed iniziando a ragionare con la propria testa, con l'ausilio della giusta dose di spirito critico si potrebbe andare molto più lontano.

marco cedolin ha detto...

Caro Luca,
sono fermamente convinto, ed i segnali in questo senso sono moltissimi, che non solo i servizi segreti ma anche buona parte degli uomini politici stiano facendo di tutto per ricreare il clima di scontro fra "rossi" e "neri" in modo da distogliere l'opinione pubblica dai problemi reali e mantenere i giovani (potenzialmente pericolosi qualora contestassero)rinchiusi all'interno di etichette funzionali agli interessi dei partiti.

Sicuramente mi auguro, come te, che i secolari steccati possano in futuro venire superati su basi molto più ricche di quanto non lo sia la contestazione ad decreto Gelmini.

Un abbraccio
Marco

Roberta da Sydney ha detto...

Scusa Lucacec, ma buonaparte degli studenti delle medie superiori, saranno, in futuro, studenti delle Universita` che dovrebbero diventare Fondazioni.
Ho capito bene o no?

Luca Viscje Brasil ha detto...

Ciao Marco,
piace molto anche a me vedere che le manifestazioni studentesche siano sostanzialmente trasversali politicamente. Destra e sinistra, personalmente, credo che siano concetti superati, non più funzionali.
L'etichettatura viene solo dal mondo politico proprio per sminuire e denigrare il valore della protesta. Primo fra tutti, proprio berlusconi ha bollato come movimento di sinistra quello studentesco, come fossero degli appestati sovversivi pilotati politicamente.
Cazzate! Questa è una esplosione di malessere che non ha colore politico.
Molto bello l'esempio di Lucilla.
Vero anche, come mi pare voglia dire Lucacec,che spesso la partecipazione alle dimostrazioni studentesche sono più che altro entusiasmi giovanili alla ricerca di identità. Questo è un fatto naturale vista l'età, ma mi sembra che sia una minoranza trascurabile in questo caso. Almeno spero.

Ciao, a presto!
Luca

Anonimo ha detto...

signor Cedolin,
credo che lei pecchi di ottimismo.
la pregiudiziale antifascista è ancora molto forte a sinistra, ed aspetta solo di essere rinfocolata dai provocatori di turno (che purtroppo penso verranno allo scoperto nei prossimi giorni).

cordialmente

Anonimo ha detto...

Come sempre, sono daccordo con Marco.
Non bisogna più delegare niente a nessuno, e ognuno dare il proprio contributo a "spegnere l'incendio" come brillantemente hanno sintetizzato gli amici nocoke di Tarquinia.

Domenica sera parlavo con mio nipote di 22 anni; mi ha confortato come mi raccontava (con sbalordimento) che un suo professore di ingegneria, li aveva subissati di sciocchezze su nucleare e carbone.

L'università va cambiata, ma non certo come vogliono
PD-PDL-trasformandole in fondazioni private.

Quanto affermato da Cossiga sulla protesta degli studenti, credo dia la prova di come oggi siamo amministrati da incapaci (ad essere generosi) e fare politica oggi vuol dire semplicemente riprendersi le chiavi di casa da una classe politica inetta e incapace. I problemi non possono essere risolti da chi li ha creati.

Spegnere l'incendio è un diritto e un dovere, per tutti.
Ciao, Roberto
www.buonsenso.info

Anonimo ha detto...

come volevasi dimostrare:

ROMA (Reuters) - Studenti appartenenti a un gruppo di estrema destra e altri di sinistra si stanno scontrando in piazza Navova, vicino al Senato, dopo che l'aula di Palazzo Madama ha approvato stamattina in via definitiva il contestato decreto Gelmini sulla scuola.
Una cronista Reuters ha detto di aver visto i due gruppi affrontarsi nella piazza - piena di studenti ma anche di turisti - con fumogeni e bastoni.
In precedenza, hanno riferito sia la polizia che testimoni, scontri tra due gruppi di estrema destra ed estrema sinistra erano avvenuti nella vicina piazza delle Cinque Lune, con due giovani contusi.
Entrambi i gruppi partecipano alla protesta contro le riforme che introducono, tra l'altro, tagli finanziari alle scuole e alle Università

http://it.notizie.yahoo.com/4/20081029/tts-scontri-studenti-piazza-ca02f96.html

Anonimo ha detto...

Purtroppo Marco Oggi i fatti ti danno torto. Vatti a rileggere l'intervista a Kossiga: è illuminante per interpretare quello che sta succedendo e succederà.

Anonimo ha detto...

Roma, Marzo 1968 università "La Sapienza": gli studenti dei gruppi fascisti "La Caravella" e "Primula Goliardica" occupavano la facoltà di Giurisprudenza, mentre quelli del Movimento Studentesco quella, appena di fronte, di lettere. Nessuno scontro, nessuna tensione. Anzi secondo Adriano Tilgher (così come riportato da Alessandro Gasparetti nel suo libro "La destra ed il '68) la sera scoccava l'ora delle partitelle di calcio: rossi contro neri.
(vedasi anche "La Fiamma e la Celtica" di Nicola Rao)
Tutto ciò era troppo pericoloso: rossi e neri uniti contro il sistema.
Così il 16 marzo, su ordine di Michelini, attivisti del MSI (guardia bianca della DC) guidati da Almirante e Caradonna tentarono di fare cessare l'occupazione a legge e si scontrarono con il movimento studentesco.
Dopodiché iniziò il periodo degli scontri tra "fascisti" e "rossi" che caratterizzò tutti gli anni '70, e permise al sistema di salvarsi giocando la carta "degli opposti estremismi.
Ed i giovani (ed io tra loro) furono fottuti assieme ai propri ideali.

Anonimo ha detto...

Roma, 29 ott. (Adnkronos) - 'In seguito a quanto avvenuto oggi a Roma Lotta studentesca, movimento giovanile di Forza Nuova, anche se non direttamente chiamata in causa, ribadisce ''la propria ferma volonta' di proseguire la protesta antiGelmini isolando chi, per motivi sicuramente slegati dalla protesta stessa, ha cercato malamente di ricreare la logica degli 'opposti estremismi''.

''La protesta deve essere 'monopolizzata' dai contenuti e dagli studenti non da sparuti gruppuscoli -sottolineano i giovani di Lotta studentesca- che cercano di riaccendere micce di tensione. Lotta Studentesca fara' tutto il possibile per far si che la protesta 'a destra' non deragli nei binari morti della contrapposizione con la sinistra. E agira' inequivocabilmente sul fronte della responsabilizzazione di tutti i suoi sostenitori''.

http://it.notizie.yahoo.com/7/20081029/tit-scuola-lotta-studentesca-protesta-an-afde0ec.html

marco cedolin ha detto...

Dal momento che alla luce di quanto accaduto oggi i commenti sono stati molti e molto interessanti, ritengo giusto entrare nel merito dell'argomento in maniera meno riduttiva di quanto potrei fare qui e dedicare il prossimo post proprio a queste riflessioni.

Ringrazio oltre agli amici Luca Viscje e Roberto e tutti coloro ai quali avevo già risposto, anche bbus il cui primo intervento per certi versi si è rivelato profetico, Ulisse9 che ha condiviso con noi le sue esperienze quanto mai "illuminanti" di lotta studentesca nel 68 e l'anonimo che mi ha consigliato di rileggere le esternazioni di Cossiga, certo non meno illuminanti.

Marco