mercoledì 23 agosto 2017

Soldati robot

Marco Cedolin

I droni militari, cioè i robot dotati di armi letali o non letali, controllati in remoto dall'essere umano sono ormai realtà da molti anni e tutti i governi mondiali (compreso quello italiano) hanno investito cifre stratosferiche per inserirli all'interno dell'organico dei propri eserciti. Si tratta di robot estremamente sofisticati che però per compiere le proprie "missioni" necessitano del controllo di un essere umano (magari seduto in poltrona a migliaia di km di distanza) che ne diriga le gesta. Non prendono decisioni autonome, non fanno scelte, obbediscono e basta, come un personaggio sulla console di un videogioco....

Ma la nuova generazione di robot militari sarà costituita dagli armamenti autonomi dotati di intelligenza artificiale, pensati per prendere in autonomia le proprie decisioni, un po' come avveniva con Terminator sul grande schermo.

Non si tratta di fantascienza ma della cruda realtà, se si pensa all'appello "fermate i soldati robot" diffuso da 116 fondatori di aziende di robotica e intelligenza artificiale, visibilmente preoccupati per la questione è indirizzato al primo meeting del gruppo di esperti governativi (Gge) sui sistemi di armi letali autonome:

"Invitiamo i partecipanti ai lavori del GGE a sforzarsi di trovare modi per prevenire una corsa agli armamenti autonomi, per proteggere i civili dagli abusi e per evitare gli effetti destabilizzanti di queste tecnologie"
Le armi letali autonome minacciano di essere la terza rivoluzione in campo militare. Una volta sviluppate, permetteranno ai conflitti armati di essere combattuti su una scala più grande che mai, e su scale temporali più veloci di quanto gli umani possano comprendere: sono armi che despoti e terroristi potrebbero rivolgere contro popoli innocenti, oltre che armi che gli hacker potrebbero riprogrammare per comportarsi in modi indesiderabili. Non abbiamo molto tempo per agire: una volta aperto il vaso di Pandora, sarà difficile richiuderlo".

Dubbi, paure e perplessità che è difficile non condividere, perché inutile nascondercelo, fra Terminator ed i Berserker di Fred Saberhagen il passo è davvero estremamente breve.

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