giovedì 1 ottobre 2015

Come creare il mostro

Marco Cedolin


Questa volta il compito di creare il mostro e sbatterlo in prima pagina, con l'evidente scopo di screditare il presidente siriano Bashar al Assad presso l'opinione pubblica italiana sembra spettare agli articolisti del Corriere della Sera che sicuramente sono stati ben remunerati per il servizio reso ai macellai occidentali, che da qualche anno nutrono l'intenzione di distruggere la Siria, facendole fare la stessa fine dell'Iraq di Saddam Hussein e della Libia di Gheddafi.

In un penoso aticolo dossier dal titolo "Così tortura e uccide Assad", per dare concretezza al proprio lavoro e giustificare la ridicola inchiesta giudiziaria avviata dalla Francia contro il presidente siriano (dagli articolisti del Corriere etichettato come dittatore) per "crimini contro l'umanità", materia in cui i francesi fin dal periodo coloniale dovrebbero essere dei veri esperti, non trovano di meglio che rifarsi alle dichiarazioni e foto di un fantomatico "Cesar", presentando costui come il depositario di una verità assoluta.....



Il Cesar in questione, secondo la fervida fantasia che da sempre colora la mitologia occidentale, sarebbe stato per anni un fotografo militare dell'esercito siriano, deputato a fotografare e catalogare le persone torturate ed uccise nelle carceri per ordine del governo di Assad, che il Corriere definisce "regime", dal momento che non è stato votato dal popolo come invece quello di Matteo Renzi.



Codesto Cesar dunque, personaggio a metà fra un eroe dei fumetti ed un agente segreto stile 007, avrebbe fotografato negli anni 11mila persone torturate e uccise nelle carceri siriane, producendo 45mila scatti, prima di abbandonare la divisa e fuggire in Occidente, dove ha deciso di scrivere un libro che uscirà il prossimo 7 ottobre ed è servito proprio alla Francia per dare il via al procedimento giudiziario.



Dopo le bufale dei cimiteri spacciati per fosse comuni in Libia, i terroristi finanziati dall'Occidente "cantati" come eroici ribelli e le armi chimiche millantate nella stessa Siria, l'Occidente crea dunque un personaggio di fantasia nuovo. Il disertore dal volto umano, un poco fotografo ed un poco spia, ma soprattutto anima gentile, distrutta dagli orrori che è costretta a documentare, fino al punto di non dormire più la notte e rischiare la propria vita per fuggire in Occidente dai "buoni", portando con sè le prove di tutti i misfatti del "cattivone" Assad.



Sicuramente il bestiario occidentale non brilla affatto per diritti, democrazia e rispetto dei propri cittadini, ma in quanto a fervida fantasia e gusto della fiction risulta davvero imbattibile. Se dopo libro dell'eroe Cesar uscisse anche una soap opera, magari titolata "Prison Assad" non dovremmo stupirci più di tanto, leggendone la recensione sulle pagine del Corriere che sicuramente si sarà meritato l'onore di averne l'anteprima.




Nessun commento: