giovedì 17 gennaio 2013

Dove c'è TAV c'è mafia

Marco Cedolin
Truffa, corruzione, associazione a delinquere e traffico illecito di rifiuti, violazione delle norme paesaggistiche, abuso d'ufficio e frode nelle pubbliche forniture, sono i reati ipotizzati dalla magistratura nell'ambito di un'inchiesta coordinata dai pm Giulio Monferini e Gianni Tei che hanno proceduto alla perquisizione delle sedi di alcune delle maggiori cooperative edili italiane.
Al momento risultano essere 36 le persone indagate in un'inchiesta che ruota intorno al passante TAV di Firenze, portata avanti dagli stessi magistrati che già avevano imbastito il processo per la devastazione ambientale del Mugello nel corso dello scavo delle gallerie del TAV. Fra loro anche la ex presidente della regione Umbria del PD Maria Rita Lorenzetti, per reati compiuti in qualità di presidente di Italferr e quello stesso Ettore Icalza già noto alle cronache giudiziare per affari di tangenti sempre legati alla costruzione dell'infrastruttura per l'alta velocità......

venerdì 11 gennaio 2013

Un popolo di tifosi in mutande

Marco Cedolin
Senza dubbio quella del prossimo febbraio sarà la consultazione elettorale in assoluto più inutile e farsesca  di tutta la storia della Repubblica. Una competizione fra partiti depotenziati, privi di ogni programma, che già prima del voto si sono impegnati (essendo stato loro ordinato) a seguire pedissequamente qualsiasi dettame imposto dalla BCE, senza alcuno spazio di autonomia rispetto ai diktat europei. Unitamente ad alcune liste "alternative" che in varia misura affrontano qualcuno dei problemi ferali che attanagliano il paese, senza però mostrare l'intenzione di risalire alla radice degli stessi.
Logica vorrebbe che una campagna elettorale di questo genere si svolgesse in un clima permeato dal disinteresse e dallo scetticismo, nei confronti di una commedia stantia che non diverte più nessuno.
Ma la logica purtroppo di questi tempi è merce rara, di quella sconosciuta ai più, e gli italiani mai come questa volta sembrano avere dismesso ogni anelito d'intelligenza per vestire la casacca del tifoso che urla e strepita per la squadra del cuore....

sabato 5 gennaio 2013

Per la febbre elettorale non esiste vaccino

Marco Cedolin
Superate le profezie dei Maya, il Natale e pure l'ultimo dell'anno, in un'atmosfera per molti versi surreale, dove qualsiasi anelito di spirito festaiolo é stato stemperato dalla drammatica situazione  in cui versa il paese e con esso gran parte delle famiglie italiane, sembra che l'attenzione dei più sia ormai catalizzata esclusivamente dalla tornata elettorale prossima ventura.
Il debito pubblico (per quanto può valere) continua a salire, il Pil (per quanto può valere) continua a scendere, l'inflazione fa passi da gigante, i consumi crollano, la disoccupazione cresce in maniera esponenziale, la pressione fiscale diventa ogni giorno più immanente e qualsiasi dato ed analisi lascia presagire un 2013 molto peggiore dell'hannus orribilis che ci siamo lasciati alle spalle. Nonostante ciò non esiste situazione così nera da non lasciare uno spiraglio alla speranza, e proprio sulla speranza, unita ad una forte dose d'incoscienza, sembrano essere intenzionati a fare leva i nuovi e vecchi camerieri politici che aspirano ad ottenere una poltrona nel futuro parlamento.
Speranza per tutti, con in regalo confezioni famiglia di perline colorate, sembra dunque la formula scelta da qualunque candidato, per accattivarsi i favori degli italiani e ritagliarsi il ruolo di esecutore dei dettami presenti e futuri della BCE, dell'FMI, dell'Europa e di tutti i grandi poteri che ormai gestiscono in toto il destino dei cittadini.
A ben guardare la campagna elettorale del 2013, già entrata nel vivo prima ancora che l'Epifania arrivasse a portare via le feste, qualche elemento di novità rispetto al passato lo presenta senza dubbio....