domenica 3 febbraio 2013

Più pilu per tutti

Marco Cedolin
Nonostante tutti i risultati delle analisi oggettive (seppur edulcorati per evitare il panico) fotografino un paese devastato e ridotto in macerie, dove ormai lavora (spesso senza un salario adeguato) un italiano su due e la metà delle famiglie si rivela incapace di provvedere al proprio sostentamento. Dove un migliaio d'imprese chiude ogni giorno i battenti, dove la tassazione ha raggiunto un livello tale da rendere qualsiasi investimento e qualsiasi attività un esercizio di pura follia, dove tutto (compreso la gioia di vivere) cala progressivamente sempre più in basso, con l'unica eccezione dei prezzi di beni in larga parte ormai inarrivabili. Dove perfino il "parcheggio" universitario è entrato pesantemente in crisi, essendo venuti a mancare i fondi per mantenere i figlioli nel limbo, dove l'unica alternativa ad una lenta agonia sembra consistere nel tentativo di espatriare, verso qualche paese nel quale l'opera di devastazione non abbia ancora raggiunto il nostro livello, con negli occhi il terrore che possa raggiungerlo durante il tempo necessario per il viaggio, sembra esserci ancora lo spazio per un vasto campionario di specchietti e perline colorate da distribuire gratuitamente (i sogni notoriamente non costano nulla) al popolo della campagna elettorale....


Quegli stessi personaggi che lavorando per conto terzi, spesso nascosti dietro le bandiere (destra e sinistra) d'ideologie appannaggio del passato, hanno contribuito in prima persona a portare l'Italia qua dove giace oggi, si apprestano a ricevere i voti necessari per intraprendere un nuovo mandato, nel corso del quale portare a termine il lavoro commissionato dalla BCE, dall'FMI, dalla UE e da tutti i grandi poteri finanziari che gestiscono le sigle in questione. E riscontrando come la massa degli astanti si manifesti un poco recalcitrante nei loro confronti, sembrano intenzionati a barattare il voto con promesse, speranze ed esperienze oniriche di ultima generazione.

C'è chi dopo essere stato artefice di un colpo di stato (che lo mantiene ancora in sella) ed avere governato l'anno più disastroso dell'Italia del dopoguerra, dando origine a un regime di polizia fiscale degno del peggior incubo di Orwell, promette la progressiva eliminazione della marea di tasse da lui stesso create, nonostante stia continuando a produrne di nuove anche in questi ultimi giorni di golpe.
C'è chi dopo avere deposto il mandato popolare nelle mani di un golpista, promette la restituzione del maltolto, nonostante abbia pedissequamente votato ogni tassa ed ogni balzello che hanno contribuito a costituirlo.
C'è chi, dopo avere votato a testa china le stesse tasse e gli stessi balzelli, promette un'Italia giusta, declinando la parola giustizia alla stessa maniera in cui tramite Equitalia è stato decinato il termine equità.
C'è chi promette rivoluzioni colorate e civili, ridando vita ad una combriccola di moribondi il cui atto in assoluto più rivoluzionario fu quello di firmare un dodecalogo dove si diceva più TAV, più guerra, più liberalizzazioni, meno pensioni e più rigore.

Non mancherà chi vi prometterà la benzina a metà prezzo, l'aria pulita, posti di lavoro ben remunerati, l'uscita dall'euro, la guerra con la Merkel, il boom economico, la sovranità perduta e pure quella in fase di svendita, le pensioni che non esistono più, la crescita e lo sviluppo verdi e profumati all'aroma che preferite e pure qualche optional da scegliere personalmente. Purché li votiate e comunque votiate, avrete rimesso il mandato nelle mani della BCE, dell'FMI, della UE e dei loro padroni e dopo esservi trastullati fantasticando intorno al fascino onirico di tante promesse, occorrerà tornare alla cruda realtà. Un paese devastato fin nelle sue fondamenta e ancora nelle mani di chi sta continuando a smantellarlo pezzo per pezzo, incurante del futuro di tutti noi che ci siamo dentro.

9 commenti:

Unknown ha detto...

Molto deludenti le dichiarazioni di Berlusconi , ed e’ ovvio il suo intento , ossia recuperare il consenso perso in questi mesi . Un programma utile e coraggioso sarebbe stato, quello che avesse previsto un’indispensabile uscita dall’euro, una banca nazionale pubblica con moneta popolare per cosi’ poter finanziare un reddito di cittadinanza per giovani , disoccupati ed indigenti. Una patrimoniale per beni superiori a 500.000 euro in immobili o asset di liquidità o finanziarie sia all’estero che in Italia. Un disconoscimento almeno in parte del debito pubblico, soprattutto estero frutto di speculazioni sui derivati da parte delle banche private ai danni dei risparmiatori. Reintegro in moneta nazionale dei risparmi degli italiani. Una defiscalizzazione totale dei contributi sul lavoro per le nuove assunzioni di giovani e disoccupati. Stanno condannando l’Italia ad una recessione senza confine, le banche sono tutte al fallimento, MPS e’ solo la punta iceberg che emergerà del tutto. La rivolta fiscale sara’ l’unico strumento di rivolta tra l’atro necessaria per le famiglie ridotte all’indigenza che aumenteranno giorno dopo giorno sempre più. Le elezioni saranno inutili a causa della palese ingovernabilità causata da questa legge elettorale , il non voto e’ uno strumento inutile perchè le percentuali saranno non superiori al 15% e non daranno forza al partito della contestazione non allineata. Il voto a piccolissime formazioni ideologiche che non raggiungeranno , a voler essere realisti neanche l’1% , sarà altrettanto inutile. Il voto a Grillo con Pur ovvie incongruenze di un movimento in trasformazione ed in evoluzione , sarà un voto quantomeno utile , a creare quest’auspicata ingovernabilità e molti trambusti all’interno delle oligarchie cristallizzate , quelle politiche colluse con quelle bancarie e finanziarie. L’unico strumento nelle mani del popolo italiano sarà una rivolta fiscale di buona parte della popolazione italiana che appunto come esposto sopra sarà costretta per scelta e necessità a non pagare più rate bancarie di qualsiasi ordine e tipo, più tasse indirette stile Imu spazzatura bolli auto assicurazioni ecc ecc. Ed allora vedrete che in tre mesi vista l’impossibilità di perseguire fiscalmente almeno venti milioni d’italiani questi criminali ed oligarchi saranno costretti ad ascoltare il popolo italiano anche in Europa ridotto alla fame dalle oligarchie finanziarie !

marco cedolin ha detto...

La penso anche io come te, Luigi...

lelamedispadaccinonero ha detto...

innanzitutto complimenti all'autore...
siamo schiavi
fino a quando faremo i diplomatici non avremo scampo

Unknown ha detto...

Il problema, come dico da anni, non è quello che dice Berlusconi, ma la memoria da pesce rosso, e la straordinaria vocazione al masochismo del votante italiota.
Mi viene in mente Pavlov, il cane, la bava....soldi indietro, i voti....boh ...

marco schanzer ha detto...

Visto che non possiamo far sparire questi tizi cosi' miopi...e anche l'emigrazione e' quasi impossibile per chi non ha gia' parenti in posizione , sono incomprensibili le resistenze della gente ad adottare un modello economico che tagli fuori quelli li . Eppure , una economia sana , basata sulla amicizia , e' disponibile ogni giorno , non e' mai troppo tardi .

Gil ha detto...

Anch'io la penso come Luigi Taglia, quasi su tutto quello che ha postato. Occorre però riflettere sulle conseguenze della proposta "rivolta fiscale" (non vorrei assomigliasse a temi analoghi della Lega). Le due conseguenze più grave che vedo potrebbero essere il blocco, causa mancate entrate fiscali, della copertura necessaria all'erogazione delle pensioni in corso e la sospensione dei trasferimenti necessari alle Regioni per la spesa sanitaria.
Il verificarsi anche di uno solo di questi due fatti porterebbe immediatamente la gente in piazza coi forconi (come minimo) e le conseguenze ve le lascio immaginare....

Donatella Nardi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Donatella Nardi ha detto...

Il voto a Grillo, lo dice già il fatto di esprimersi così, è il voto non dato ad un mov in evoluzione, ma in involuzione perché dopo tanti anni Grillo e Casaleggio non hanno fatto nulla perché il mov si evolvesse in una democrazia liquida, voglio dire non esiste nessuno strumento simile a quello che ha cominciato ad avviare il PiratePartie in Germania per costruire una democrazia partecipata dalla collettività, i grillini sono un “gregge”e grillo in parlamento farà solo polverone. Se si pensa, ed è razionale pensarlo, che il sistema è costituito da partiti tutti uguali per quanto riguarda la loro totale volontà di non avviare alcun cambiamento nell'essenziale, il voto è un teatrino inutile, il non voto anche se limitato a una percentuale bassa, è l'espressione di un dissenso. L'astensione infatti è l'unico nemico che hanno tutti i partiti, quindi sarà bene fare il possibile per estendere questa modalità in quantità e ad un livello di massima consapevolezza poiché se un cambiamento ci sarà sarà in tempi lunghi.

marco schanzer ha detto...

Il software dei Piraten...non puo' essere considerato come un fattore di crescita Democratica significativo.....Il Movimento fermo di Grillo ha ancora , tra le pieghe , qualche potenziale di produrre energie fresche.....nel senso che mentre casaleggio frena e plasma un partito inutile...Grillo continua a reclutare progressisti....e tra i tanti....nel partito...ci sono anche persone sensibili al cambiamento . Si tratta di premere su di loro e non su casaleggio , per far nascere qualcosa . Diamo una mano a quei progressisti che si trovano nelle liste blindate .